Sedici anni dopo - Lydia
Sono seduta in una delle panchine all'esterno della scuola guida ad aspettare l'istruttore, oggi ho l'esame pratico, il teorico l'ho passato con zero errori.
Sono in ansia, ho guidato molto sia con mamma che con papà ma non è uguale.
Mamma mi faceva diventare isterica, mi diceva ogni due secondi stai attenta, frena, guarda i pedoni, la velocità Lydia, stai attenta, metti la cintura, guarda le altre macchine e via così con papà era diverso, sembrava una passeggiata, era più tranquillo, mi diceva alcuni trucchetti e non mi ha mai urlato il che era grandioso."Dia stai tranquilla, andrà bene"
Mio fratello Charlie continua a tranquillizzarmi e a dirmi che lo supererò mi fa venire ancora più ansia di quella che ho già.
"Lydia Bruce?"
Sento il mio nome e mi alzo di scatto, mi ritrovo davanti un...ragazzo?
È lui l'istruttore?
Dai non esageriamo...ho capito che ho solo sedici anni ma lui cos'ha vent'anni?Ventuno?"Eccomi"
Mi sposto giusto da vederlo tutto per intero, è vestito da puliziotto, si lo chiamo io istruttore ma in realtà è un poliziotto, è anche per questo che sono molto stupita.
Charlie mi fa l'occhiolino."Puoi chiamarmi Kevin"
"Perché devo chiamarti?"
Lydia cuciti quella bocca!!!
A volte dovrei restarmene zitta ma ho preso da mia madre e a quanto pare non ci riesco.
Mi sorride e saliamo in auto, facciamo questa guida, dammi la patente e ciao.15 minuti dopo
"Fammi il parcheggio a S in uno spazio che trovi qui"
Siamo nel pieno centro di New York, in un orario dove c'è un traffico assurdo...trovo un posto libero fortunatamente, per culo e in pochi minuti riesco a farlo.
"Ottimo, questa è tua"
"Ho già finito?"
"Si, te la sai cavare bene, ora riportaci alla scuola senza incidenti"
Annuisco e ritorno alla scuola guida, riesco a sviare il traffico e a metterci meno del previsto.
Mi consegna la tessera ossia la patente e scendo dall'auto raggiungendo Charlie."C'è l'ho fattaaaa"
Mi prende in braccio e giriamo assieme, a volte mi sembra di essere la più piccola tra i due, ma in realtà sono io ad avere due anni in più di lui anche se è più alto di me.
"Dove mi porti?"
"Mm da mamma in ufficio, così poi io vado da Flami e tu torni con lei"
"Sei seria? Mi vuoi lasciare li con lei e tutta quella gente e poi con Phebe? Sai che non mi va"
"Suvvia non è male, dai andiamo"
Saliamo in auto, non vedo l'ora di andare da Flaminia, siamo migliori amiche fin da piccolissime, è la figlia di Albina ossia la migliore amica di mia madre, coincidenze?
Non credo."Non vieni nemmeno su?"
"Se venissi non tornerei più giù lo sai"
"Ti odio"
"Ti voglio bene pure io, saluta la mamma"
Mi metto in strada e vado verso Manhattan, si Flami vive lì da quasi un anno con la sua famiglia, prima vivevano a Boston, era difficile vedersi ma ora ci vediamo quasi sempre.
Parcheggio e vado alla porta.
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NEI TUOI OCCHI ~ REVISIONATO ~
RomanceTutti restiamo feriti almeno una volta, dal primo all'ultimo e nessuno, nessuno mai, ha compreso quanto sia stato difficile rimanere e sorridere, dire "non importa" oppure "va bene così" o "è tutto okay". Per una dannata volta, una sola, vorrei che...