Quel lunedì mattina Haejung avrebbe voluto lanciare un incantesimo di ostacolo così da bloccare il grifondoro davanti a lei.
Si chiese perché dovesse trovarselo sempre intorno e non capì perché stesse andando nell'aula di pozioni da dove lei era appena uscita.Jaemin non la degnò di uno sguardo ed entrò nella stanza, andando dritto verso il professore.
Haejung accostò la porta il tanto che bastava per origliare la conversazione e si appoggiò con la schiena al muro per non rischiare di essere vista.Piton non accennava a prestare attenzione al ragazzo parsogli davanti e Jaemin non sapeva che altro fare dopo avergli dato il buongiorno e tossito fintamente per fargli alzare lo sguardo.
Dunque si costrinse a parlare, non poteva andare peggio di così per lui «Professore, potrebbe ridarmi cortesemente la mia bacchetta?»
Piton non rispose e continuò a leggere alcuni fogli sulla cattedra «Professore? Penso abbia preso per sbaglio la mia bacchetta mentre la sequestrava ai serpeverde e mi serve per le lezioni»
«Non è stato uno sbaglio» proferì e Jaemin avrebbe voluto non dovergli parlare.
«Capito. Non potrebbe però ridarmela?» chiese speranzoso e la testa del professore si alzò dalla pila dei fogli «Sì, con l'autorizzazione della professoressa McGranitt.»
Jaemin annuì e sconsolato uscì dall'aula.
Non aveva risolto nulla: la McGranitt non gli avrebbe mai scritto un'autorizzazione e Piton ne era consapevole.«Quindi hai un problema» una voce giunse alle sue orecchie e quando si girò per vedere chi fosse, il sorriso derisorio di Haejung entrò nella sua visuale.
Jaemin sbuffò e continuò a camminare ma capì la serpeverde lo stesse seguendo quando udì dei passi dietro sé.
«Cosa vuoi?»Haejung ridacchiò e lo affiancò, ben tenendo almeno una distanza di due metri «Niente, mica so come aiutarti a riprenderti la bacchetta» cantilenò. Jaemin sospirò e la guardò, aveva capito lo avesse detto apposta «Quindi vuoi aiutarmi. A che costo?»
Haejung emise un verso stupito e si portò una mano sul petto, all'altezza del cuore «Mi stai giudicando, cosa ti fa pensare che voglia qualcosa in cambio?»
Il ragazzo rise, non era affatto divertito ma si chiese se la serpeverde pensasse fosse uno sciocco «Non mentirmi. Non voglio il tuo aiuto, non mi serve»
«Peccato, ti vedevo molto perso senza la tua bacchetta ma mi sarò sbagliata» Haejung scrollò le spalle ed il grifondoro si bloccò di colpo «Se vuoi aiutare me, perché allora tu la bacchetta non la riprendi?»
«Perché a me Piton non ha dato un'altra opzione per riprendermela. A te sì, faresti meglio a sfruttarla» la serpeverde guardò il ragazzo corrucciarsi e capì stesse cedendo, quindi continuò «Una volta l'ha sequestrata ad un alunno, lui è stato quasi un mese senza bacchetta»
Jaemin si massaggiò le tempie con le dita e sospirò pesantemente «D'accordo. Dimmi il tuo piano e cosa vuoi in cambio»
Haejung sorrise vittoriosa, sapeva che sarebbe riuscita nel suo intento ma se non avesse funzionato con quel metodo ne avrebbe usato un altro. «Mi servirà solo una copia con la calligrafia e firma della McGranitt, e un foglio su cui scrivere l'autorizzazione» tenne il conto con le dita di una mano e Jaemin, sorpreso, spalancò la bocca «Ma ci scoprirà Piton! Non funzionerà questo piano»
Haejung parve scocciata e chiuse le mani in due pugni «Perché nessuno si fida dei miei piani? -si fermò prima di entrare nella Sala Grande e fece cenno al grifondoro di seguirla nascondendosi dietro una colonna- L'ho fatto altre volte e Piton non se n'è mai accorto. È scrupoloso sì, e analizza le autorizzazioni con la magia ma non approfondisce mai e se solo facesse quegli altri due incantesimi in più capirebbe che non sono state scritte dai professori. Ma ripeto, non lo fa mai»
Jaemin alzò un sopracciglio e la fissò, non parlò per alcuni minuti e rimuginò sul piano di Haejung.
Valeva la pena seguirla solo per riprendersi la bacchetta?
Certo che no, inoltre era in ballo la sua vita se Piton l'avesse scoperto.Ma, dopotutto, se lui fosse caduto avrebbe trascinato la serpeverde con sé. Dunque annuì ed allungò la mano verso la ragazza, la quale in un primo momento lo guardò schifata.
«Abbiamo un accordo, allora.»
Haejung gli strinse la mano e si sorprese per quanto fosse calda in una giornata d'ottobre ma la lasciò qualche secondo dopo «Allora portami le copie, in un giorno avrai l'autorizzazione con tanto d'incantesimo di copertura.»Jaemin annuì ed Haejung si voltò per andare a pranzo, poi si ricordò il prezzo del suo aiuto.
Non chiedeva soldi, non li aveva mai chiesti perché farlo andava contro i suoi principi. Guardò nuovamente il grifondoro ed incrociò le braccia al petto, assunse un atteggiamento indifferente ed era sicura di esserci riuscita per via delle sue doti da attrice «Dovresti lasciar perdere Kim Eunbi. Quel corvonero gigante del sesto anno si è preso una terribile cotta per lei e non credo che ne uscirai vivo se dovesse scagliartisi contro. Oggi li ho visti che parlavano e lui aveva accennato qualcosa con due o tre incantesimi lanciati contro lei. Il prossimo sei tu.»Jaemin si appoggiò alla colonna con una spalla mentre osservava la ragazza andare via e sorrise: non c'era nessun corvonero, la sera prima aveva visto Haejung dietro al tronco di un albero divertirsi nel lanciare fatture ad Eunbi.
Non aveva detto nulla perché sapeva si odiassero -questo sembrava essere lo scoop più divertente ad Hogwarts e ne parlavano tutti- e comunque non voleva altri litigi con i serpeverde.
In quel momento non capì molto di più rispetto alla sera prima ma si domandò se Haejung non avesse fatto quello per l'odio verso Eunbi ma per altri motivi.Quando arrivò al tavolo dei grifondoro, già colmo di pietanze e bevande, Renjun lo guardò appena gli si sedette accanto «Hai riavuto la bacchetta?»
Chenle scoppiò a ridere e si aggiunsero anche gli altri quattro quando Jaemin scosse la testa, poi li fulminò con lo sguardo ma quelli non cessarono le risa.
Decise di cambiare argomento, anche se non gli avrebbe detto dell'accordo con Haejung. «Ma secondo voi cosa significa quando una ragazza litiga con la ragazza con cui ti stai sentendo? Mentre venivo qui ho assistito a due ragazze che litigavano e c'era un ragazzo che tentava di fermarle...» mise in bocca una forchettata di pasta ed aspettò la risposta dei suoi amici.
Jisung poggiò i gomiti sul tavolo e la testa nelle mani «Forse una ha guardato un po' troppo il fidanzato dell'altra»
Chenle schioccò le dita «Forse una è gelosa che quei due siano fidanzati»
Jaemin annuì ad entrambe le risposte e Jeno posò il bicchiere sul legno e lo guardò «Due ragazze che litigano per avere l'amore di un ragazzo. Mi piace» annuì convinto e Jisung rise.
«Ad entrambe piace quel ragazzo ma pensa se a lui piacesse una terza» esordì Renjun.
Jaemin scosse la testa, non era possibile che Haejung fosse gelosa di lui o addirittura che potesse piacerle.
Lo avrebbe capito da solo, avrebbe continuato ad uscire con Eunbi ed avrebbe aspettato qualsiasi mossa seguente di Haejung, sperando che scherzasse nel parlare del gigante.•••
Sono follemente in love con jaemin e con quest'immagine ad inizio capitolo e con il suo sorriso e boh okay
Spero questo capitolo vi sia piaciuto byebye
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Little piece of magic || na jaemin
FanfictionHogwarts, quinto anno. Lee Haejung, dal significato 'grazia e nobiltà', è una serpeverde viziata, circondata da amici ricchi e figlia di due genitori menefreghisti. Na Jaemin è un grifondoro leale, circondato da amici veri e con una famiglia unita. ...