Le nostre vite

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Haejung fu trascinata, contro la propria volontà, fuori dall'aula della festa.
Jaemin le teneva la mano mentre la costringeva a camminare per i corridoi deserti del castello.

Arrivarono difronte il quadro della Signora Grassa e Jaemin guardò la propria ragazza «sicuramente è in sala comune, quindi ora entriamo»
Haejung scosse la testa e cercò di liberarsi «no, jae.»

«Cavallo bianco» mormorò, senza far caso alle continue lamentele della serpeverde.
Anche la sala comune era vuota, fortunatamente, se non per Jeno e Yeeun.

Entrambi erano seduti su due poltrone diverse, e Jeno sbuffò vedendo i nuovi arrivati mano nella mano.
Jaemin portò Haejung davanti a Jeno «È venuta per scusarsi»
«Sì, immagino.» parlò Jeno, e Jaemin scrollò Haejung per la mano «Dai, diglielo»

La serpeverde sospirò e guardò il soffitto «scusami, Jeno» il tono di finto perdono usato da lei, fece sbuffare nuovamente il grifondoro «Se ti senti costretta a scusarti, nonostante hai iniziato tutto tu, fai prima a non farlo. Non voglio le scuse di una persona arrogante e menefreghista che non vuole cambiare.»
«Io non volevo nemm-» si bloccò, guardando l'espressione di rimprovero sul viso di Jaemin.

Sospirò e si allontanò dal proprio ragazzo, sedendosi su una poltrona accanto a Jeno.
«Hai ragione ma è che non sono brava con le scuse. Ho dovuto farmi insegnare da un ragazzino del primo anno ad essere gentile, penso ci vorrà del tempo prima che sappia anche chiedere perdono. Ma adesso sono sincera, mi dispiace veramente tanto per tutto. Non avrei mai dovuto prendervi in giro gli anni precedenti, non so perché lo facessi. So che il sangue non é diverso, ma questo me l'ha insegnato Jaemin poco tempo fa. Voglio veramente migliorare, ma è difficile avendo passato un'intera vita in un certo modo. Per favore, perdonami per tutto.»
Jeno si sorprese del discorso di Haejung e aspettò qualche secondo prima di rispondere, per pensare alle parole.
«Accetto le tue scuse, ma non posso perdonarti. Sono convinto che le persone non cambino, non del tutto almeno.»

Haejung ne rimase spiazzata, non pensava che Jeno fosse un tipo così difficile.
«D'accordo, va bene.» gli rivolse comunque un sorriso e si alzò.
«Possiamo comunque mettere da parte l'odio, no?» domandò in seguito.
«Okay, facciamo una pausa allora» Jeno allungò la mano e Haejung la strinse.
Yeeun batté le mani felice dell'esito e Jaemin abbracciò la serpeverde.
«Andiamo, ti riaccompagno al tuo dormitorio.»

Haejung e Jaemin uscirono dalla porta e incontrarono il resto del gruppo in procinto di dire la parola segreta.
«Oi avete chiarito?» chiese Jisung, e Haejung annuì «scusami se ti ho rovinato la festa»
Jisung ridacchiò scuotendo la testa «Non ti preoccupare, era comunque finita. E poi io adoro tutto questo drama.»
Haejung gli sorrise, poi continuò a camminare affiancata da Jaemin, che schioccò le dita ripensando al discorso della serpeverde «Ma in che senso un ragazzino ti ha aiutata ad essere gentile? Chi é?»

Haejung arrossì e scosse il capo «nulla di che» ma Jaemin insisté e la pregò con le mani di dirglielo.
«Oddio, è imbarazzante. Promettimi che non lo dirai a nessuno.»

La serpeverde aspettò un cenno d'assenso da parte del ragazzo, poi ispirò quanta più aria possibile e parlò «Più o meno ad inizio anno ho chiesto a Baek Jaewook se potesse aiutarmi a fare colpo su di te, insegnandomi ad essere gentile.» Haejung si fermò in mezzo alle scale e si coprì il volto con entrambe le mani.

Jaemin ridacchiò alla vista di così tanta tenerezza e le si avvicinò «volevi fare colpo su di me?» domandò, e Haejung girò la testa «hai capito benissimo quello che ho detto»
Le prese le mani, spostandole dal viso e si aprì in un immenso sorriso «ma sei troppo carina»
Haejung sbuffò «smettila, mi imbarazzi»
«Sei rossa perché ti ho detto che sei carina?» ridacchiò di nuovo e Haejung piagnucolò, cercando di liberarsi da quella presa.

Little piece of magic || na jaeminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora