Auror e forze speciali

125 14 1
                                    

Haejung entrò nell'aula di trasfigurazione insieme a Minhee, il lunedì mattina.

Fece l'occhiolino a Jaemin, in piedi a parlare con i suoi amici, e poi si sedette al proprio posto.
Minhee aprì il libro e lo sfogliò incerta, non ricordando dove fossero arrivati «ma a che pagina stiamo?»
«non lo so, forse 230?» sospirò Haejung.
L'amica la guardò sorpresa «come fai a non ricordare?»

Haejung inarcò un sopracciglio non capendo e Minhee si spiegò meglio «sai sempre fin dove arriviamo in ogni materia, perché oggi no?»
«Ah ma che ne so! Chiedilo alla McGranitt quando arriverà invece di importunare me»
Minhee sbuffò e tornò all'indice del manuale.

La professoressa fece il proprio ingresso in aula, portandosi dietro un uomo vestito elegantemente.

La classe iniziò a mormorare per l'improvvisa presenza estranea, mentre l'uomo si sedeva su una sedia accanto alla cattedra ed osservava gli studenti uno ad uno.

La McGranitt si posizionò davanti alla scrivania e richiamò l'attenzione degli alunni «Vi presento il signor Choi, viene dal Ministero. Fate come se non ci fosse.»

L'uomo non si mosse dal proprio posto, e la classe tornò nuovamente a mormorare.

«Dal Ministero?» domandò Minhee, incredula «perché avrebbero dovuto mandare una persona da lì?» continuò.
Haejung si avvicinò all'amica e abbassò la voce «non so da quale dipartimento provenga, ma credo sia qui per noi; per gli assassini.»
Mihee sospirò e annuì «hai ragione» così Haejung tornò composta sulla propria sedia.

«Vorrei un attimo di silenzio, per favore.» la McGranitt batté le mani congiunte e richiamò nuovamente gli studenti.
«Iniziamo la lezione, il signor Choi non ci disturberà.»


Usciti dall'aula a lezione finita, i serpeverde si ritrovarono insieme a scendere le scale per arrivare nei sotterranei.

«Misterioso quel tipo» parlò Taeyong, seguito da Sicheng «spaventoso.»
«Ti spaventa un uomo in giacca e cravatta?» lo derise Johnny, facendo ridere il gruppo.

Haejung parlò ai suoi amici, consapevole di non venir creduta «credo sia un agente della squadra speciale magica o peggio: un auror.»
Come pensato, Jaehyun si mise a ridere e dopo poco lo seguirono anche Johnny e Taeil.

Taeyong le poggiò una mano sulla spalla, riprendendo a camminare verso la lezione successiva «cosa ti fa pensare sia della squadra speciale?»
«Devono trovare gli assassini di quei studenti ad ogni costo. Non possono archiviare il caso, per cui hanno messo quell'uomo ad osservarci.»
Taeyong annuì «però è strano lo abbiano messo alla lezione dove siamo noi.»
«Magari hanno dei sospetti, devono solo accertarsi» disse Mark, rabbrividendo.
«Non lo so, forse è così.» lo guardò Haejung, poi tornò con lo sguardo su Taeyong che le sorrise «sei sempre la migliore» e Haejung annuì, riconoscendo quel titolo su se stessa.

«Dobbiamo farci avanti e confessare. Ci ridurranno la pena.» sentenziò Johnny, ma Jaehyun non approvò la slealtà dell'amico.
«Senti non m'interessa della lealtà, vorrei solo non dover imbattermi in un dissennatore»
Jaehyun e Johnny iniziarono a litigare nel bel mezzo dei corridoi del piano terra, finché Taeyong non li fermò, parlando con loro.

Jaehyun non vedeva la rischiosità della situazione, probabilmente era già finito ad Azkaban da piccolo o i genitori lo avevano indotto alla pazzia.
Ma il resto dei serpeverde capiva quanto fosse pericoloso tutto quello.
Anche una sola settimana ad Azkaban, avrebbe portato tutto il gruppo alla follia.
Se poi quell'uomo fosse stato veramente un Auror, una carica potente ed addestrata apposta per i maghi oscuri, allora significava solo che non sarebbero passati neanche attraverso il tribunale dei maghi bensì i giudici non avrebbero battuto ciglio a spedirli in prigione.
E se quell'uomo fosse stato veramente un auror, avrebbe potuto ucciderli mentre loro cercavano solo di difendersi o scappare.

Little piece of magic || na jaeminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora