TylerStamattina mi sono alzato presto, penso di non essermi mai alzato così presto dopo aver passato una notte così brutta.
Tra dormiveglia, pensieri e incubi è stata la notte più brutta da quando sono qui a Washington.
Mi sono alzato e sono andato a correre, quello che faccio da molto tempo, è uno sfogo mio personale, tra correre ed allentanarmi mi aiuta, non penso a niente per fortuna.
A metà mattinata sono ritornato a casa per prendere il borsone e per andare al campo ad allenarmi, devo migliorare, devo ritornare il capitano, devo ritornare quello che non sbaglia, devo essere l'esempio per la mia squadra e devo farlo per la borsa di studio.Arrivato, mi sono cambiato e sono salito in campo, vuoto, completamente deserto.
Con il sole sulla pelle e il lieve venticello primaverile...
Prendo la mazza e mi alleno a tirare con la macchinetta che mi tira le palline.
Fino ad ora ne ho prese alcune, ma non tutte.
E devo prenderle tutte.
Appoggio la mazza e mi fermo un'attimo, vado verso la panca e bevo dalla boraccia, acqua fresca, sollievo.
Guardo il campo, la mia casa da quando sono piccolo."Tyleeeerr"
Sento il mio nome in lontananza e una ragazza correre verso il campo, non posso non riconoscerla, perché so già chi è.
Ma non ne ho la minima idea di cosa ci faccia qui.
Cosa fa qui Sarah?
Perché è venuta qui?
Sono stato bravo, l'ho evitata, non le ho fatto pressione...anzi.
La vendo correre ed entrare nel campo, sono scombussolato, non capisco cosa ci faccia qui.
La guardo in tutta la sua bellezza, capelli sciolti e quegli occhi così maledettamente calamite per me.
La vedo fermarsi a pochi passi da me e riprendere fiato, è venuta fino a qui correndo? Come faceva a sapere che ero qui?"Fammi parlare ti prego, non dire niente prima"
Senza fiato riesce a formare una frase e sono ancora bloccato davanti a lei, perché non so cosa sia venuta a fare qui.
"Ti starai chiedendo cosa ci faccio qui, in teoria non dovrei nemmeno esserci essendo che in questi giorni ti ho evitato come mi è venuto meglio e sono stata brava dai, ma in questi giorni anche se non mi eri vicino eri con me, eri sempre nella mia testa, ero seduta nel letto e stavo pensando...che novità vero!?
Beh ecco sono venuta qui, stavo quasi per morire sotto un'auto e sono venuta qui per dirti che voglio vedere per la prima volta New York con te..."La guardo non capendo, cosa sta dicendo?!
Cosa cavolo sta dicendo?
Perché vuole farmi questo? Perché non continuiamo come abbiamo fatto fino ad ora.
La guardo ma non so cosa fare e dire, sono in standby."Ok, forse mi immaginavo una reazione diversa ma forse non sono stata diretta quanto credevo...Tyler non voglio arrendermi, non voglio stare senza di te, voglio abbraccirti, baciarti, tenerti per mano, chiamarti senza paura, voglio passare per i corridoi e non evitarti, voglio ridere come fai solo tu, voglio parlare con te, voglio scoprirti, voglio..."
Non la lascio finire di dire altro che la prendo e la bacio.
E d'improvviso sento la luce e sento di nuovo l'aria.
Sento le sue labbra sulle mie, la sua lingua nella mia, i suoi morsi, il suo calore e le sue mani nei miei capelli.
La prendo in braccio continuando a baciarla, e girando su me stesso in mezzo al campo.Desideravo questo bacio, questo momento ogni istante fino ad ora.
In queste due settimane non ho fatto altro che non pensare a lei e non riesco nemmeno ora a capacitarmene.
Mi posa le mani sul viso e si stacca di poco per darmi lievi baci a stampo e la faccio scivolare con i piedi a terra.
STAI LEGGENDO
NEI TUOI OCCHI ~ REVISIONATO ~
RomanceTutti restiamo feriti almeno una volta, dal primo all'ultimo e nessuno, nessuno mai, ha compreso quanto sia stato difficile rimanere e sorridere, dire "non importa" oppure "va bene così" o "è tutto okay". Per una dannata volta, una sola, vorrei che...