Te lo prometto

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Jaemin passò velocemente accanto ad Haejung, toccandole una spalla per farla girare.

Haejung alzò la testa ed il grifondoro, con un cenno impercettibile del capo, le comunicò di andare con lui.
Lo guardò salire le scale di fretta e si fermò nel mezzo del corridoio.

Taeyong la guardò e pian piano si fermò anche il resto del gruppo «Io vado a farmi un giro.» comunicò, e quando ricevette l'assenso dagli altri di aver afferrato il messaggio, seguì Jaemin.

Lo trovò che svoltava verso un altro corridoio meno popolato dagli studenti e lo rincorse accelerando il passo.

«Jae» Haejung abbozzò un sorriso mentre si avvicinava al grifondoro, ora fermo addosso alla porta di un'aula.
Jaemin le sorrise di rimando e l'abbracciò «Stai bene» disse, sprofondando il viso tra i lunghi capelli della ragazza.

Haejung ridacchiò «Mi sarebbe dovuto succedere qualcosa?» chiese non capendo e Jaemin scosse la testa «Non so cosa giri per la testa di quel pazzo psicopatico. - la lasciò ma tenne lo sguardo puntati nei suoi occhi - Ti prometto che non ti farà mai del male. Ti proteggerò ad ogni costo, Haejung.»

Haejung rimase spiazzata e dentro di sé iniziò a crescere un'ondata di felicità e speranza.
Voleva che Jaemin la salvasse dal Signore Oscuro, da ciò che era scritto nelle stelle e dal futuro già prestabilito.
«Ti prego, fallo» si ritrovò ad implorare, con una mano che vagava in aria fino a toccare la guancia di Jaemin.

Lui sorrise ed annuì, avvicinando il viso a quello di Haejung.
Lei chiuse gli occhi, aspettando il tanto atteso bacio.
«Te lo prometto.» bisbigliò il ragazzo, facendo poi collidere le due labbra.

Jaemin inclinò la testa verso un lato, non staccandosi, e mosse le braccia a tener stretta la ragazza a sé.

Il corridoio era silenzioso, eccetto per il rumore di schiocchi e il respiro spezzato.

L'egoismo di Haejung la portò a pensare, in quel momento, che forse Jaemin l'avrebbe potuta veramente salvare.
Lui era più coraggioso di lei, lei non poteva liberarsene da sola.

La mano che aveva lasciato sulla guancia del grifondoro, scese fino al collo del ragazzo, mentre l'altra mano si posò sulla spalla. Haejung gli toccò i capelli alla base del collo e sorrise, pensò di adorare ogni singola cosa di Jaemin.

«Mi dispiace» disse il grifondoro, e le lasciò un altro bacio a stampo prima di continuare a parlare «Mi dispiace di aver creduto che tu c'entrassi qualcosa in tutto questo casino.»

Haejung lo guardò stralunata; non capiva perché fosse tornato al discorso.
Jaemin parve leggerla nei pensieri e si grattò la nuca in imbarazzo «Scusami ma non ce la faccio a tenermelo dentro. Oggi pomeriggio, quando ci hanno costretto a chiuderci nelle nostre stanze, ci siamo di nuovo domandati chi potesse essere l'aggressore. Ho pensato fossi tu perché avevano parlato di un serpeverde. Oppure -»

Haejung non lo lasciò finir di parlare e gli lasciò un veloce bacio sulla guancia.
«Non fa niente, ti perdono» sorrise mentre continuava la scia di schiocchi sulla pelle del viso del grifondoro e lui chiuse gli occhi sospirando pacificamente.

«È normale pensare che sia stata io o i miei amici»
Si fermò prima di toccare le labbra di Jaemin e lui emise un verso frustrato quando, riaprendo gli occhi, la serpeverde ancora non si era decisa a farle combaciare.

Haejung, dal canto suo, stava solo aspettando un reazione -anche piccola- da parte del ragazzo. Ma non era nei suoi piani il venir presa in braccio senza il minimo preavviso.

Jaemin la tenne salda per il fondoschiena, appoggiandola poi addosso al legno della porta dove stava prima lui.
Non dovettero aspettare ancora molto prima che uno dei due si buttasse famelicamente sulla bocca dell'altro.

Little piece of magic || na jaeminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora