...21 settembre...
Sono le 5.00 del mattino e io sto già correndo per le strade della città. Sono passate tre settimane dalla sera al pub in cui Harry ha tentato di violentarmi, dall'ora lo evito. Grazie a quell'episodio ho stretto un buon rapporto di amicizia con Alex, che mi sta insegnando a combattere e a difendermi. A scuola sono terminati gli scherzi, gli insulti e le scene di bullismo a discapito del nostro gruppo e credo sia proprio colpa del bel imbusto del principe e della sua finta fama di crudeltà. Ora siamo diventati un quartetto e solo Anna sembra esserne contenta. Alex, stranamente, non ascolta nessuno quando lo invitano ad allontanarsi dalla mia "pessima" compagnia e io lo ringrazio tutte le volte. Sotto la sua influenza ho preso ad allenarmi quotidianamente. Le mie giornate sono diventate una routine. Corsa la mattina, doccia, scuola, dopo la scuola vado da Alexander per allenarmi e facciamo i compiti insieme, la sera la passo da Nonno a studiare per prepararmi ai test d'ingresso dell'accademia. Naturalmente ne Nonno ne Angel sono contenti dell'amicizia tra me e Alex ma si devono rassegnare, io mi fido. Anche ad Anna piace Alex e quindi, pur di non lasciarci sole con lui, Angel è costretto ad accompagnarci. Durante i week-end, invece, passo il tempo a lavoro.
Gli allenamenti sono particolarmente pesanti. Resistenza, agilità, combattimento. Su questi tre elementi si basa ogni lezione. Sono diventata bravissima a schivare i colpi ma faccio ancora molta fatica ad attaccare. La resistenza invece, secondo il mio insegnante, è migliorata moltissimo.
Oggi mi sono svegliata prima del solito, ho la testa piena di domande e mi sento particolarmente strana. Oggi inizia l'autunno ed io compio i fantomatici diciott'anni.
Per ogni adolescente i diciott'anni rappresentano la maggiore età, la fine dell'adolescenza, la patente, l'ultimo anno di liceo. Per i guardiani rappresentano l'ingresso nell'età adulta dove i nostri corpi rallentano la loro crescita permettendoci di vivere più a lungo e soprattutto rappresentano il giorno in cui si entra in completo possesso dei propri poteri, e a me questo fa veramente paura. Non so usarli, non so gestirli e controllarli ed ho paura di combinare danni. Per questa insicurezza ho deciso di non dare nessuna festa per il mio compleanno.
Torno a casa, i miei genitori sono a far colazione. "Theresa, dove sei stata?" "A correre, perché?" "Tanti auguri bambina, ormai sei grande!" gridano in coro abbracciandomi "Grazie mamma, grazie papà" "Tieni, questo è per te" mi porgono un pacchetto con la carta regalo riciclata varie volte "non dovevate" dico. Non dovevano consumare soldi per un giorno che non ritengo debba esser festeggiato. Non voglio festeggiare una tappa della mia vita che mi allontana ancor di più da loro. Apro il pacchetto fingendo un sorriso e cercando di non rovinare la carta, mi hanno regalato un libro ma non un libro qualsiasi "Harry Potter!" quasi urlo "sappiamo che è l'ultimo che ti mancava alla collezione" "grazie, non dovevate!! È bellissimo!! Vi adoro!!" ho sempre risparmiato un sacco per riuscire a comprare i libri, mi mancava solo l'ultimo, i doni della morte, per riuscire a completare la collezione. Sono consapevole che non ha un valore economico altissimo ma quei soldi per loro valgono molto lavoro, il valore affettivo di questo regalo lo rende di gran lunga superiore a qualsiasi altro. Amo i miei genitori adottivi, nonostante siano poveri hanno cercato di darmi tutto, privando loro stessi. Ho notato quante volte pur di farmi mangiare un piatto caldo loro non mangiavano, crescendo a volte dicevo di non aver fame o di aver mangiato da Anna, mentendo, pur di veder loro mangiare. Mi sono sempre impegnata a scuola per renderli orgogliosi di me, per poterli, un giorno, dare una vita migliore. Invece sarò costretta a dirli addio e mi strazia il cuore. Prima che le lacrime possano uscire, do un bacio ad entrambi augurandoli buon lavoro e rassicurandoli che non voglio alcuna festa, per la ventesima volta nella settimana, e mi dirigo sotto la doccia. Sotto il getto d'acqua posso lasciar libero sfogo alle lacrime. Lacrime di tristezza, rabbia, frustrazione.
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La Principessa Dell'Est
FantasyTheresa è una ragazza semplice, di origini umili, ha un unico sogno: riscattarsi da una vita fatta di sacrifici. Per questo passa il suo tempo a studiare. Non ha mai sognato di diventare principessa. Nè il principe azzurro o l'amore delle favole. ...