TylerIl sole penetra tra le taparelle semi chiuse e la luce del sole mi sveglia.
Mi copro il petto con il lenzuolo bianco e sento il suo profumo.
Apro gli occhi stroppicciandoli ma lei non c'è, se ne è andata e non mi sono accorto di niente.
Prendo il foglio piegato sul cuscino e mi alzo appoggiandomi con la schiena al letto.Sono già andata via da un po', volevo solo dirti che queste ultime, poche ore con te sono state fantastiche!
Mi manchi già, tornerò presto.
Non combinare guai.-Morris
Sorrido come uno scemo leggendo le sue parole, lascio il foglietto nel comodino e mi alzo per andare a fare una doccia fredda.
Non pensavo che questa notte accaddesse quello che è accaduto, è stato bello tanto che vorrei essermi svegliato con lei tra le mie braccia e invece di lei mi rimane solo il ricordo e il suo profumo nelle lenzuola e nell'intera stanza.
Avvolgo un asciugamano in vita e butto nel cesto i vestiti di ieri a lavare ma non trovo la felpa che ho tolto ieri sera...quella grigia, quella...dove l'ho lasciata?Mi vesto e vado a fare colazione.
Devo capire cosa fare in queste settimane senza di lei.Quello che facevi quando lei non c'era, non sei in prigione.
Entro in cucina e vedo mia nonna bere un thè freddo.
"Buongiorno.."
"Ciao Tyler"
"Come va? Il nonno?"
"In studio, ormai passa le giornate lì"
Scuoto la testa, mio nonno è cocciuto e tesardo come non mai.
Passa intere giornate nel suo studio a lavorare ancora anche se può benissimo permettersi di non farlo.
Ma infondo lo capisco."Quanto ti fermi?"
"In che senso?"
"Tyler io ti vorrei sempre qui ma sai che devi tornare a New York, tua madre..mi ha chiamata pure ieri, dopo il diploma tornavi"
"Ci ho pensato da quando ne abbiamo parlato e lo so, hai ragione, non posso aspettare ancora, prima o poi doveva succedere "
"Lo sai che qui sei sempre il benvenuto ma ora devi guardare in faccia la realtà"
"Ho capito, ho capito, parto domani mattina"
"Tyler non ti sto obbligando ma lo sai che se non lo faccio io, tu non lo farai"
"Ed è per questo che ti ringrazio"
Finisco la colazione ed esco, prendo la macchina e mi faccio un giro a vuoto perché non so dove andare, qui poi...non lo so proprio.
Tra la caffetteria, i locali notturni e il liceo non so dove andare.Ripenso a lei, quella ragazza dagli occhi scuri che mi ha conquistato con la sua testardaggine e semplicità.
Quando è arrivata qui non l'avevo subito notata anzi non sapevo proprio nulla, è iniziato tutto quella mattina alle 7:45 alla fermata del autobus quando mi ha detto il suo nome.
Se ripenso a quello che abbiamo passato e che non ho voluto nient'altro che stare con lei tutto il tempo che avevo quando prima di lei non me ne fregava niente e alla mattina mi svegliavo, ogni mattina con una ragazza diversa e non me ne fregava niente e questa mattina sentivo il suo profumo e già mi mancava.
Sono diventato tutto scemo a causa sua, non ero così una volta, qualche mese fa, me ne fregavo di tutti, pensavo solo a me stesso se ora penso che nella mia vita c'è pure lei.
Non posso essere finito nella trappola dei ragazzi che perdono la testa per una ragazza, che sorridono per poco.
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NEI TUOI OCCHI ~ REVISIONATO ~
RomanceTutti restiamo feriti almeno una volta, dal primo all'ultimo e nessuno, nessuno mai, ha compreso quanto sia stato difficile rimanere e sorridere, dire "non importa" oppure "va bene così" o "è tutto okay". Per una dannata volta, una sola, vorrei che...