Un nuovo mangiamorte

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Jaemin si sedette sul proprio letto, dopo il pranzo, e aspettò che tutti i suoi amici entrassero nella stanza.
Quando l'ultimo, Jisung, chiuse la porta, Jaemin richiamò l'attenzione di tutti battendo le mani.

«Haejung forse sa qual è l'ultimo horcrux.» buttò fuori, inaspettatamente.
Jisung si bloccò dal continuare a camminare verso il proprio letto e Chenle scattò invece in piedi.
Renjun alzò un sopracciglio e Jeno sbuffò scettico «dovremmo fidarci?»
«Cosa ti ha detto?» domandò nello stesso momento Renjun, parlando sopra Jeno.

«Certo che ci possiamo fidare.» Jaemin guardò storto l'amico, che alzò le mani, poi continuò «mi ha detto che secondo lei è il serpente, perché voi-sapete-chi l'ha mandata a prendere una pozione che protegge qualcuno dalla morte.»
«Non gli servirà per proteggere se stesso?» chiese Donghyuck, che fino a quel momento era rimasto in silenzio.
Jaemin inclinò la testa, sospettoso «Hyuck, cosa sai di tutto ciò?»
Il ragazzo non capì e scosse la testa «non so nulla, dovrei?»
«Sai sempre tutto prima di noi, grazie a Mark. Sei sicuro che non ti abbia rivelato nulla?» continuò Jaemin ma l'amico scosse la testa nuovamente e portò un mano sul cuore «lo giuro, non so niente questa volta.»

Jaemin gli credette, non avrebbe potuto fare altrimenti in ogni caso.
Inoltre, Donghyuck non era stupido: se una notizia fosse stata importante, lo avrebbe sicuramente detto a chi di dovere.
«Dicevo, io e Haejung siamo andati a parlare con Silente prima che lei dovesse andare via. Ha detto che la teoria di Haejung sembra essere giusta, perché Lui non userebbe mai una pozione per proteggere se stesso. Rimane comunque il mago più potente. E non si sa nemmeno se faccia effetto, dato che non è né umano né animale.»

I ragazzi all'interno della stanza rimasero a pensare alle parole dell'amico.
Se veramente un serpente fosse l'ultimo horcrux e aveva anche preso una pozione, non potevano fare più molto.

«E ora come lo uccidiamo?» domandò Jisung e Jaemin schioccò le dita «l'ho chiesto anche io a Silente; ha detto che tutto quello da fare è aspettare che la Guerra inizi, il destino farà il resto.»
«Perché aspettare una Guerra? Moriremo e moriranno in centinaia!» dichiarò Renjun, disgustato e impaurito.
Chenle rabbrividì e Jaemin annuì alle sue parole ma senza avere una risposta «non lo so.»


Haejung arrivò alla villa, come ogni giorno.
E come ogni giorno, si sedette al lungo tavolo e aspettò gli ordini di Voldemort.

Sarebbe dovuta stare insieme a Taeil, a visionare il paese vicino.
Entrambi presero la scopa e si diressero verso il fiume, percorrendolo in linea retta fino ad arrivare alle porte del paese.

«Bene, fermiamoci.» disse Haejung, poggiando i piedi a terra e guardandosi intorno.
Taeil si sedette invece sul marciapiede, sospirando pesantemente.

Il paese sembrava tranquillo e, a parte qualche uccellino che cantava in quella giornata soleggiata, non si sentiva altro.
«Ma perché siamo qui?» si lamentò il ragazzo e Haejung scrollò le spalle.

«Non c'è neanche qualcosa da controllare, è tutto silenzioso e fermo.» continuò Taeil, alzandosi poi in piedi per stiracchiarsi.

«Eccovi, siete venuti!» esclamò qualcuno dietro di loro, e Taeil alzò un sopracciglio non capendo.
Haejung invece si voltò verso la voce e l'espressione confusa si tramutò in terrore.

«Che ci fai qui?» chiese Taeil, al ragazzo che sostava in piedi con un sorriso di scherno.

Yuta si avvicinò ai due e Haejung, inconsciamente, fece altrettanti passi indietro.
«Mi sono unito ai mangiamorte. Alla fine, era il mio destino.»
«Destino? Cosa intendi?» chiese Taeil.
«Mio padre ha fondato questo paese, ne è il sindaco e ci vivono solo maghi. Il Signore Oscuro gliel'ha consigliato, dopo aver ucciso qualche babbano di troppo. Come ricompensa mio padre è diventato un mangiamorte e così io.»

Little piece of magic || na jaeminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora