La felicità è solo un'illusione

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Haejung prese la medicina e ne mise alcune gocce su un cucchiaino, poi lo inserì in bocca.

Disgustata dal sapore, ne prese comunque un altro goccio, poi guardò Minhee che mangiava la torta di fragole e aspettò la finisse.

«Andiamo!» esclamò, una volta che tutto il gruppo completò la colazione.
Un'altra settimana iniziò, ma senza rendersene conto Haejung si sentì bene.

Arrivò nell'aula di Trasfigurazione e si sedette al solito posto, aprendo il libro all'ultima pagina spiegata dalla professoressa.

La McGranitt fece il proprio ingresso nel giro di pochi minuti, seguita come sempre dall'uomo del Ministero.
Non avevano fatto nulla, nel mentre, quegli uomini.
Avevano passato una settimana a seguire le lezioni dei professori, poi alla fine di ogni giorno sparivano da Hogwarts per tornare a casa.
Non erano stati presenti nemmeno al torneo di Quidditch; Haejung si chiese se stessero facendo bene il proprio lavoro.

La serpeverde sentì i due ragazzi dal banco dietro bisbigliare su qualcosa che non afferrò e, ricordandosi di come avesse trattato Jaemin la sera prima, si girò col busto per poterlo guardare.
Aspettò che il grifondoro alzasse la testa e poi lei gli mandò un bacio volante, con la mano, e Jaemin ne rimase sorpreso che l'avesse fatto davanti a tutti.
Ma sorrise comunque e le sussurrò un 'buongiorno' al quale Haejung ricambiò con lo stesso timbro di voce.

Minhee spostò il proprio sguardo sull'amica nell'esatto momento in cui tornò composta sulla sedia, e la squadrò velocemente «con chi parlavi?»
Prima che Haejung potesse rispondere, la McGranitt richiamò velocemente l'attenzione di tutti e le due serpeverdi furono costrette ad ascoltarla.

«Come penso sappiate, manca poco agli esami di quinto anno. Quindi da oggi interrogherò alcuni di voi affinché possa aiutarvi a rispondere nel giusto modo, e ovviamente per capire se siete preparati o meno.»

La classe iniziò ad alzarsi in un grande brusio, e Minhee si agitò sulla sedia «ma che cavolo, io non ho studiato nulla!»
«Io qualcosa so, di quello che ricordo nelle ultimi lezioni» fece sapere Haejung, e Minhee scosse la testa «praticamente la lezione prima dell'ultima è stata un mese fa, pure avessi studiato non potrei ricordare argomenti così difficili.»

L'insegnante si posizionò dietro la cattedra, in piedi, e guardò pensierosa l'intera stanza.
«Ho trovato: Sicheng vieni qui, per favore.»
I serpeverde applaudirono per incoraggiare il proprio compagno, anche se era palesemente visibile nei loro sguardi la gioia di non esser stati chiamati.
Minhee sospirò, rilassandosi.

«Sicheng, voglio che tu prenda seriamente questa interrogazione in quanto assegnerò dei punti alla Casa per ogni risposta giusta e, ovviamente, ne sottrarrò alcuni per ogni risposta sbagliata.»

L'alunno annuì e aspettò le domande dalla professoressa.
Nel frattempo, Minhee si voltò verso l'amica «secondo te ha studiato?»
Haejung scrollò le spalle «non lo so, ma spero di sì.»

Sicheng non sapeva nessuna delle risposte da dare, ma Johnny seduto ai primi banchi cercava di suggerirgliele.
La McGranitt non la prese bene, e furiosamente si voltò verso il giovane «Non accetto che vengano suggerite le risposte durante le mie interrogazioni! Dieci punti in meno a serpeverde!» fece sapere, e la casa verde-argento scoppiò in lamentii.

«E tu puoi andare al posto, altri dieci punti in meno» finì poi, tornando dietro la cattedra.

Haejung sospirò rassegnata «Ma di tante persone doveva chiamare proprio Sicheng?»
«Non sia mai chiami un grifondoro per poi dovergli togliere obbligatoriamente dei punti» proseguì Minhee e Haejung annuì.


In Sala Grande, durante il pranzo, Silente avanzò verso il leggio laccato d'oro, prendendo parola.
«Studenti e studentesse, un attimo d'attenzione» iniziò, e la stanza calò nel silenzio.

Little piece of magic || na jaeminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora