La prima neve

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Un'altra settimana era iniziata, e quel 27 novembre si prospettava peggio di quanto Haejung si aspettasse.

Aveva iniziato ad odiare il martedì ed i propri costanti ritardi che non le permettevano di trovare Jaemin in Sala Grande.

Saltò la colazione e si annoiò per tutta l'ora di Antiche Rune. Non la distrasse neanche Minhee che cercò di convincerla a fare qualche scherzetto a Jeno e Jisung, stranamente seduti davanti a loro.

Non le fruttò gioia lo studio in biblioteca di Difesa Contro le Arti Oscure e nemmeno la piccola passeggiata intorno al castello, bianco a causa della prima nevicata di stagione.

Si ritirò nella sua stanza, con lo zaino pesante di libri e quaderni e lo stomaco brontolante.

Taeyong la raggiunse sorridendo quando uscì dalla camera ed Haejung si accorse della presenza del ragazzo quando le fu accanto.
«Andiamo a pranzo?» chiese lui e la serpeverde annuì sospirando «Sì, ho veramente fame. Ti giuro che questo studio mi sta uccidendo»

Taeyong rispose ridacchiando e quando adocchiò qualche altro loro amico in sala comune, li invitò a salire in Sala Grande con loro due.

Haejung trascorse metà del tempo a guardare Jaemin fare facce buffe dal tavolo davanti al suo, e l'altra metà a spiegare ad un Jaehyun scorbutico e ad un Johnny curioso perché ridesse di tanto in tanto.

L'atmosfera ad Hogwarts tornò calda e felice, quel giorno, nonostante l'aria gelida fuori.

Ed Haejung tornò come in vita quando il grifondoro le domandò se avesse voglia di uscire con lui.
Lei accettò senza ripensamenti, e lui fu gran felice della risposta positiva; così si diedero appuntamento alle 17.30 davanti il ponte che collegava l'ala ovest all'ala est.

Haejung tornò in sala comune e rimase davanti al caminetto, seduta su una delle poltrone verdi, ad osservare gli altri studenti.

Non le era mai piaciuto osservare, tantomeno interessarsi alle faccende altrui.
Ma doveva passare il tempo, in un modo o nell'altro, e quello sembrò essere l'unico modo.

Certo gli studenti non facevano nulla di eclatante e la loro vita noiosa, di conseguenza, annoiava Haejung ancora di più; ma lei sapeva come distrarsi.

Un serpeverde alto e biondo le passò davanti, poi si fermò a salutare una ragazzina con un bacio sulla fronte e lei ridacchiò.

Haejung seguì i movimenti dello studente fin quando vide Momo. Parlava animatamente con altre due ragazze e avevano tutta l'aria di star spettegolando su qualcuno dei presenti.
Purtroppo, Haejung non potè sentire le voci da dove era seduta.

Vagò ancora con lo sguardo e notò Jungwoo studiare insieme ad un suo amico, alcuni primini davanti ai camini, altri studenti bisticciare e altri chiacchierare tra di loro.
I prefetti si stavano sistemando il cappotto e Haejung si chiese se facessero altro oltre il sorvegliare gli alunni della loro casata.

Scrollò le spalle e spostò l'attenzione ad altro, che venne catturata da una ragazza che stava mangiando un barretta di cioccolato su una sedia.
Non andava pazza per la cioccolata ma sapeva fosse buona anche se non ne aveva mangiata molta nella sua vita.
Adorava la cioccolata calda, però.

E, dopo quel piccolo pensiero formatosi nella sua testa, schioccò le dita e si alzò in piedi con decisione: avrebbe portato una tazza di cioccolata calda a Jaemin, dagli elfi.

A passo spedito si diresse verso la propria stanza, per mettersi un cappotto e ripararsi così dal freddo di quel giorno.
Prese anche un cappello, rosa, abbinato al maglioncino che aveva indosso ed uscì definitivamente dal dormitorio.

Little piece of magic || na jaeminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora