Mesi, mesi e mesi

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Haejung scoppiò a ridere ad una battuta di Jaemin e quest'ultimo si unì alle rise subito dopo.

Hogwarts era riscaldata dai vari caminetti e dalle fiaccole appese al muro ogni cinque metri.
Rendeva l'atmosfera piacevole e Jaemin notò come fosse ancor più bella Haejung con un velo rosato sulle guance.

Gli tornò alla mente il discorso fatto la sera prima con Renjun e Donghyuck. Doveva seguire i loro consigli, perché gli avevano assicurato che alla serpeverde avrebbe fatto piacere.

«Haejung?» la chiamò, e lei lo guardò schiudendo le labbra in un sorriso.
Jaemin si prese ancora qualche secondo per osservarla, per riclassificare i sorrisi della ragazza, per impostare bene il discorso.

Le lasciò un veloce bacio sulle labbra, poi tornò a guardarla.
Le prese delicatamente una mano ed iniziò a giocare con le sue dita. «Ho pensato molto a come dirlo. Siamo passati dall'odiarci al diventare più che amici in così poco tempo che ancora non mi sembra vero. Sono felice di averti conosciuto meglio, di averti iniziato a capire e di poter stare su queste scale, insieme, a ridere e scherzare. Non pretendo né voglio di più da questa vita.
Voglio che tu sappia che mi piaci tanto e vorrei poterti continuare ad ammirare per mesi, vorrei poterti baciare per mesi e vorrei stare con te per altri mesi. Haejung, accetta queste parole frettolose e prive di romanticismo e dimmi: vuoi essere ufficialmente la mia ragazza?» le spostò una ciocca di capelli dal viso e la portò dietro l'orecchio, aspettò qualche secondo per la risposta.
Haejung non pensava che Jaemin le avrebbe mai fatto un discorso del genere, non pensava nemmeno si usasse più farli. Ma ne era rimasta piacevolmente sorpresa, ed era elettrizzata dall'idea che il grifondoro fosse così dolce e premuroso da chiederle di essere la sua ragazza, nonostante Haejung l'avesse dato per scontato.

La serpeverde annuì lentamente, una mano ancora su quella di Jaemin che non perse tempo ad intrecciarle.
«Sì, certo» sorrise.
Ed al ragazzo scoppiò il cuore, così tante sensazioni si erano impossessate del grifondoro che le dimostrò tutte riempendo il viso di Haejung di piccoli bacetti, ai quali la ragazza ridacchiò, cercando di spostarsi.

Jaemin le fermò il viso poggiando una mano sulla guancia ed Haejung su avvicinò per far combaciare le loro labbra.

«Oh finalmente!»
«Sono felice per voi!»
«Dopo quel discorso, mi sento anch'io parte della relazione»
Cinque ragazzi uscirono dal loro nascondiglio- avevano origliato dietro una colonna di marmo- applaudendo ed urlando.

Haejung si ritirò subito indietro, rossa in viso per l'imbarazzo.
Jaemin ruotò gli occhi al cielo e li fulminò, cercando di cacciarli con una mano che agitava nell'aria.
«Scusali, non sanno farsi gli affari loro» sussurrò Jaemin ed Haejung scosse la testa, girandosi verso il grifondoro.

Donghyuck prese posto due scalini sotto i due ragazzi, seguito da Jisung e Jeno. Renjun rimase in piedi accanto a Jaemin mentre Chenle si poggiò al muro.
«Il discorso ti è piaciuto?» domandò Donghyuck, voltandosi con il corpo verso la ragazza.
«Sì, molto»
«Ovviamente, gliel'ho scritto io» rispose, dandosi arie finché Jaemin non lo spinse all'indietro
«Stupido, non dire cavolate. Mi hai aiutato sì ma non sul discorso.» lo rimproverò e Donghyuck scosse energicamente la testa.
«Haejung fidati, se Jaemin avesse seguito i consigli di Donghyuck sarebbe venuto fuori qualcosa come 'luce dei miei occhi, stella del mio universo e bla bla bla'»
Scoppiarono tutti a ridere, persino Haejung era divertita.
Donghyuck invece si offese e si rigirò per non guardare i propri amici.

Renjun scrollò le spalle indifferente.

«Quindi ora state insieme insieme» parlò Jisung e Haejung ridacchiò coprendosi la bocca con una mano.
«'insieme insieme', sì. O almeno penso, dato che avete rovinato l'atmosfera arrivando qui» disse Jaemin, e li rifulminò malamente con lo sguardo.

Little piece of magic || na jaeminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora