.Ventuno giorni.
Poche ore e tornerò negli Stati Uniti.
Sono state tre settimane intense, non mi sono mai annoiata e fermata, ho sempre trovato qualcosa da fare.
Sono andata a trovare i miei nonni materni, sono stata un po' con loro, ho incontrato dei miei vecchi amici e sono andata da Elisabeth, sono andata a trovarla e a portarle i suoi anzi i nostri fiori preferiti, le campanelle bianche.
Ho passato un po' di tempo con lei, ho parlato tanto e mi ha aiutato tanto.
Circa una settimana fa ho iniziato a spedire le mie cose ai nonni in America e ho iniziato a fare le valigie perché adesso non starò via solo per qualche mese, ovvio tornerò per le festività ma la mia casa adesso sarà negli Stati Uniti e non più qui in Austria.
Ho già spedito tre scatoloni e spero arrivino sani e salvi con tutto al loro interno.
Per quanto riguarda le valigie ne ho una grande e il bagaglio a mano con lo zainetto al posto della borsa.
Questa volta in aeroporto ci andrò da sola, infatti tra poco sarà qui il taxi.
Ho deciso cosi, prima è il distacco meglio è per tutti e non faccio perdere una giornata di lavoro ai miei genitori."Hai preso tutto?"
"Penso di sì.."
"Sarah"
"Si?"
Mi giro verso mia madre appoggiata al tavolo.
Ho appena portato giù l'ultima valigia."Stai attenta ok? Occhi aperti e furbizia, chiamaci appena atterri, fatti sentire e non sparire..."
"Lo farò e mi farò sentire"
È dall'inizio settimana che mia madre e anche mio padre continuano a farmi discorsi, non è la prima volta...è la seconda dai.
Anche se questa volta sarò da sola c'è la farò, promesso."Condivido quello che ha detto mamma e ci mancherai tanto, ti vogliamo bene "
"Anche io papà"
Abbraccio mio padre e si aggiunge anche mia mamma.
L'abbraccio caldo e famigliare, averli affianco, non avere più mia madre affianco su cui fare affidamento...ed essere da sola mi mancherà ma sto crescendo e devo diventare indipendente a tutti gli effetti, loro ci saranno sempre per me."Stai attenta ok? Vado perché sennò perdo il lavoro, chiama ok?"
"Si papà, tranquillo...buon lavoro!"
Mio padre scappa a lavoro e io salgo le scale per prendere le ultime cose in stanza, mettermi le scarpe, guardare per l'ultima volta la mia cameretta e scendere in salotto.
Appoggio lo zaino sulla valigia e sistemo i capelli e sono pronta."Sarah è tutto apposto si?"
"In che senso?"
"Con Tyler, il tuo ragazzo"
"Sono state tre settimane difficili spero di sì...ha detto che sarebbe venuto lui a prendermi all'aeroporto "
"Va bene, in generale ma stai attenta, occhi aperti e ricordati che sei una Morris"
Sento il clacson del taxi, e inzia la tachicardia, una spruzzatina di ansia tutto d'un colpo.
"Ti aiuto con la valigia grande"
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NEI TUOI OCCHI ~ REVISIONATO ~
RomanceTutti restiamo feriti almeno una volta, dal primo all'ultimo e nessuno, nessuno mai, ha compreso quanto sia stato difficile rimanere e sorridere, dire "non importa" oppure "va bene così" o "è tutto okay". Per una dannata volta, una sola, vorrei che...