Theresa
Nei giorni successivi all'incontro in biblioteca Alex si è alleato con Harry per rendere la mia vita scolastica impossibile con stupidi scherzi da ragazzini: colla sulla sedia, pagine dei libri appiccicate, armadietto ricoperto di scotch o acqua. Almeno prima in classe potevo essere al sicuro non avendo Harry attorno, ma giustamente la mia sfortuna mi perseguita. Perché Alexander deve stare in classe con me???!!! Perché deve essere il mio compagno di banco???!!!
"Ti posso fare una domanda?" mi chiede Anna. "Ma cose è successo tra te ed Alex?" "Nulla perché?" non posso di certo rispondere che vuole uccidermi e rubarmi il trono, vero? "perché sembra ti odi" ...non solo sembra... "emm.. E' sotto l'influenza di Harry, credo." mento. Non posso di certo raccontarle che lui è il principe del regno con cui il mio regno è in guerra da sempre "Già dimenticavo che è entrato nella combriccola dei bonazzi" "Saranno anche bei ragazzi, ma sono senza cervello e non fanno altro che rendermi l'ultimo anno di scuola un inferno. Mi sono arresa, ormai, mi aspetto di tutto da loro." "Effettivamente ti hanno preso di mira, non so perché non ti ribelli" "Cosa dovrei fare? Lascia perdere non pensiamoci più, cambiamo argomento" "Ok...divertiamoci ... C'è una festa stasera e noi ci andremo, Angel ha detto già si. Potresti indossare quel bellissimo abito blu, che ti ho regalato, mentre io quello nero che ho appena comprato. Non vedo l'ora di metterlo" "io non voglio andare a nessuna festa" obietto "daiiii dobbiamo svagarci. È l'ultimo anno" "appunto dovremmo studiare e pensare agli esami"...ed io ho anche i test dell'accademia... "A proposito dove farai domanda?" "emm..." non sa cosa rispondere, non andrò all'università, come ho sempre sognato, ma all'accademia di magia dell'EST e mi trasferirò in un castello "sono indecisa" "mio padre mi ha già iscritto ad un'università inglese, anche se la ritengo troppo lontana da qui" so cosa sta pensando Anna e pensavo anch'io che avremmo frequentato la stessa università e saremmo rimaste amiche per sempre ma...."Dai su Anna non ci pensare, avremo tempo, dobbiamo passare prima gli esami" "Effettivamente.... hai ragione... pensiamo alla festa di stasera" "Ancora?" "Si. È venerdì! Dai accompagnami. Poi ci sarà anche Angel" "Guarda che tu sei innamorata pazza di Angel non io" la vedo diventare completamente rossa "non sono innamorata, ma che vai dicendo???" "si...si... facciamo finta di crederti" "THERESA NON DEVIARE IL DISCORSO! Questa sera vieni a divertiti con i tuoi amici?" "e va bene" mi arrendo, non ho voglia di continuare a litigare "grazie, grazie, grazie" ripete Anna in continuazione ma io so già che me ne pentirò.
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La festa è in un pub poco fuori città. Ho indossato l'abito blu della festa a casa di Anna per i suoi diciott'anni, mi piace sia il colore sia il modo in cui fascia il mio corpo, anche se mi ricorda costantemente com'è finita quella serata. Il problema che non ho abiti carini ne soldi per comprarli quindi non avevo alternative. L'abito è a mezze maniche ed essendo ancora calde le serate va benissimo.
Anna mi viene a prendere con il suo motorino mentre Angel ci aspetta già li. "Ma dove eravate finite?" urla, appena ci vede, correndoci incontro "mi avete fatto preoccupare ragazze" Anna gli sorride e si aggrappa al suo braccio "esagerato, entriamo?" io annuisco. Quei due non me la raccontano giusta, troppi sorrisini, sguardi... devo indagare.
Il pub è molto illuminato e pieno di gente, a fatica troviamo un tavolo in angolo e Anna ordina coca e rum per tutti, anche se io sono ancora minorenne. Ma il cameriere sembra non fare caso alla nostra età. "la prossima festa sarà quella del tuo diciottesimo?" "non darò nessuna festa, lo sai, sia perché non ho soldi per permettermela sia perché saremmo solo noi tre" rido per sdrammatizzare e Anna non replica, sa che ho ragione.
Il cameriere torna con i nostri cocktail e mi fa l'occhiolino. Ha qualcosa nell'occhio o ci sta provando? Non sono mai stata pratica di queste questioni e Anna l'esperta tra noi. "si ci sta provando" mi illumina, leggendo i miei pensieri. "perché non vai al bancone?" "dici?" "si è molto carino, vacci a parlare magari scopri che è intelligente." "ok vado" mi alzo ma non ho intenzione di parlare con il cameriere, voglio lasciarli soli, mi sentivo di troppo stasera.
Mi appoggio comunque al bancone ed il cameriere si avvicina. "ciao. Io sono Giovanni, ma puoi chiamarmi Gio tu?" "Theresa" "è un piacere conoscerti" "cosa fai nella vita?" "sono all'ultimo anno di liceo e tu?" "sono a primo anno d'università e lavoro nel week-end in questo pub, così posso mantenermi gli studi" "cosa stai studiando?" "ingegneria e tu cosa vorresti studiare il prossimo anno?" "sono indecisa tra letteratura e informatica programmazione. So che sono due materie opposte ma mi affascinano entrambe" ...magari potrei studiarle... "non credo siano poi così opposte, sono sempre due modi per comunicare" "lo dico sempre anch'io" sorrido. Questo ragazzo mi trasmette tanta fiducia, oltre ad essere proprio un bel tipo è anche molto intelligente. "scusami devo andare a servire, però non sparire ok?" "ok" rispondo sorridendo.
Vorrei tanto approfondire la conoscenza di Gio ma sono libera di farlo? E poi se mi innamorarsi come farei a lasciarlo alla fine di quest'anno scolastico? forse sto correndo troppo. Magari potrei chiederli un altro cocktail questo l'ho già terminato.
Risate stridule e caos distolgono la quiete che si era creata nel pub. Dalle voci ho già riconosciuto chi sono e non perdo neanche tempo a guardarli. Cerco di diventare invisibile nascondendomi dietro i capelli all'angolo del bancone così magari mi lasciano in pace. Ma destino vuole che proprio il principe Alexander decida di sedersi ad uno sgabello da me con tutte le oche al seguito, non sono letteralmente delle oche ma ragazze del liceo vestite, o forse è meglio dire svestite, con abitini che lasciano veramente poco all'immaginazione e che ridono come quei poveri animali ad ogni singola parola detta dalla loro preda, che in questo caso è il principe. Non so perché ma mi fa incavolare che lui perda tempo con quelle ragazze mentre io mi faccio una serie di complessi solo perché sto parlando con un ragazzo. Forse perché io ho paura di ferire i sentimenti delle persone mentre lui non ha sentimenti, almeno da come me ne hanno parlato Nonno, Angel e i suoi genitori.
Speravo che mi ignorassero, Alexander lo sta facendo invece Harry si è accorto della mia presenza e si avvicina. "ciao racchia, cosa fai tutta sola? Hai bisogno di compagnia?" "non sono sola e no grazie." "dai potremmo divertirci" "perché non vai da quelle li?" indico quelle intorno al principe "preferiscono lui e poi io voglio te" "Harry lasciami in pace" dico con un tono più alto lascio i soldi del cocktail sul bancone e mi allontano cercando Angel e Anna. Mi dispiace non poter restare a parlare con Gio, ma non riesco a respirare la stessa aria di quella comitiva. Giro il locale in lungo e largo ma non c'è traccia di quei due. Pazienza vorrà dire che mi avvio a piedi.
Esco dal locale e l'aria autunnale, ormai alle porte, mi rasserena l'anima. Respiro a pieni polmoni prima di iniziare la mia molto lunga passeggiata verso casa.
Ho sempre amato camminare di sera da sola, non ho mai avuto paura, ma questa sera ho una strana sensazione. Sono a soli due isolati dal locale e già sto pensando di tornare a cercare Angel e Anna, quando una mano mi blocca la bocca e mi trascina in una stradina. Vorrei gridare ma me lo impediscono. Cerco di voltarmi e quando ci riesco mi trovo davanti gli occhi azzurri di Harry e dietro di lui alcuni suoi amici. "Che vuoi Harry? Lasciami andare" quasi urlo. "Eh no..." sorride, ma in quel sorriso non ci vedo nulla di buono. Uno dei suoi amici mi blocca le bracca dietro la schiena "cosa vuoi da me?! Cosa vuoi farmi?" vorrei scappare. Non ho semplicemente paura, sono terrorizzata. Non avrei mai pensato che Harry potesse arrivare ad odiarmi così tanto. "Cosa vuoi da me Harry? Cosa ti ho fatto? Ti prego lasciami andare" "no!" urla prima di baciarmi con violenza, io cerco di respingerlo ma sono bloccata. Provo in tutti i modi a liberarmi ma è inutile, sono spacciata. Le sue mani scorrono sulle mie gambe sollevando la mia gonna. So cosa vuole fare, glie lo leggo negli occhi: Harry vuole violentarmi e io non sono in grado di ribellarmi. Le lacrime scendono dai miei occhi e non riesco a fermarle. Mi sento sporca, umiliata, sola. Mentre le sue labbra e le sue mani continuano a torturare il mio corpo, percepisco una strana forza scorrere nelle vene, una nuova linfa vitale. Per la prima volta percepisco la mia energia.
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Si l'abito in copertina è l'abito di Theresa che Anna le ha inizialmente prestato il giorno del diciottesimo compleanno e poi regalato
Credevate che Harry potesse provare nuovamente a violentare Theresa? Ci riuscirà questa volta?
Al prossimo capitolo
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La Principessa Dell'Est
FantasyTheresa è una ragazza semplice, di origini umili, ha un unico sogno: riscattarsi da una vita fatta di sacrifici. Per questo passa il suo tempo a studiare. Non ha mai sognato di diventare principessa. Nè il principe azzurro o l'amore delle favole. ...