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Ricomincio da oggi.

Sento la sveglia suonare di Albina ma purtroppo sono già sveglia da un po'.
Mi alzo e vado in bagno a prepararmi, lavarmi il viso.
Esco e vedo Albi ancora sotto le coperte, le tiro un cuscino.

"Ehiii"

"Alzati Al faremo tardi"

"Che modi..uff si stava bene sotto le coperte, al calduccio"

"Dai ti aspetto giù per colazione"

Ho indossato un jenas strappato e un top nero, qui non fa molto freddo come in Austria.
I capelli li ho lasciati sciolti e ho messo i Dr.Martens.
Prendo lo zainetto nero e scendo.

Prendo lo zainetto nero e scendo

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"Buongiorno Sarah"

"Giorno Phil, nonna"

"La colazione è pronta.."

"Va bene, grazie mille"

"Fra pochi minuti sarà qui Johnny"

Entro in cucina e prendo una tazza di latte con i cereali al cioccolato, i miei preferiti...da quando sono piccolina.
Beth li odiava.

"Ci sono, ci sono, buongiorno a tutti"

Rido per i modi stravaganti di Albina e la vedo entrare in cucina, è una ragazza stupenda, la invidio molto ma si incazza quando le lo dico perché dice che io lo sono di più.

Sento un clacson suonare, forse è lui.
Indovinato, sento mia nonna parlare con qualcuno.

"Daii andiamoo"

"Ma devo ancoraaa uffa..."

"Prenderai qualcosa a scuola"

Prendo lo zainetto e prendo Albina per mano sennò non si alza più.
Esco in veranda e vedo il ragazzo parlare con mia nonna, non l'ho mai visto...o forse non ricordo, forse eravamo troppo piccoli e ora troppo grandi, diversi.

"Eccovi...loro sono Sarah dovresti ricordartela e lei Albina"

"La piccola Sarah,  Johnny"

"Vi muovete? Non ho tutto questo tempo per voi"

Mi sbilancio per vedere chi ha parlato e vedo un ragazzo alla guida della macchina, e questo chi è?

"Andiamo"

Scuoto la testa per la disperazione, per fortuna doveva...salgo in auto con Albina e cala un silenzio tombale.

"Ragazze lui è Jack"

Non un sorriso, un accenno, un saluto, niente, è completamente distratto e attento alla guida davanti a lui.
Se non per un'occhiataccia dallo specchietto.

Che modi il ragazzo.
Guardo Albina e quasi mi viene da ridere.
In Austria alla scuola privata era pieno di tipi come lui, belli, sexy, prepotenti con nessun neurone in testa.
Lascio perdere e guardo fuori dal finestrino, non me ne rendo nemmeno conto che già siamo fermi, siamo arrivati.
Scendo dall'auto e insieme ad Albina guardiamo la struttura, color mattone, ci sono molti studenti, forse troppi, nella mia vecchia scuola era già tanto se eravamo in sessanta.

 NEI TUOI OCCHI ~ REVISIONATO ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora