Il quadro maledetto pt.2

104 15 0
                                    

Quella stessa notte, un gruppo di ragazzi entrò come niente fosse al Lee Manor.
Mark, davanti alla fila, indicò a Jaehyun, Johnny, Taeyong e Sicheng la strada da percorrere fino al quadro di Jerome.

«La chiamano la stanza del demone.» sussurrò Mark, abbassando la maniglia.
Johnny rabbrividì appena Taeyong accese la luce e mostrò cosa vi fosse all'interno.

Tutto era coperto da un telo bianco, che proteggeva gli oggetti dal loro potere oscuro.
«Alzate i veli ma non toccate niente per nessun motivo. Dobbiamo solo trovare il quadro.» ordinò Mark e insieme si misero all'opera.

Non passò molto prima che la voce bassa di Sicheng risuonò tra le quattro mura «trovato.»
Johnny accorse a controllare e Jaehyun, già accanto a Sicheng, ridacchiò.
Il Serpeverde riposò il telo sul quadro e agguantò la bacchetta.
Ruotando il polso sussurrò un incantesimo, poi sospirò «d'accordo, questa formula di protezione dovrebbe bastare per due orette, su andiamo.» poi si abbassò e prese il dipinto, uscendo insieme agli altri dalla stanza.

«Haejung ci avrà sentiti?» domandò Taeyong, mentre tornavano al camino della sala per smaterializzarsi.
«Non credo. Sarebbe di certo venuta a fermarci.» constatò Johnny.

Mark prese una manciata di polvere «muoviamoci e non parlate.»
Si rigirò verso il camino e ne  buttò la sostanza, poi entrò «Little Hungleton.» scandì e nel giro di un millisecondo sparì.

Mark tossì e uscì fuori dal camino, andando a tentoni per trovare il muro.
Lo seguì Sicheng e subito dopo Taeyong, che accese la luce della propria bacchetta.
Johnny fu l'ultimo e, dopo essersi guardato intorno, mosse il capo verso il lungo corridoio «andiamo a prendere le nostre scope.»

Le avevano lasciate accanto al portone, e una volta recuperate volarono su esse verso il paesino di Yuta.

Jaehyun indicò le abitazioni sotto di loro «Eccolo lì!» esclamò, scendendo velocemente verso queste.
Si fermarono davanti una banalissima casa di paese, dalle mura bianche e la porta marrone scuro.
Non era quella che stavano cercando, dunque camminarono a piedi per qualche altro minuto.

La dimora più grande, con il giardino più curato e le mura di mattoni rossi non era altro che la villa dei Nakamoto.
Johnny scosse la testa «si mantiene bene il sindaco.»
Jaehyun gli diede invece una spallata «casa nostra è più grande e non siamo comunque figli di nessun sindaco.» constatò e l'altro annuì pacatamente.

Mark si affrettò ad aprire la porta con la bacchetta e fece segno agli altri di entrare per primi.
Taeyong mise piede sul pavimento lucido e Sicheng lo seguì, cercando di non far cadere il quadro ancora coperto.

«La sua stanza dovrebbe essere al piano di sopra o al terzo, cercatela ma fate piano.» sussurrò Taeyong, superando il salone e dirigendosi verso le scale.

Sicheng si fermò all'ultimo scalino, non avrebbe controllato con le mani occupate da un dipinto maledetto.

Aspettò, fin quando Johnny scese dal terzo piano e sbucò con la testa «Mark, Sicheng, l'ho trovata!» si rialzò e risalì, così i due lo seguirono.

Jaehyun e Taeyong erano già davanti alla porta di legno chiaro, con un simbolo rosso inciso sopra.
Sicheng alzò un sopracciglio «cos'è?»
«l'ho fatto io per ricordarmi quale fosse la porta, ma possiamo usarlo come marchio demoniaco; non credo Yuta ne sappia il significato» ridacchiò poi Johnny alla fine delle sue parole, e gli altri la trovarono una bella idea.

«Va bene, andiamo.» Mark sospirò e abbassò la maniglia, seguito dal gruppo.
All'interno, Yuta dormiva profondamente nel suo letto matrimoniale dalle coperte azzurre, mentre le finestre accostate facevano entrare l'aria fresca di quel mese.

Little piece of magic || na jaeminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora