Il talismano

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Haejung guardò le pietre che aveva recuperato in aula di Divinazione.
Aveva sentito da qualcuno dei serpeverde che la Cooman tenesse, in uno degli armadietti, le rune portafortuna.

I sassi che aveva raccolto sulla strada per Hogsmeade, scoprì più tardi, non erano adatte per la maledizione che aveva in mente.

Era stata due interi giorni a studiare le rune, non aveva dormito bene la notte per migliorare l'incantesimo, aveva ripetuto ancora ed ancora il processo nella mente.

Ed in quel momento, dopo aver preso un grande respiro, era andata spedita verso il prato di Hogwarts.
Non poteva tornare indietro ed era un compito che avrebbe dovuto fare per forza, senza ripensamenti.
Se fosse stata Eunbi, ad Haejung avrebbe fatto piacere cancellarla dalla Terra. Purtroppo, Eunbi era una serpeverde purosangue.

La sua vittima, una ragazza tassorosso dell'ultimo anno, era seduta su una panca in legno davanti l'entrata della serra.
Haejung guardò il talismano, all'interno di un sacchettino protettivo, e sperò di portare a termine tutto perfettamente.

Il simbolo runico che raffigurava la malattia spiccava sulla facciata liscia della pietra nera, Haejung cautamente si avvicinò alla tassorosso da dietro e ripetè incessantemente la maledizione.

Rovesciò il contenuto del sacchetto sull'erba e tornò indietro.
A mente ripercorse i passaggi che aveva compiuto, accertandosi di aver fatto tutto perfettamente.

Entrata nel castello, Haejung si appostò dietro ad un muro da cui riusciva a vedere la ragazza. Anche se non nitidamente, ad Haejung bastava guardarla prendere il talismano ed accasciarsi al suolo in preda al dolore.

E così, quando la tassorosso vide la luccicante pietra nera in mezzo all'erba, incuriosita, la raccolse. Non passarono più di cinque secondi che ebbe un malore, come Haejung previde, l'altra ragazza cadde dalla panchina stringendo fortemente il maglione, all'altezza del cuore.
Non urlò, non chiese aiuto.

La serpeverde non si avvicinò né fermò alcun studente.
Si assicurò che la morte non sarebbe venuta subito, la tassorosso avrebbe sofferto prima di dire addio a questo mondo.

Haejung non ce l'aveva con quella ragazza, non la conosceva nemmeno. Ma quando aveva un compito, cercava di farlo nel modo più completo possibile. Non doveva lasciare tracce del proprio passaggio e per questo aveva creato un maleficio con una malattia che pian piano l'avrebbe portata alla morte.

Un gruppetto di ragazzi corse verso la tassorosso a terra, lei non riusciva a parlare ed uno di loro l'alzò dal terreno prendendola in braccio.
Haejung li vide camminare svelti verso l'entrata, impauriti.

«Scusami Jaemin» sussurrò, poi si voltò e camminò nella direzione opposta.


Donghyuck non smetteva di parlare velocemente e Jeno faceva avanti e indietro lungo il corridoio.
Gli altri erano in piedi, in silenzio, aspettando informazioni dall'infermiera di Hogwarts.

Di sfuggita, videro Silente con i professori capi delle quattro casate entrare nella stanza davanti a loro.
Silente, prima di varcare la soglia, si girò verso i ragazzi «Avete fatto un eccellente lavoro portandola qui, andate nelle vostre stanze adesso.»
E i sei, anche se non volevano, furono costretti ad ascoltare il preside.

Jisung si sistemò nel proprio nel letto, facendo poi spazio a Jeno che gli si stese accanto «Cosa le è successo secondo voi?» domandò.
Jaemin sospirò osservando il cielo dalla finestra mentre Donghyuck si appoggiò alla spalla di Chenle.

Renjun era seduto sul proprio letto e, dopo alcuni secondi di riflessione, parlò «Non sembra essere una di quelle morti che ci sono state in questi giorni. Silente crede siano stati uccisi, ma accanto a quella ragazza non c'era nessuno»
«Forse la stava uccidendo da lontano?» chiese Jisung ma Renjun scosse la testa «Non credo, è difficile fare un incantesimo del genere.»

Little piece of magic || na jaeminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora