Premio Nobel

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Quando Haejung finì il pranzo, si precipitò nello studio di Piton per prendere qualche pozione magica.

I professori erano ancora a pranzo per cui non si preoccupò di essere vista ed entrò nello stanzino buio.

«Dov'è» parlò, spostando le provette per cercare quella che le serviva.
Dopo qualche minuto, trovò la bottiglietta piccola e rotonda sopra uno scaffale in basso, la prese e fece attenzione a rimettere tutto come stava.

Andò nella sala comune e si sedette davanti al tavolo in legno, prese la pergamena ed il foglio datole da Jaemin ed iniziò a ricopiare la calligrafia.

In quindici minuti aveva perfettamente scritto l'autorizzazione e la firma riecheggiava elegantemente nel fondo. Haejung ammirò orgogliosa il proprio lavoro, poi stappò la bottiglietta dal liquido rossastro e ne versò alcune gocce sulle parole.
Sussurrò più volte l'incantesimo a bassa voce per coprire la propria identità poi sorrise vittoriosa.

Era riuscito bene e Piton non si sarebbe accorto di nulla. Rimaneva solamente riportare la pozione da dove l'aveva presa e consegnare la pergamena al grifondoro.


Jaemin fu sorpreso di trovare tutti i suoi amici sul suo letto quando rientrò in stanza dopo aver consegnato i fogli della McGranitt ad Haejung.
Avevano un lenzuolo bianco poggiato sulle loro gambe e alcuni biscotti in un piatto colorato sopra il comodino.

Si alzarono di scatto ed agitarono lo striscione, avevano scritto sopra una frase in rosso ma Jaemin fece fatica a leggerla.

Hai sfidato il destino ma sei ancora vivo.

«Se dovessi cadere, lo faremo tutti insieme» annunciò Renjun, e Jaemin sapeva si riferisse all'oracolo.
«Ti vogliamo bene» disse Jisung e Donghyuck lasciò il lenzuolo per avvicinarsi a Jaemin «Abbiamo saputo che è una sciocchezza quella della tua morte», poi Jeno li raggiunse «Abbiamo chiesto praticamente a tutti i grifondoro e tutti c'hanno detto che la Cooman inventa profezie»

Jaemin annuì e passò velocemente un braccio attorno alle spalle dei due grifondoro, che ricambiarono la stretta pochi secondi dopo.
«Ehi non senza di noi» piagnucolò Chenle e Jisung scosse la testa «Il mio 'ti voglio bene' è stato abbastanza per oggi»

Jaemin rise e gli fece l'occhiolino e Jisung si girò verso la finestra disgustato.
Renjun ridacchiò e prese per un braccio Jisung e lo costrinse ad avvicinarsi agli altri abbracciati, poi allargò le braccia e Jisung, anche se sbuffando, lo seguì.

«Siete in assoluto i migliori amici del mondo» ammise Jaemin.


La giornata letteralmente volò ed i grifondoro si trovarono a mezzanotte a dover entrare nell'aula di astronomia.

Portavano ognuno un cartellone nero in mano e si sedettero al solito posto, aprendo la mappa dello spazio sul banco.

Jaemin si sporse verso il cartellone di Jisung e lo esaminò, poi gli picchiettò sulla spalla per attirare l'attenzione «Ma lo sai che hai sbagliato?»
Jisung lo guardò scuotendo la testa e Jaemin continuò «Non dovevamo trovare questa stella. Hai sbagliato, è quest'altra»

Renjun, accanto a Jisung, guardò la mappa dell'amico, la stella segnata in rosso e poi il dito di Jaemin su quella secondo lui corretta, poi guardò la propria «Io ho trovato questa qui»

«Avete sbagliato entrambi» dichiarò Jaemin e Jisung scrollò le spalle, indifferente. Renjun invece sospirò «Lo vedremo quando la professoressa li correggerà»

Little piece of magic || na jaeminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora