Capitolo 11

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vedendo scritto sulla sveglia le 6 del mattino,ne approfittai per dormire un'altra mezz'oretta.
Mi alzo con 10 minuti di ritardo mi faccio una doccia ,scelgo con cura i vestiti e mi trucco.
Saluto mamma prima di uscire ma lei mi ferma "cosa fai oggi?"
"Niente,ma sabato ho una festa..verranno anche ellie e matt"
"Ok,ti servono dei soldi per comprarti qualche vestito?" Mi guarda con occhi dolci,noi non possiamo permetterci oggetti lussuosi o qualsiasi cosa di costoso "nono,ho già tutto in camera grazie comunque" le do un bacio sulla guancia.
Lei mi blocca stringendomi il polso "april so quando menti,non ti preoccupare per i soldi" prende dal portafoglio 30 dollari "te li metto in camera,se non vedo dopo sabato un abito nuovo sarò costretta a comprarti io qualcosa e sarà peggio per te!"fa una risata fragorosa
"Nono,grazie mamy!!".
Uscendo di casa trovo matt che piano piano si avvicina a me "ellie sta già a scuola e mi sono offerto io per accompagnarti,volevo chiarire." Lo dice con voce fredda,caro Dio dimmi una volta per tutte se non mi trovo nell'inferno,prendo coraggio a cercare la mia voce "tranquillo,vado in bici e poi non dobbiamo dirci nulla" Matt guarda giù,sembra davvero deluso e poi all'improvviso se ne va,sbattendo la portiera.
Il cuore mi si spezza,ho esagerato come al solito,lui voleva solo chiarire ma io non gliel'ho permesso e ora l'ho ferito.
M'incammino per andare a scuola con le cuffie per tranquillizzarmi ma la musica mi fa solo scendere un paio di lacrime.Ho saltato la prima ora,non può andarsene,spero non vada peggio di così.
Entro in classe e mi siedo nell'ultimo banco stranamente vuoto,quella scena mi ha davvero devastato...i suoi occhi si sono spenti per colpa mia.
A ricreazione,mi sdraio in un angolo fuori all'aperto da sola ,fino a quando non sento una presenza,mi giro vedendo subito Ethan che è pronto a dirmi qualcosa "hey April..come mai tutta sola oggi?" Non riesco a guardarlo,non voglio incontrare i suoi occhi azzurri "va tutto bene,sto solo pensando" credo che ethan stia facendo una smorfia ma non lo vedo bene "non è vero" mi prende la mano e lo guardo finalmente negli occhi, scoppiando in lacrime "c-credo di av-er" singhiozzo"litigato con-n mm-attt" pronunciando il suo nome, più di una lama si trafigge nel mio cuore,e questo fa accelerare i battiti ,noi non abbiamo mai litigato seriamente. Una protezione si fa largo nel luogo buio che ormai è diventata una seconda casa,l'abbraccio di Ethan "farete pace,al più presto" mi asciuga le lacrime con la felpa e sorride,faccio lo stesso.
"Vuoi restare qui o vuoi venire con me a fare un giro in moto?" Lo guardo terrorizzata " In realtà non ci sono mai salita" Ethan sorride di più " ecco un'altro motivo per farlo" si alza e mi porge la mano per alzarmi,io la accetto.
Lui sale in moto "aggrappati bene okay?" Mi presta il suo casco, cerco di salire e dopo una manciata di minuti voglio sprofondare,sembro una cretina.
Quando Ethan fa partire la moto,sento la velocità aumentare; l'adrenalina salirmi su tutto il corpo nel mentre la leggera brezza ci coccola; i rumori spariscono quando chiudo gli occhi e il mio cuore sopravvive.
Mi porta a casa,mi da un bacio sulla guancia e io arrossisco  "spero di averti tirato su il morale,a domani april" si mette il casco e se ne va,lasciando la striscia di fumo e io credo di essere rimasta lì impalata per più di 5 minuti a salutare l'aria.
Entro in casa,ma mia madre non c'è ,a fine serata non ho ancora mangiato e vado 'tranquillamente' a dormire.

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