Little piece of magic || na jaemin

Un tradimento

Haejung stava riordinando l'aula di Trasfigurazione, come ordinato dalla McGranitt.

La stanza era immersa nel casino e una pila di fogli erano sparsi sul pavimento a causa del vento entrato da una finestra lasciata aperta.

Taeyong sbuffò con una scopa in mano «Mio Dio che casino» borbottò, lasciando l'oggetto poggiato al muro e passando a sistemare le sedie.
«Lo sapevano che saremmo dovuti venire qui a pulire? Per questo l'aula sembra un porcile?» chiese esasperato Johnny, buttandosi su una sedia non ancora toccata dall'altro.

Taeyong lo fulminò con lo sguardo «Stiamo in questa situazione per colpa tua»

Haejung non li ascoltò e continuò a spolverare gli scaffali semi-vuoti mentre i due ragazzi bisticciavano animatamente.

In un'ora e mezza i tre Serpeverde riuscirono a pulire tutto ed a rientrare persino nell'orario di coprifuoco: mancavano infatti poco più di quindici minuti alle 22.30.

Haejung sospirò appena mise piede fuori dallo studio della McGranitt, con la bacchetta in mano che la professoressa aveva ritirato per far svolgere loro la punizione senza magia.

Lungo l'immensa scalinata, Jaehyun e Sicheng si affiancarono ai tre, stremati anche loro per aver riordinato un'aula in disuso.

Sicheng iniziò un battibecco con Johnny, insultandolo -non scherzosamente- a causa del lavoro che ebbero dovuto compiere.

Haejung ruotò gli occhi «Ne avranno ancora per molto» disse e Taeyong annuì «Per giorni, secondo me. Aspetta che finiscano anche Mark e Taeil, voleranno minacce.»

La strada di Haejung fu improvvisamente sbarrata da un fantasma.
Ovviamente lui non potè fermarla veramente, ma la colse di sorpresa parandolesi davanti, per cui la serpeverde fu costretta a fermarsi e ad inarcare un sopracciglio.

Il fantasma tossì e gonfiò il petto, sembrava volesse urlare a tutta la scuola un qualche segreto.
Poi si abbassò al livello dell'orecchio di Haejung e sussurrò in modo che solo lei sentisse «Un tale mi ha detto di riferirti che ti sta aspettando sopra le scale» e si volatilizzò nel nulla.

Taeyong la scrutò per qualche secondo, poi parlò «Cosa voleva?»
Haejung scrollò le spalle, girandosi verso l'amico e notando che solo lui si fosse accorto dello spirito «Niente, solo che Elkie mi ha chiamata per sapere una cosa. Torno tra un po'.» mentì e Taeyong annuì raggiungendo gli altri, ancora a litigare.

Haejung sperò che non incontrassero la ragazza in questione nella loro sala comune, dopotutto era un prefetto ed era quasi ora del giro di ronda.

Tornò dunque indietro e salì le scale, trovandovi alla fine Jaemin con gli occhi già puntati sulla sua figura.

Haejung gli si parò davanti e gli lasciò un veloce bacio sulle labbra, poi sorrise mentre lo guardava sventolare un sacchetto di carta.
«Ti ho preso i biscotti»

Lo sguardo della serpeverde si illuminò nel prendere il pacchetto e mangiarne il contenuto, sotto le risa di Jaemin divertito dalla situazione.

«Cosa vi ha fatto fare la McGranitt?» domandò il grifondoro, poggiando una spalla sulla parete poco distante da loro.
Haejung fece qualche passo in avanti per coprire almeno un po' la distanza che si era venuta a creare con lo spostamento del ragazzo, e scrollò le spalle annoiata «Mi ha fatto pulire l'aula»
«Quanto vi ha dato?»
«Io, Johnny e Taeyong abbiamo impiegato un'ora e mezza. Ci hanno divisi in gruppi.»
Jaemin annuì e allungò un braccio per prendere il biscotto ma Haejung fu abbastanza veloce da scansare la bustina e portarsela dietro la schiena.
Il grifondoro ritirò il braccio e s'imbronciò, mentre Haejung si sedette a terra e continuò a mangiare.
«Quindi com'è andata?» domandò il ragazzo e la serpeverde finì di masticare prima di rispondere.
«È stato stancante. Ho pulito gli scaffali ed ho dovuto riordinare i libri.»
«Non l'hai mai fatto?»
«Perché avrei dovuto?»
«Beh non ti è mai capitato di dover prendere un libro e poi di posarlo?» chiese ovvio Jaemin e Haejung scosse la testa «No, ci sono gli elfi»
«Tu lasci il libro per terra e aspetti che gli elfi te lo rimettano al loro posto?»
«Non essere ridicolo. Non lascio i libri per terra»