Sento la sveglia suonare e mi copro con il piumone fino a sopra la testa, non vorrei alzarmi, andare a scuola...ma devo, non posso saltare giorni di scuola.
Non posso permettermelo.
Mi alzo con fatica e vado in bagno, sembro un robot, mi sciacquo la faccia, mi lavo i denti tutto ciò a intermittenza, non resto un secondo in più davanti allo specchio e indosso un legghins e la felpa della scuola, mi lego i capelli e metto le scarpe da ginnastica.Prendo lo zaino e scendo di sotto, il letto di Albina era fatto, non è venuta a casa, sarà andata da Johnny.
Saluto la nonna e scappo a scuola, non ho voglia di fare colazione.Indosso le cuffiette e mi abbandono alla musica, l'unico posto in cui sto bene.
Arrivo di fronte scuola e vedo la macchina di Jack, loro sono già qui, nel cortile però non li vedo.
Entro e vado diretta al mio armadietto per prendere i libri delle prime ore.Ed è lì che li vedo.
Dall'altra parte del corridoio, è abbracciata a Johnny e sta sorridendo, come fa a stare così?
Io sono distrutta.
Johnny sta parlando con Jack e Tyler...vicino a Jack c'è anche una ragazza le tiene un braccio sulla spalla.
Ma non è questo l'importante ma la ragazza che prima credevo la mia migliore amica ora sta bene, non è nemmeno preoccupata.
E non so cosa pensare...sono io la stronza e quella che non gliene frega niente e di nessuno.Sbatto l'armadietto e vado in classe, matematica.
La giornata poteva cominciare peggio?
Guardo il banco dove mi siedo di solito ma non ci penso proprio a starmene vicino a lei, ora."Ehi scusa, è libero?"
"Certo, siediti pure"
Mi siedo vicino a una ragazza, che già conosco di vista.
Frequenta oltre a matematica anche altri corsi mi sembra."Piacere Ruby"
"Sarah.."
"Tutto bene?"
"Sto...bene non ti preoccupare"
Sento quella risata, quella di Jack, questo vuol dire che c'è anche lei, non guardo nemmeno, tengo il mio sguardo verso il quaderno.
"Stai così per Jack Jilinsky?"
Alzo lo sguardo verso di lei.
"No no, non...c'entra niente lui"
"Ok"
Vedo il prof entrare e iniziare la lezione, non riuscirò a capire niente, non capivo prima figurati adesso.
Sto attenta il più possibile, a volte mi capita di guardare verso di loro, non si sono nemmeno scomodati, nessuno è venuto da me, nemmeno mio cugino.
La vedo è seduta da sola, dovrei esserci lì io di fianco a lei, ma dopo quello che mi ha detto ieri...mi ha dato della falsa praticamente.
Non riesco a concentrarmi perché non riesco a capacitarmi perché siamo arrivate al punto di litigare."Scusi, posso uscire?"
"Se esegue questo esercizio si sennò no"
Cosa?!
Cala il silenzio mi sento gli sguardi tutti addosso anche delle tre persone dal lato opposto della classe.
È un'esercizio non è poi così difficile no?
Devo farcela anche da sola non posso avere sempre qualcuno.
Sento una mano nella mia e mi giro verso Ruby."Ce la fai, ne sono sicura"
Mi alzo e faccio rumore pure con la sedia.
Vado verso la lavagna, guardo cos'ho davanti a me, è uno di quelli che ho fatto anche ieri.
Dovrei farcela li ho capiti.
Lo faccio, lo finsico, mi giro."Ora posso uscire?"
"Ho sempre pensato che ne saresti stata in grado, vai pure"
Sorrido a Ruby e lei ricambia.
Corro fuori dalla classe e vado diretta ai bagni, ne trovo un libero e mi ci chiudo dentro, non entrerò più in classe fino all'ora successiva.
Sono stata lì anche troppo.
Mi siedo nel pavimento e cerco di calamre il respiro e di farmi passare il mal di testa.
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NEI TUOI OCCHI ~ REVISIONATO ~
RomanceTutti restiamo feriti almeno una volta, dal primo all'ultimo e nessuno, nessuno mai, ha compreso quanto sia stato difficile rimanere e sorridere, dire "non importa" oppure "va bene così" o "è tutto okay". Per una dannata volta, una sola, vorrei che...