capitolo 44

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E' stata la settimana più lunga di sempre, io e Matt ci siamo evitati, anche se ha provato a parlarmi, io l'ho rifiutato perchè sono ancora molto scossa. Il dolore si è allieviato, ancora piango ogni sera raggomitolata nel giaccone di Matt, posso sentire sempre il suo odore anche se non sta qui, è confortante ma allo stesso tempo mi distrugge. Sono ritornata a casa il martedì,mia madre è stata molto comprensiva e appena entrata in camera, ho trovato 5 lettere. 4 lettere mi hanno augurato buon compleanno e buon natale, l'ultima lettera che ho letto,mi ha fatto piangere :

Ciccia è passato un mese da quando me ne sono andato, sento tanto la tua mancanza. La tua voglia di vivere, le tue risate, i pianti, gli abbracci e sopratutto quando da piccola volevi giocare sempre a carte con me. Mi sento cosi orgoglioso di averti tirata su bene e sono orgoglioso di te. le lettere non sono il mio forte, spero che tu non ce l'abbia con me, so che sei in gamba e che te la caverai benissimo anche con la mia assenza. Ti sosterrò sempre.      -Papà

E' stato un egoista, ma quelle parole sembrano sincere e ho provato a sorridere. E' da 5 giorni che non faccio una conversazione, non credo mi sia utile ora, Ellie non ha cercato di costringermi a parlare e ne mangiare. Vado in bagno per asciugarmi le lacrime, per fortuna che Matt ha dato a mia madre i vestiti che ho lasciato da lui, stasera devo andare alla festa con Kaylee e devo essere presentabile. le ore di recupero a scuola mi annoiano da morire, ma almeno  Ethan è stato sempre li a sopportare il mio silenzio. Sono le 5, preparo lo zaino per mettere i vestiti e oggetti necessarie. Esco dalla mia stanza e sento che la cucina odora di pollo ''mamma, sai che oggi non ceno con te vero?'' lei sobbalza dalla paura, non si è accorta della mia presenza e fa cadere i tovaglioli, l'aiuto a prenderli e li ricompongo ''viene un mio amico,dormi da questa kaylee?'' "si,ti faccio sapere quando vado a dormire'' le do un bacio sulla guancia e esco. Mi metto il casco,è la prima volta dopo tanto tempo che la uso,in questi giorni ho rifiutato perchè è stato lui a regalarmela,ma oggi sono pronta a tuffarmi nei ricordi.

Non ricordo niente del tragitto, suono il campanello e ad aprire c'è Victoria '' KAYLEE C'E' APRIL'' urla e io faccio una smorfia, Kaylee mi salta addosso
'' ECCOTI! DAI ANDIAMO DENTRO, NON FARE CASO A MIA SORELLA'' sono sorelle?? ''non lo sapevo.." Ellie...no scusate Kaylee mi interrompe ''non lo diciamo a nessuno,quindi shh non lo dire''il suo carattere assomiglia molto a quello di Ellie, ecco perche la considero come un'amica speciale. Dopo un'ora, siamo vestite con dei top e shorts, anche se fa freddo a Kaylee non le importa e francamente neanche a me. Il cellulare mi vibra, è Matt

volevo parlarti, ma non ci sei in camera e non sei neanche da Ellie, dove sei?

ignoro il messaggio e seguo Kaylee fuori casa, la festa è vicina quindi ci andiamo a piedi
"ti divertirai, ne sono sicura. E' stancante la scuola, dobbiamo scatenarci oggi'' esulta Kaylee intanto che saltella. Bussa la porta e ci apre un tizio ''Hunter!! siamo arrivate il prima possibile..'' si infatti non sono neanche le 7:30...che merda. ''lei è April'' sorrido e saluto con la mano ''benvenuta,non sono il proprietario della casa ma ti dico solo una cosa :la ci sono le bibite'' mi indica, si ho capito ma il cibo?? sto morendo di fame '' non vorrei essere scortese..ma c'è qualcosa da mangiare?'' gli sorrido per addolcirlo ''oh si vieni,'' mi mette il braccio sullla spalla e ci allontaniamo da Kaylee. mi passa un pezzo di pizza e la divoro ''hey calmati'' ride e io sorrido innocentemente. qualcuno mi fa cadere da dietro, cado di culo e m'infurio '' non provarci con Nathan sennò dovrai vedertela con me'' ha un'aspetto familiare...Ah si! la prima volta che ho incontrato Nathan, una ragazza con la voce stridula voleva uscire con lui..si chiama Rachel? no simona?...hmmm no credo Sara '' ho già il ragazzo, è solo un mio amico e poi fatti i cavoli tuoi" sbotto, fra poco le metto le mani addosso a questa vipera ''allora non fare la troietta'' sono stufa ''levati dalle palle'' le do una spallata ma mi tira i capelli, se la cerca però. Mette le mani nella sua faccia e scavo affondo con le unghie, lei lascia la presa e si mette a piangere, mi metto a ridere ora.

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