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Questa mattina non chiedetemi perché, mi sono svegliata presto e così sono andata a correre.
L'aria è fresca e il sole oggi è nascosto tra le nuvole ma infondo non siamo in un paese dove ci sono anche quaranta gradi all'ombra, siamo solo a Washington D.C.
Questa volta ho cambiato giro, invece di andare a destra sono andata a sinistra verso la scuola.
Sono così immersa nel mio, con la musica che mi risuona nelle orecchie che per poco non mi accorgo dello zio che mi richiama.
Mi tolgo una cuffietta e rallento.

"Ciao zio"

"Ciao Sarah, non ti avrei interrotto ma prima Lisa ti ha vista passare e ha detto che doveva darti una cosa"

Un po' confusa, annuisco.
Entrare in quella casa non mi promette niente di buono, ma guardo l'ora è presto, quindi saranno entrambi a letto, penso.

"Entra pure, la trovi in cucina"

Sorrido e mi faccio strada da sola.
Tolgo entrambe le cuffiette e le lascio penzolare attorno al collo.
Mi asciugo un po' la fronte, ho detto che non faceva caldo ma un po' di umidità c'è lo stesso.

"Lisa?"

Perché non risponde.

"Ziaa?"

Oh menomale la vedo spuntare fuori da un mobile della cucina, è sempre in cucina.

"Oh Sarah eccoti, volevo darti questa busta ieri sera mi sono dimenticata di darla ai tuoi nonni e mi faresti un grandissimo favore anche perché devo scappare a lavoro"

Prendo in mano la busta bianca e la rigiro ma non ne ho idea di cosa sia.
La prendo comunque, me la metto in tasca, saluto la zia ed esco dalla cucina, esco dalla porta di casa.

"Buona corsa Sarah"

"Grazie zio"

E per poco non mi accorgo della figura al mio fianco, Jack.
Passo un furtivo sguardo e me ne vado, voglio tornare a casa, lavarmi e mangiare, fare una buona colazione.

Ritorno nella mia corsa ritmata dalla musica e in poco tempo sono a casa.
Vedo già mio nonno in veranda con una tazza di caffè, sarà sicuramente la seconda della prima mattina.

"Buongiorno Phil"

"Buongiorno Marie"

"Sono passata davanti alla casa degli zii, e Lisa mi ha detto di darvi questa"

Gli porgo la busta, non in ottime condizioni ma non è rotta.
Lo lascio lì e rientro in casa, saluto la nonna.

"Sarah, ehi..vuoi fare colazione?"

"Volentieri ma prima faccio una doccia"

"Allora ti aspetto, così mangiamo assieme"

Sorrido e corro su per le scale.
Ho lasciato Albina che dormiva e non mi stupisco se sta ancora dormendo.
Tra le fessure della finestra per fortuna entra un po' di luce e riesco a prendermi il cambio e arrivare in bagno sana e salva.

Apro il getto dell'acqua e mi spoglio, sono solamente un po' sudata.
Il getto mi bagna completamente e sento i miei muscoli rilassarsi, e io mi sento molto meglio.
Uscita dalla doccia mi vesto e i capelli li lascio nel turbante...ho troppa fame e non voglio stare qui ad asciugarli.
Si lo so è sbagliato ma non ne ho mai voglia anche se alla fine mi tocca sempre.

"Caffè?"

"Con un po' di latte si"

La aiuto e poi mi siedo con lei.
Nel mentre si raffreda prendo due fette biscottate con della marmellata, sarò leggera o per lo meno non mangerò cose dolci sennò la corsa non servirebbe.

 NEI TUOI OCCHI ~ REVISIONATO ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora