58. Paper Demon

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Dopo colazione ho raggiunto Re Etebaldo e il principe Alexander in presidenza.
Il Re ci ha guidati per un infinita serie di cunicoli del castello fino ai sotterranei.
"Bene ragazzi questo è l'archivio che dovete organizzare, ci sono fascicoli e libri che vanno inseriti sugli scaffali in ordine alfabetico insieme ai vari oggetti che sono sparsi in giro"
"scherzi? Senza magia non finiremo mai"
"vi conviene darvi da fare allora. Ho fatto un incantesimo alla stanza, se userete la magia verrò a saperlo, quindi non potete imbrogliare" annuisco mentre mi guardo attorno "ma ci è passato un tornado?" "non lo so esattamente come si sia ridotto cosi, ma poco mi importa, l'importante che torni come prima" annuisco "Bene, buona giornata ragazzi, vi ho preparato questi per il pranzo che vi lascio qui e verrò a chiamarvi prima di cena" cosi dicendo nonno mi lascia sola in una stanza immensa piena di scatole, polvere, ragnatele e libri sparpagliati ovunque in compagnia del mio peggior nemico. Se mi guardo attorno posso anche immaginare il suo splendore ai tempi d'oro, ma ora sembra un magazzino industriale abbandonato.

"Da dove iniziamo?"
"io parto di qui e tu da là dietro, non voglio stare in tua compagnia preferisco stare da solo"
"è reciproco. Io inizio dalla Z tu dalla A" dico dirigendomi nel lato opposto dell'archivio. Ci sono montagne di polvere e un mare di carte sparpagliate qua è la. Non sono convita che questo metodo funzioni, ma se lui non vuole la mia compagnia o il mio aiuto perchè io dovrei volere il suo? Sposto qualche scartoffia è già trovo troppe A, devo portarle da quello scorbutico dall'altra parte? Prendo uno dei cartoni e inserisco tutto quello di sua competenza e lo lascio nelle sue vicinanze senza proferire parola. Dopo poco noto lui far la stessa cosa. Andiamo avanti cosi per un po' o magari anche per troppo, qui dentro non si ha la percezione del tempo. Sono stanca, sudata, e questa lettera non vuole finire... quanti nomi o cose possono catalogarsi con l'ultima lettera dell'alfabeto? Per non parlare della polvere, più pulisco più se ne accumula. Dovremo fare rifornimento di stracci e acqua.
Non finiremo mai di questo passo... Vado a controllare Alexander come se la cava, giusto per prendermi una pausa e mangiare qualcosa. "Come sta andando? Pranziamo?" "non ti riguarda e non pranzo con te" "odioso" prendo il mio cibo e torno nel mio angolo, mi siedo su un cubo che ho trovato e mangio nel completo silenzio circondata dal caos più totale ma che non mi fa compagnia.
La solitudine non mi ha mai fatto cosi male come adesso. Cosa ho fatto per meritarmi tanto odio? Io proprio non lo capisco.
Finisco di mangiare e inizio a girare alla ricerca di altri documenti con la lettera Z da inserire nella sezione. Sarebbe inutile passare alla lettera precedente e poi dover spostare tutto perchè ci sono altre Z in giro.... Dei piccoli passi accompagnano i miei movimenti, saranno topi, non sarebbe cosi strano in tutta questa sporcizia.

Porto vari fascicoli nella mia parte di archivio, con le lettere finali dell'alfabeto, vorrei sapere cosa c'è di cosi interessante che Nonno ne ha una stanza piena. Ne apro uno, sono troppo curiosa.... Ma sono studenti... tutti questi fascicoli appartengono agli studenti che nel corso degli anni hanno frequentato questa scuola... Chissà cos'altro nasconde quest'archivio... Sono curiosa di natura, quindi inizio a girovagare per la struttura evitando accuratamente la zona in cui si trova Alexander, non voglio aver nulla a che fare con lui o meglio, non voglio aver a che fare con il suo odio.... Mi imbatto in libri veramente curiosi... devo chiedere ad Etebaldo il permesso per leggerli, chissà cosa nascondono, avventure o leggende? Spiegazioni o misteri?...
Mentre girovago mi trovo in una zona abbastanza buia dell'archivio, ma quant'è immenso? A vista d'occhio non si direbbe...


Qualcosa si muove dietro gli scatoli "Alex sei tu?" chiedo ma non ottengo risposta "Alexander se è uno scherzo non è divertente, esci da li" ma quello che esce non è decisamente Alexander.

Occhi gialli come quelli di un gatto, una bocca immensa e fila infinite di denti che non smette di battere, quattro zampe, una coda lunga e spessa color carne. Il corpo, invecem è ricoperto di peli neri. Sembra un topo gigante e cammina solo sulle zampe posteriori.
Non li ho mai visti, non ci ho mai avuto a che fare, ma tutto il mio corpo lo sente. E' un demone!

Indietreggio, ad ogni passo che faccio il mostro davanti a me si avvicina. Devo lottare se non voglio morire!!! Con un pizzico di energia attivo la mia spada... Il demone inizia a correre verso di me, parte all'attacco, io urlo e mi trovo sotto il demone, per fortuna ho schivato il colpo, lui cerca di riattaccarmi ma lo trafiggo con la spada su un braccio e riesco ad alzarmi.
"Cos'era quest'urlo??? Oh.. merda" Alexander mi raggiunge, ha impugnato la spada.
"Demoni della carta, tipici delle biblioteche abbandonate" "ne vedo solo uno" "vanno sempre in branco, avranno fatto loro questo casino"
"in branco... " la mia voce trema "allontaniamoci di qui, andiamo nella zona avanti dove non ci sono gli scaffali" iniziamo a correre, e quel mostro ci segue.
Raggiungiamo la parte più luminosa e ampia dell'archivio "come si uccidono?" chiedo "dovresti saperlo" "non fare lo stronzo, non è il momento" "trafiggendoli tra gli occhi o al cuore, che per questi mostri si trova sotto il mento" spicco un volo e trafiggo il demone già ferito cosi come mi ha detto Alex, tra gli occhi. Lo vedo contorcersi e poi disintegrarsi sotto i miei occhi. Non faccio in tempo a riprendere fiato che l'archivio si riempie di occhi gialli.
"Avevi ragione, sono tantissimi" "troppi, sembra una legione di demoni" ci attaccano e noi proviamo a difenderci. Ne uccido alcuni, altri li ferisco solamente con la spada e vengo graffiata più volte. Cerco di mettere in campo tutte le tecniche che conosco e non sembra che servono a qualcosa. Mi feriscono al braccio che incomincia a bruciare, il braccio destro, quello alla quale è agganciata la spada. Arretro. Urto la schiena contro qualcosa, mi volto pronta ad attaccare. E' Alex e non sembra messo meglio di me. Mi guardo attorno, siamo circondati. Restiamo spalla conto spalla, cercando di recuperare le forze e regolare il respiro. Porto una mano sulla ferita provo con un incantesimo che mi ha insegnato Nonno per sanare le bruciature inferte dall'eccessivo utilizzo della magia. Non so se serva a qualcosa.
Come potevo immaginare la ferita nn si chiude ma per mia fortuna il dolore sembra essersi dissolto e posso muovere liberamente il braccio.
"Dobbiamo farci venire in mente qualcosa, altrimenti... " dico ad Alex "siamo circondati e non riusciremo a scappare, sono molti e senza un piano dubito che ne usciremmo vivi" "hai qualche idea" "no, tu?" "forse... hai abbastanza energia per volare e colpirli dall'alto?" "credo di si... spiegati" infondo l'energia nel braccio e trasformo la spada in una frusta "non riesci a vederla ma ora ho una frusta al posto della spada, io li faccio cadere per terra. Hanno le zampe troppo sottili per riuscire a sollevarsi troppo in fretta, se tutti i miei studi da umana sono reali, dovresti avere il tempo necessario per colpirli dall'alto. Partirò dalla mia destra in senso orario. Ci stai?" lo sento annuire. Mi concentro e faccio strisciare la frusta dal mio fianco, cercando di non far rumore, fino alla caviglia del demone, l'avvolgo. Per fortuna il loro digrignare i denti è molto rumoroso. Sorrido soddisfatta, non si sono accorti di nulla. "Pronto Alex?" "Si" "Adesso" tiro la frusta e faccio cadere il demone. Cavoli quant'è pesante. Uso l'aria che mi circonda per alleggerire il suo peso e ruotare su me stessa più volte scontrando il bestione con le gambe degli altri demoni, che cadono come birilli. Sposto la frusta e continuo a volteggiare. Il piano funziona.
Alex dal suo conto vola leggiadro come una piuma sui demoni impegnati a cercare di sollevarsi. Sembra un angelo della morte.
Il bestione ancora attaccato alla mia frusta cerca in tutti i modi di scappare, tenta di usare i denti per romperla "povero illuso... è indistruttibile" dico tra me e me continuando a muovere la mia arma contro tutti i demoni ancora in piedi o su quelli che sono già riusciti ad alzarsi. Quando sono tutti per terra tiro la frusta verso di me, torna ad essere una spada, salto e la conficco esattamente tra gli occhi del demone. Nello stesso momento Alex torna con i piedi per terra, sfinito. Ha esaurito quasi tutta la sua energia rimanendo cosi tanto in volo, fa per raggiungermi ma si piega sulle ginocchia, li corro incontro prima che cada a terra sorreggendolo e aiutandolo a sedersi. Non diciamo nulla, restiamo seduti uno accanto all'altro a guardare i corpi dei demoni che si dissolvono, uno ad uno, sotto il nostro sguardo. "Ragazzi che è successo?" entra Nonno correndo con il fiatone, Alex fa per tirarsi in piedi ma lo tiro a sedere. "Una legione di demoni" dico indicandoli "credo siano stati loro a mettere a soqquadro il tuo archivio" "erano troppi, lo sento. Come siete riusciti a sconfiggerli? ho sentito che usavate l'energia e sono venuto a controllare che non vi ammazzate ma non immaginavo certo tutto questo" "un... un buon piano" dice Alex affaticato. 
Non so esattamente se sta parlando con me o rispondendo alla domanda del Re.

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Avete mai sentito parlare dei topi da biblioteca?
OGGI ne facciamo la conoscenza, sotto le vesti di un demone. Qualcuno vuole provare a disegnarlo? Ne sarei felicissima...

Alex e Theresa hanno messo da parte la loro personale guerra per sconfiggerli, e ci sono riusciti. Sono forti insieme.... Ma non sanno ancora quanto...

Stelline se volete scoprirlo e seguitemi su instragram, mi trovate come terry.stories.

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