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Tyler

Sarah è bravissima ad evitarmi.
È come se avesse imparato a memoria l'orario delle mie lezioni per non incontrarmi mai.
Quando capita, tuttavia, non mi guarda nemmeno e passa veloce a passo deciso senza degnarmi di uno sguardo.
Tutte le volte che la vedo, penso a quella sera davanti alla sua casa e a quanto è successo, alla sua voce incrinata mentre mi parlava con il cuore in mano, ai brividi nel suo corpo appena l'ho sfiorata, alle sue parole decise e sincere.

Mi chiedo quando finirà? Quando riuscirò a pensare a qualcosa di diverso da Sarah?

Tra l'altro sono i giorni peggiori perché devo concentrarmi sugli esami, sui test per la borsa di studio, sugli allenamenti di baseball e non ci riesco perché ogni volta ritorno a quella sera, al nostro ultimo bacio così intenso e disperato, con il pensiero la tengo ancora tra le mie braccia, sento le sue mani nei miei capelli e i suoi denti che mi mordono con delicatezza il labbro.

"Sto parlando con te Tyler wee"

Guardo Morris davanti a me, negli spogliatoi.
Non ho ascoltato niente di quello che mi ha detto ma non è colpa mia non ci riesco proprio...e non solo oggi.

"Dimmi"

"Non puoi andare avanti così Ty, sono quasi due settimane...devi ritornare in te, sono giorni importanti...soprattutto per noi, per la squadra"

"Hai ragione...lo so, ma è dura"

Lo so benissimo, so che devo concentrarmi, ci provo ma non ci riesco al cento per cento.
Non riesco a fare come fa lei.
Ed è colpa mia, lo so...è solo colpa mia se è andata così ed ora mi sta bene passare tutto quello che sto passando.

"Dai andiamo"

Mi alzo dalla panca ed esco con Johnny nel campo dove ci aspetta il resto della squadra per l'allenamento.
Sono il capitano e dov'eri dare l'esempio invece sono l'opposto, mi sono preso anche parole dal coach settimana scorsa.
Voglio tornare a casa e dormire, chiudere gli occhi e non vedere più nessuno.
Nemmeno lei, nemmeno i suoi occhi, i suoi occhi sono come una calamita li vedo sempre e la sento ancor prima che passi per i corridoi, il suo profumo lo sento ovunque.
Invade ogni spazio.

Ma devo resistere.
Mancano ancora dieci giorni poi tutto questo finirà.
Tornerò a New York e avrò la testa più impeganta, lei non la vedrò e andrà sempre meglio.
Di questo ne sono certo.

"Bruce la palla dannazione, colpiscila "

Sento il coach, non è la prima volta.
Non riesco a colpire mezza palla che sia mezza.
Lascio la mazza a terra ed esco dal campo andando agli spogliatoi e lasciando la squadra senza capitano.

"Bruce se continui così la partita finale non giochi e sai quanto sarà grave per te"

Rimanere ancora qui è inutile, e so perfettamente quali sono le conseguenze se non giocherò all'ultima partita o se giocherò male, la borsa di studio non ce l'avrò o meglio sarà più difficile averla.
Entro in una delle doccie e resto sotto il getto d'acqua gelida per un po'.

Passo l'asciugamano in vita ed esco dalla doccia andando verso il borsone.
Mi vesto e passo l'asciugamano sui capelli, non me ne frega niente se rimarranno umidi.
Sento la porta aprirsi e vedo una ragazza di schiena, si gira...

 NEI TUOI OCCHI ~ REVISIONATO ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora