Il disegno

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Sembrava un normale sabato al Lee Manor per Haejung; la casa era silenziosa e i suoi genitori erano via per affari.
La colazione era buona e abbondante come al solito e nella pace del proprio bagno non si rese conto che qualcuno fosse entrato nella villa.

Gli elfi fecero accomodare il giovane ragazzo sul divano all'ingresso del Manor e avvertirono la loro padrona dell'ospite.
Haejung inclinò la testa mentre guardava il piccolo essere inchinato davanti a sé.
«Non aspettavo nessuno, oggi.»
«Se la padrona lo richiede, Kuazu manda via il ragazzo.»

Haejung scosse la testa, uscendo dalla vasca e coprendosi con l'accappatoio «No, va bene. Puoi andare»

Haejung si asciugò i capelli e indossò il proprio vestito preferito.
Alla porta poteva esser Jaemin, che aveva deciso di farle una sorpresa venendola a trovare.

«Sono qui.» si annunciò, quando finì di scendere le scale.
Si voltò verso i divani e colui che vide non fu Jaemin.

Haejung si bloccò sul posto mentre il ragazzo, con un sorriso smagliante, avanzò verso la serpeverde.

«Non hai risposto alla mia lettera di auguri, così sono venuto a farteli di persona» le comunicò Yuta, fermandosi davanti ad Haejung.

«Ti ho già detto una volta che non saresti dovuto tornare qui.» Haejung assottigliò lo sguardo e Yuta ridacchiò, scrollando le spalle. «È diverso, non hai risposto ai miei auguri» ripeté, e la serpeverde sbuffò «Quali auguri?»

Yuta separò le labbra in una piccola smorfia di stupore «Oh... quindi non li hai neanche letti»
Haejung incrociò le braccia al petto ed alzò un sopracciglio e Yuta si ricompose l'attimo seguente «Ti ho scritto una lettera a capodanno, ti auguravo un buon anno»

«D'accordo, temo di non averla vista tra la marea di lettere che mi sono arrivate. Buon anno anche a te, Yuta. La porta è sempre quella, ora esci.» Haejung indicò l'uscita della villa e il corvonero sbuffò «sei maleducata, non puoi cacciare un ospite.»

«Posso, perché è casa mia. E tu non sei il benvenuto.» gli diede le spalle e schioccò un dito, avanzando di nuovo verso le scale «Fatelo uscire» comandò a due elfi accorsi da lei, che subito si pararono davanti al ragazzo.

Yuta non diede peso a loro e si rivolse a Haejung, guardandola mentre saliva al piano superiore «Dammi una chance. È l'unica cosa che ti chiedo.»

Haejung si bloccò e lentamente voltò il busto verso Yuta «Non ti credo più. Hai già avuto quello che hai chiesto ed io detesto accontentare le persone.»
Il corvonero distese le labbra in un ghigno, avrebbe potuto averla in pugno se fosse riuscito a dosare bene le parole «tu hai molto da perdere, Haejung.»

«Ti ho già detto che non m'interessa perdere la popolarità.» il tono della Serpeverde era annoiato e Yuta ridacchiò «Quella forse no. Ma se rivelassi del tuo Marchio?»

Haejung spalancò la bocca, sorpresa.
Non si capacitò di come potesse saperlo, ma cercò di non far vedere a Yuta quanto l'avesse destabilizzata con quella frase.
Chiuse nuovamente le labbra e inclinò la testa verso un lato, facendo finta di non capire «Marchio? Di cosa stai parlando?»

Yuta agilmente salì la scalinata che lo separava da Haejung e le afferrò il braccio sinistro, coperto dalla stoffa del vestito.
La serpeverde tirò il proprio braccio cercando di liberarsi, inutilmente.

«Mi piace questo vestito. Il rosso ti dona; peccaminoso e lussurioso come te.» Yuta ghignò e le tirò su la manica, scoprendo il disegno che Haejung tanto cercava di nascondere.
Il ragazzo fece schioccare la lingua al palato e passò il proprio dito su tutta la lunghezza del teschio e del serpente.

Little piece of magic || na jaeminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora