Un'organizzazione

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Haejung il sabato mattina si svegliò abbastanza tardi.
La camera era vuota e si sedette sul letto pensando a ciò che avrebbe dovuto fare.

Dopo alcuni minuti, si alzò ed entrò in bagno.

In stanza entrò qualcuno, Haejung lo sentì urlare da sotto lo scroscio d'acqua calda.

Quando ebbe finito ed uscì, si ritrovò davanti Kim Eunbi.
Per un momento Haejung parve spaesata, ma il ghigno sul viso della ragazza la face tornare con i piedi per terra.

«E quindi è per te che Jaemin ha sempre respinto ogni mia uscita.»
Haejung scrollò le spalle «forse sì o forse non gli piacevi abbastanza»
Eunbi rise e si avvicinò alla porta della stanza «lui mi ha rifiutata perché è un bravo ragazzo, ma tu rifiuteresti mai le advances di qualcuno mentre sei fidanzata?»

Eunbi se ne andò pensando di aver la vittoria in pugno.
Vedere Haejung non rispondere a tono l'aveva messa di buon umore, ed era certa che non avesse rifiutato nessun altro ragazzo in quei mesi di relazione con il grifondoro.

Haejung si lasciò scivolare sulla poltrona e rimase a fissare la porta da cui Eunbi era uscita.
Non aveva rifiutato solo una persona, ed era la stessa che stava tormentando i suoi pensieri da giorni ogni giorno.
I ricordi di quella sera riaffiorarono tutti insieme, e Haejung si raggomitolò in se stessa come a proteggersi, mentre stringeva gli occhi chiusi come a non voler guardare quelle sequenze.

Haejung si rialzò da sola dopo qualche minuto, lasciando la stanza.
Avrebbe voluto lasciarci dentro anche i pensieri.

Lungo il cammino, il gruppo di ex amici le comparve davanti.
Loro la guardarono infastiditi, mentre Haejung non fece altro se non continuare a camminare.
Era stanca e triste e non voleva vedere nessuno che non fosse Jaemin.

Uscì all'aria aperta e si guardò intorno, domandandosi se ci fosse qualcosa che potesse fare.

Dal ripiano dove si trovava, la serpeverde notò dei movimenti sul fondo della vallata.
Assottigliò lo sguardo, poi scese per la discesa per raggiungere il posto.

Hagrid stava parlando con un centauro, dal corpo forte e tonico.
Haejung si fermò rimanendo a distanza, fin quando la creatura non andò via e il guardiacaccia si voltò.

«Haejung, buongiorno» salutò l'uomo, sorridendole.
La serpeverde non spostò lo sguardo dall'animale, sfrecciato via nella foresta.
«Chi era?» domandò curiosamente.
«Un centauro. Venice si chiama.»
«Cosa voleva?» continuò, seguendo Hagrid fino in casa, anche se non le avesse dato il permesso per farlo.

Hagrid chiuse la porta e Haejung si sedette su una sedia
«non posso dirtelo, faccende segrete.»
«Dai, Hagrid. Pensavo fossimo amici, ora.» cercò di fargli cambiare idea, anche se per lei il guardiacaccia non era neanche lontanamente paragonabile ad un suo amico.
«Beh, sei l'unico amico che ho» mormorò, poi.

L'uomo la guardò non capendo, e si limitò a preparare il tè per entrambi «mi dispiace, non posso assolutamente dirti nulla»
«neanche su cosa o chi stavate parlando?» chiese di nuovo la ragazza, non demordendo.
Hagrid negò con il capo.

Quando il tè le fu servito su un vassoio argentato -diventato nero con il tempo- e dentro una graziosa tazzina rosa, Haejung si decise a rivelargli qualcosa «Mi sono fidanzata con Jaemin»

Hagrid le sorrise, battendo le mani in euforia «Ma dai! Sono proprio contento per te!»
Haejung sorseggiò altro tè «Già. Posso dirti una cosa in totale segretezza?» domandò poi, e quando vide Hagrid annuire e tornare serio, Haejung continuò «ho sentito alcuni del ministero parlare di un'organizzazione di maghi, ne sai qualcosa?»

Little piece of magic || na jaeminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora