Il taxi che ho preso circa dieci minuti fa si ferma davanti all'entrata, davanti ai cancelli della Pace University e ho già il cuore a mille per l'agitazione.
Sono le tre del pomeriggio, questa mattina mi sono svegliata per portarmi avanti con lo studio, sono uscita per una corsetta e poi sono rientrata per prepararmi e andare a mangiare fuori con le ragazze.
Ora sono qui, da sola ovviamente."Ha intenzione di scendere o no?"
Mi risveglio dal mio trans e scendo dal taxi dopo aver pagato il tassista.
Oggi a New York fa più freddo del solito, ho indossato un jeans semplice nero e un maglioncino ed infine il cappotto nero.
Capelli sciolti e poco trucco come sempre.Ad un passo normale entro dentro al campus guardandomi un po' intorno ed è stra grande e diverso da Yale.
È tutto un portico e il giardino centrale, con questo clima freddo non c'è nessuno fuori se non poche persone che escono per poi rientrare.
Cerco di farmi strada da sola e cercando i dormitori ma qui non vedo nemmeno un'indicazione."Scusami, sai dirmi dove posso trovare i dormitori dei ragazzi?"
"Dei ragazzi? Sei nuova?"
"sai rispondermi oppure no?"
Mi sembra di aver un idiota davanti altro chè, ma cosa cazzo te ne frega chi sono...mantieni la calma.
"Continui per questo portico, alla fine giri a sinistra, troverai un altro cortile, se vai a sinistra ci sono quelli maschili e a destra quelli femminili"
"Grazie!"
Vedi non ci voleva molto a rispondere...percorro la strada che mi ha indicato ma quando arrivo noto grazie ad altre persone che ci vuole un codice per enttare...che cavolo...non mi resta che chiamarlo, è l'unica soluzione.
Prendo il cellulare e provo a chiamarlo.
"Pronto?"
"Peter..sono Sarah ti ricordi?"
Ti ricordi? Ma quanto ridicola sono?
Ovvio che si ricorda."Ancora l' alzheimer non mi è venuto...tutto bene?"
"Non si sa mai, si tutto ok ma sono..."
"È successo qualcosa?"
"No solo...tu dove sei?"
"Al mio campus perché?"
"Beh ecco, allora puoi uscire? Sono davanti al tuo dormitorio"
Non sento parlare più, solo un silenzio seguito da altro silenzio ma subito dopo sento fischiare, alzo la testa e mi ritrovo Peter che sorride, beh almeno non l'ha presa male.
"Sali"
"Come faccio? C'è un codice.."
"Si si è 1234"
Rido per la stupidità di quel codice, cioè che senso ha metterlo se poi...scuoto la testa e mi avvicino alla porta ancora con il cellulare in mano.
Provo a mettere il codice e sono dentro."Sono qui, puoi scendere?"
"No vieni su, c'è la caffetteria, sono qui con degli amici"
Sbuffo e riatacco, penso mi abbia sentito perché ha riso.
Metto il cellulare in borsa e salgo le scale davanti a me, è veramente un bel dormitorio...non pensavo.
Sento molte voci e noto che sono arrivata al piano giusto, quello dove gli studenti si riuniscono, peccato che siano tutti ragazzi e si e no tre, quattro ragazze con alcuni ragazzi.
Mi guardo intorno e cerco di trovare Peter e lo vedo seduto su un divanetto con altri ragazzi e due ragazze, li osservo avvicinandomi e sembrano belle persone ma non vuol dire niente a primo impatto.
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NEI TUOI OCCHI ~ REVISIONATO ~
RomanceTutti restiamo feriti almeno una volta, dal primo all'ultimo e nessuno, nessuno mai, ha compreso quanto sia stato difficile rimanere e sorridere, dire "non importa" oppure "va bene così" o "è tutto okay". Per una dannata volta, una sola, vorrei che...