Persona speciale

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Haejung arrivò davanti il portone di Hogwarts, e subito intravide tra la folla di studenti pronti ad uscire tre delle persone con cui parlava maggiormente.

Donghyuck fu il primo a notarla e la salutò, chiamandola per nome.
Ciò fece arretrare di qualche passo Jaemin e a Mark quasi cadde un sacchetto marroncino che aveva tra le mani.

Jaemin le baciò la fronte quando lei li raggiunse, e prima che potesse parlare il grifondoro la portò via da lì.
Haejung non disse nulla e si lasciò trasportare fuori dalle mure del castello, mentre l'aria fredda le sfrecciava in viso.

«Tra poco è il tuo compleanno» iniziò il ragazzo, intrecciando le loro dita. «Come lo festeggi?»
Haejung alzò gli occhi al cielo «Non lo festeggio. Non l'ho mai fatto e a maggior ragione adesso senza amici»
«Ma hai me!» tentò Jaemin ma la serpeverde scosse la testa.
«Sempre no» continuò, girando il volto per osservare gli alunni intorno a sé.

Lo sguardo le cadde involontariamente su Yuta, che le sorrise.
Haejung strinse più forte la mano di Jaemin e il respiro le diventò pesante.
Il grifondoro notò la stretta più salda e guardò la ragazza non capendo, poi volse lo sguardo nella stessa direzione di lei.
Si accorse del corvonero, che continuava a guardarla come se avesse potuto averla da un momento all'altro.

Jaemin avrebbe voluto spaccargli la faccia e lasciarlo agonizzante a terra, mentre pregava per esser lasciato in pace.
Ma non poteva farlo o l'avrebbero espulso da Hogwarts e non sarebbe riuscito a proteggere Haejung.

Posò due dita sotto il mento della serpeverde e la fece voltare verso sé, interrompendo così il contatto visivo tra i due.
«Haejung, è tutto okay, non ti farà del male.»

Jaemin le accarezzò il viso con la punta delle dita ma lei non parve ascoltarlo.
Nella sua testa il ricordo di quella sera era ancora vivido, e poteva sentire le stesse emozioni anche in quel momento.
Il grifondoro l'abbracciò, facendo poggiare a Haejung la testa sul proprio petto.
Le diede qualche bacio tra i capelli, poi, prima che la McGranitt richiamasse tutti, le sussurrò quanto l'amasse.

Haejung e Jaemin stavano ridendo tra di loro nel locale di Madama Rosmerta, quando Jaehyun interruppe il loro speciale momento.

Il serpeverde aveva una burrobirra in mano e l'appoggiò con rumore sul tavolo.
Haejung si voltò, incrociando lo sguardo arrabbiato del ragazzo.

«Cosa c'é?» chiese lei, evidentemente scocciata.
Jaehyun mostrò un sorriso e Haejung si accorse solo in quel momento delle fossette sulle sue guance.
«Volevo congratularmi per la vostra relazione, dopotutto non è semplice rimanere accanto ad una come Haejung.»

Haejung ruotò gli occhi e Jaehyun continuò, rivolgendosi a Jaemin «immagino non ti abbia detto molte cose»
Il grifondoro lo guardò spaesato, non avendo idea di cosa intendesse.
Haejung si alzò «andiamocene Jae, non ho voglia di litigare con una persona che non si merita neanche un secondo della mia attenzione»

Jaehyun bloccò l'ex amica per un braccio «non era la tua attenzione che cercavo.» le rivolse un occhiolino e andò via, raggiungendo Taeyong e Taeil.
Haejung sospirò e uscì dal locale, poi si girò verso il fidanzato «mi dispiace -»
«Cos'è che non mi hai detto?» bloccò Haejung, incrociando le braccia al petto ed aspettando che parlasse.
La serpeverde scosse la testa «nulla di futile, neanche ricordo.»
«Haejung, dimmi che ne vale la pena. Dimmi che anche a te interessa di questa relazione e che non la vedi come una delle tante che hai avuto, per favore. Non mentirmi e non tenermi nascosto nulla, perché sembrerebbe che a me non tieni per niente.»
«I-io» Hajeung balbettò, poi chiuse la bocca e si buttò nelle braccia di Jaemin.

Alzò lo sguardo per incontrare quello di Jaemin e gli prese il viso tra le mani facendo combaciare le loro labbra.
Il bacio era lento, e Haejung pregò che Jaemin capisse attraverso quel segno.

Quando si separarono, il grifondoro sembrava ancora aspettare una risposta.
Haejung gli prese la mano ed accennò un sorriso, gli tornò in mente quello di Yuta e lo scacciò subito scuotendo la testa.
Intrecciò le loro dita, poi tornò a guardarlo.

«Non sono brava con le parole, ma voglio che tu sappia che sei la persona più speciale per me.
Se ti ho mentito è solo per il tuo bene e se ho poi rivelato i miei segreti é solo per non averti voluto vedere triste, perché tu hai sempre cercato di farmi sorridere e ci riesci ogni giorno. Voglio che tu sappia che, nonostante non ricambi a voce i tuoi "ti amo", per me ne vali la pena.»

Jaemin tornò a baciarla a fine discorso, e sorrise nel bacio.
«Questo è molto meglio di qualsiasi ti amo, grazie.» le disse, con le labbra che si sfioravano senza toccarsi davvero.
Haejung chiuse gli occhi e si sporse verso il grifondoro, mettendo un punto a quella angoscia e toccando finalmente la bocca accogliente del ragazzo.
Jaemin poggiò una mano sulla schiena di lei, avvicinandola di più a sé e Haejung accarezzò dolcemente la guancia di Jaemin, inclinando la testa.

Il grifondoro le baciò l'angolo della bocca e poi il naso, tornando subito dopo sulle sue labbra, prendendone il pieno possesso.
Il rumore di un campanellino li fece sobbalzare e separare, ritrovandosi così nel mezzo di Hogsmeade.
La porta del locale dietro di loro, i tre manici di scopa, si aprì e ne uscirono tre amiche.

Haejung si portò una mano sulle labbra ed arrossì, mentre Jaemin la guardava sorridendo.
Non avrebbe mai pensato di baciare qualcuno davanti a tutti, durante una passeggiata fuori Hogwarts e circondata dal bianco della neve.

Si voltò verso la strada, dietro di lei, per non farsi vedere dal ragazzo e borbottò un «andiamo, dai»


Mark le corse incontro appena varcò la soglia della sala comune.
Haejung lo guardò mentre la trascinava davanti un camino e si accomodava su una poltrona verde.

«Devi sapere alcune cose successe recentemente» iniziò il ragazzo, e aspettò che l'amica si sedesse davanti a lui prima di continuare «Taeyong ha ricevuto una lettera dal padre stamattina, in cui gli scriveva che il Signore Oscuro si sta preparando per una guerra.»

Haejung strabuzzò gli occhi «ma - cosa- i-in che senso?» l'ansia si impossessò di lei insieme alla paura.
Mark sospirò amareggiato, poi annuì «Il signore oscuro ci chiamerà quando il piano sarà pronto. È impensabile poter lasciare Hogwarts di questi tempi; credo che anche i più scettici finiranno con l'additarci come assassini a causa degli spostamenti. Ma se Lui ordina così, a noi non resta che obbedire.»
«Sì, hai ragione. Il preside già lo sa, sono mesi che ve lo dico.» Haejung abbassò la voce e Mark annuì «lo so, ma non ne siamo certi.»

Mark schioccò la lingua al palato e si rivolse nuovamente alla ragazza, intenta a riscaldare le mani davanti al caminetto «Jaehyun prima si stava vantando di averti messa alle strette con Jaemin. Cosa ha fatto?»
«Ah, quel cretino. Non voglio parlare di lui, alla fine é tutto apposto con Jae.»
«Okay, spero non vi lasciate per qualche cazzata. Sembra migliorarti, lo sai?»
Haejung sorrise, nascondendo bene la tristezza dietro le proprie parole «no, tranquillo, ci lasceremo per altro.»

Johnny richiamò l'amico da qualche metro di distanza, e Mark alzò la testa.
«Vieni a cena, dai!»
Mark annuì, poi guardò nuovamente la serpeverde «ci vediamo dopo. E vai a mangiare anche tu, prima di restare da sola.»
«Sarebbe meglio. Sembra che siano schifati di venirmi vicino, quindi non mi vorranno neanche nel loro stesso tavolo.»
Mark non rispose, perché non sapeva cosa dire.
Haejung rimase da sola, ancora con le mani davanti il fuoco a contare i secondi che scorrevano nella propria testa.




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Buongiorno!

Immagino abbiate saputo tutti delle manifestazioni che stanno accadendo negli Stati Uniti e in altri Paesi.
Vi invito a informarvi e a firmare le petizioni -chi può anche a donare- che stanno girando su twitter e su instagram.
Per favore, educhiamoci e educhiamo le persone che ci stanno intorno, per rendere il mondo un posto migliore in cui vivere.

Al prossimo capitolo!🖤

Little piece of magic || na jaeminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora