Allenamento e Misteri

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Abituarsi a quella solitudine, non era per niente facile.
Sebbene, da una parte, ero felice di stare finalmente per conto mio, avendo così quella privacy che tanto avevo agognato, dall'altra mi mancava il rumore dei respiri pesanti che avevano i ragazzi quando ronfavano, Sabo che parlava nel sonno e qualche calcio volante di Luffy che andava a conficcarsi quasi sempre sulla pancia di Ace.
Quei tre davano davvero dipendenza, una volta che ci passavi del tempo insieme e, per quanto non lo volessi ammettere, mi ero davvero affezionata a loro: chissà se mancavo anch'io a quei teppisti.
Ero assorta nei miei pensieri, quando sentii dei rumori venire da sopra il soffitto.
Facendo due calcoli, la mia stanza si trovava proprio sotto la loro, quindi, quel rumore doveva per forza essere opera dei ragazzi.
Ma che stavano combinando?
A un certo punto, sentii dei borbottii da fuori la finestra, e un forte tonfo seguito da dei lamenti di dolore.
Riconobbi subito la voce di quei tre idioti.
Curiosa di vedere che si erano inventati questa volta, mi alzai, dirigendomi alla finestra per poi spalancarla.
Cercando di vedere fuori, mi sporsi più che potei alzandomi in punta di piedi, e notai Sabo, Ace e Luffy ammucchiati uno sopra l'altro, con espressioni doloranti.
«Ti avevo detto di aspettare il mio segnale», brontolò Ace irritato.
«Il tuo segnale? Pensavo di essere io quello che doveva dare il via», rispose Sabo, irritato quanto lui.
«Ahi, ahi, che botta. Mi gira tutto», si lamentò Luffy con espressione da ebete.
«Ma che state facendo?», Chiesi confusa e divertita dalla quella scenetta inaspettata.
Sentendo la mia voce, tutti e tre alzarono lo sguardo per incrociare il mio, cominciando a ricomporsi imbarazzati.
«Volevamo sapere come stavi. Eravamo preoccupati, a pensarti qui tutta sola», ammise Sabo con le guance rosse.
«Ah, sì?», Chiesi con altezzosità.
Li guardai tutti e tre con aria da superiore, soffermandomi soprattutto su Ace, che aveva prontamente messo il muso e incrociato le braccia al petto.
«Anche Ace?», chiesi alzando un sopracciglio.
Lo vidi voltare la testa dall'altra parte, staccando lo sguardo dal mio con fare scontroso, ma riuscii a captare una vena di imbarazzo nei suoi occhi.
«Tsk! Ti piacerebbe», borbottò, facendo il finto irritato.
«Possiamo entrare?», Chiese Luffy dopo essersi ripreso.
«Perché non siete passati dalla porta?», Chiesi confusa.
«Avevamo paura di svegliare gli altri. E poi, se Dadan ci scopre ci fa fuori», rispose Sabo.
«Oh, in effetti è possibile che accada», ammisi facendolo sorridere «Va bene, passate da qui», dissi allontanandomi dalla finestra, per permettere loro di entrare con un balzo.
Il primo fu Luffy, seguito poi da Sabo e Ace.
«Voi siete matti», ammisi, incredula che fossero davvero lì.
Luffy e Sabo sorrisero imbarazzati, mentre Ace rimase con il suo solito broncio.
«Però!», Esclamò Sabo, guardandosi attorno meravigliato «Questa stanza è molto più grande della nostra».
«Già», mormorai tristemente.
«Non ti piace?», Mi chiese curioso Luffy, notando la mia espressione.
«La trovo fredda».
«Fredda?», Mi chiese Ace, alzando un sopracciglio confuso.
«Sì», risposi, stringendomi nelle spalle «Sono abituata a dormire in stanze molto più vissute, ecco. Qui, fino a qualche ora fa, c'erano le scope».
«In effetti, non hai tutti i torti», ammise Sabo «Poi fa anche freddino», aggiunse rabbrividendo.
«È perché c'è la finestra aperta, idiota», lo riprese Ace.
«Allora, viviamola», esclamò Luffy allegro.
Lo guardammo tutti e tre con aria confusa.
Che aveva in mente quel nanetto?
«Che intendi?», Chiesi.
«Questa sera dormiremo qui con te», rispose Luffy sorridente.
«D-dormire qui?», Balbettò Ace.
«Perché no? Basta ritornare nella nostra stanza prima che Dadan si svegli. Non capirà niente», intervenne Sabo sicuro di sé.
«Ma...», mormorai «Non avete neanche i let-».
«A me sta bene», mi interruppe Ace «Almeno, qui avremmo più spazio per dormire».
Lo guardai incredula.
Aveva davvero accettato una decisione di Luffy e Sabo, senza prima provare a persuaderli di cambiare idea?
«Siamo tutti d'accordo, allora», disse Sabo, sorridendomi «Dormiremo tutti qui con te, Emy. Sei contenta?».
Gli sorrisi felice che avessero preso quella decisione, nonostante per me fosse ancora difficile capire come saremmo riusciti a dormire in quattro in un solo letto, ma una cosa era certa: non potevo desiderare amici migliori.

𝕆𝕟𝕖 ℙ𝕚𝕖𝕔𝕖 - Due Cuori, Un Solo Fuoco-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora