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Milano 6 p.m

Trascino con me fuori dalla stazione centrale la mia valigia.
Siamo arrivati ora a Milano, la grande città, la città della moda, la città del design.
Jack qualche giorno fa mi ha detto che questa città è la città dove puoi sognare, dove puoi crescere, una via di fuga, dove puoi realizzare i sogni, le passioni.
Prendi New York solo più piccola mi ha detto.
Al chè sono un po' rimasta stupita, una città è in grado di fare tutto questo?

"Sarah il taxii, daii"

Raggiungo Phebe e prendo il taxi con lei, dovremmo andare in hotel ora.
E non vedo l'ora, oggi è stata una giornata a dir poco lunga in più il viaggio in treno, ho bisogno di un letto anche per poco tempo.

"Non ci credo ancora che siamo in Italia e stiamo visitando tutto ciò"

"Phe è una città normalissima"

"Si ma Milano è considerata la New York italiana ti rendi conto? Non vedo l'ora di girare i negozi e fare shopping"

Alzo gli occhi al cielo, togliete lo shopping a questa ragazza e lei non saprà più cosa fare.
Lei impazzisce.
È come se dentro di lei entrasse uno spirito per quelle ore, se non giornate.
Sento il motore spegnersi e il tassista fermarsi a bordo del marciapiede.
Scendiamo con le nostre valigie e lo ringraziamo.
Vediamo gli altri fare la stessa cosa e raggiungerci.

"A che nome avete prenotato?"

"Gilinsky per sei stanze, andiamo "

Entriamo all'interno della Hall dell'Hotel e mi guardo intorno e tutto così lussuoso e grande, c'è marmo antico ovunque io mi volti, c'è un aria sofisticata, elegante.

"Ragazzi le chiavi, ecco a voi"

Phebe ne prende una e mi raggiunge.

"Che numero?"

"Mm 24 al secondo piano"

Prendiamo le scale, tanto le valigie non le stiamo portando noi ma bensì il personale che si occupa di questo servizio.
Camminiamo lungo il corridoio e la troviamo.

"Eccolaa"

Passa la tessera magnetica e la porta si sblocca, entro con Phebe, appena si entra c'è il bagno, che è quasi la mia stanza al college, una scrivania in vetro, la tv a plasma e due letti da due piazze emmezzo.
Tiro la tenda ed esco nel balconcino ritrovandomi nella Galleria Vittorio Emanuele, alzo lo sguardo e una arcata di vetro a coprire l'intera galleria per poi scendere con lo sguardo e vedere tutto il resto, comprese le vetrine dei negozi piu conosciuti come Gucci, Prada...

"Ti piace?"

Mi giro di poco e vedo Jack nell'altro balcone, è nella stanza vicino alla nostra?

"È..stupendo..."

"Sapevo ti sarebbe piaciuto"

Gli sorrido.

"Con chi parl...oh Jack...oh cazzo ma lì c'è Prada?!!Gucci!?"

Phebe si affaccia e guarda tutto con molta attenzione.
Io guardo Jack mimando un "salvami ti prego" ma niente.
Rietro e mi stendo nel letto, a che materasso morbido.

"Scusa che ci fai lì a letto!?"

"Mi rilasso, sono quasi le sette cosa dovrei fare?"

"Andiamo a fare un giro"

"Phebe hai tempo...rilassati anche tu anche perché stasera vogliono andare a ballare"

"Oh magnifico, magari trovo un ragazzo italiano e carino"

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