Da Zonko

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Haejung e Jaemin uscirono dal pub e rimasero fermi sul ciglio della strada.

«Dovremmo veramente cercare i nostri amici» parlò il grifondoro e la ragazza annuì «saranno andati da Zonko o Mielandia» continuò.

Haejung gli lanciò un'occhiata disgustata e, senza pensarci, iniziò a camminare «Cosa fate in quegli stupidi negozi?»

Jaemin l'affiancò subito «Secondo te? Vendono caramelle e giochi»
«Sono per bambini» specificò la serpeverde e Jaemin sbuffò «Non lo dice nessuno e non è vero»

«Va bene, quindi andare a comprare degli scherzi da lanciare ai tuoi amici non è roba da bambini?»
«Anche lanciare incantesimi ad una ragazza per farle saltare l'appuntamento è da bambini.» l'apostrofò Jaemin ed Haejung si voltò di scatto dall'altra parte con fare superiore, anche se un po' era diventata rossa per l'imbarazzo di esser stata scoperta.

«Quindi?» La incalzò Jaemin, speranzoso di ricevere qualche risposta. Haejung incrociò le braccia al petto e guardò il grifondoro «Non demordi, vero?» e Jaemin negò con la testa.

Haejung non rispose. Il freddo non le permetteva di pensare ad una scappatoia da quella situazione e la verità le sarebbe uscita dalla bocca solo sotto tortura. E sperò di non finirci mai.
Adocchiò però il negozio di giochi, la struttura era di un acceso color arancio e la scritta 'Emporio degli scherzi di Zonko' brillava di un verde smeraldo. Lo indicò con un cenno della testa «Ah ecco il negozio. Vai a controllare i tuoi amici»

Jaemin dunque lasciò correre il fatto di non aver avuto ancora risposte e si fermò prima di poter aprire la porta in vetro «Tu non entri?»
«Non sia mai» Haejung alzò in aria la mano e la mosse velocemente, per cacciare via il grifondoro.

«Non sai cosa ti perdi» sorrise Jaemin e la ragazza ruotò gli occhi al cielo «Lo so: nulla».
«I colori, la musica vivace, i giochi animati, il caldo» elencò Jaemin e Haejung spalancò la bocca all'ultima parola. L'aveva convinta con il caldo del negozio.

«Oh, ho visto Minhee dentro. Andrò a parlarle!» Mentì, spalancando la porta e venendo subito investita da una folata di aria calda.

La musica di sottofondo risultò inascoltabile alla serpeverde che trovò quel negozio ancor più infantile di quanto pensasse.
Jaemin aveva dato uno sguardo veloce all'interno, tra le corsie e gli scaffali, ma non aveva trovato nessuno degli amici.
Stava per richiamare l'attenzione di Haejung quando lei saltò in aria spaventata da un clown in una scatola uscito all'improvviso.

Jaemin scoppiò a ridere e Haejung se ne andò qualche corridoio avanti per non esser presa in giro.

Quando la risata si affievolì, un picchiettio sulla spalla lo costrinse a girarsi per vedere chi fosse.
Un uomo lo stava guardando male e gli indicò una scatola viola a terra «L'avete fatta cadere e si è rotta. Dovete ripagarla» si abbassò a prenderla e Jaemin notò che il coperchio che sarebbe dovuto rimanere attaccato al resto, era invece separato.

Il grifondoro si scusò sinceramente e prese l'oggetto «Mi scusi, non era nostra intenzione. Lo ripagherò senz'altro»
L'uomo se ne andò e Jaemin si avviò verso la serpeverde.

Haejung stava guardando, da una netta distanza, due ragazzini che ridevano mentre si rigiravano tra le mani una busta con alcune palline marroni all'interno.
Si girò sentendo dei passi dietro lei e notando la presenza di Jaemin, indicò i ragazzini «Cosa stanno tenendo in mano?»
«Sono delle caccabombe.» spiegò ma la risposta non aveva fermato i dubbi di Haejung «Caccabombe? E cosa fanno?»

«Le lanci ed emanano sgradevoli odori» aggiunse il grifondoro e Haejung annuì, poi sospirò «Che schifo»
«Comunque, cos'hai in mano?» continuò, osservando il cofanetto viola.

Little piece of magic || na jaeminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora