I giorni passano tra il lavoro al bar, gli allenamenti immancabili con Angel a cui si sono aggiunti i suoi genitori, le lezioni con Nonno e alcune gite al mare con la mia migliore amica e di quello che dovrei definire il mio ragazzo.
Proprio i bagni a mare sono la cosa che amo di più di quest'estate. Perché studiare è quasi impossibile in una bella giornata di sole e gli allenamenti sono sfiancanti con questo caldo, non so come faro a vivere nel regno dell'EST! Io sono abituata alle temperature basse di queste terre. Le temperature della loro primavera corrispondono all'estate scozzese come farò a sopportare il caldo torrido delle loro estati? Sono immersa nei miei pensieri mentre indosso il mio costume azzurro, un pantaloncino di jeans ormai logoro. Sopra ci metto una maglia larga e indosso le mie converse bianche dove ormai il bianco è solo un ricordo.Oggi Harry mi ha proposto di andare al LUNA PARK!
Solo noi due... non ero molto d'accordo, preferivo passare il tempo anche con gli altri ma lui ha insistito per essere da soli e quindi ho dovuto cedere. Inoltre, io amo il luna park! Non potevo rifiutare... Ci sono andata poche volte: una volta ero piccola e mi ci hanno portato i miei come regalo di compleanno, una volta ci sono andata con Anna e i suoi genitori e un'altra sempre con la mia migliore amica e altri della scuola, fu Anna ha pagare il biglietto anche per me.
Sono cosi agitata, un po' perché difficilmente stiamo da soli io ed Harry da quando abbiamo iniziato questa relazione, quindi questo sarebbe tipo un primo appuntamento, un po' perché sono entusiasta all'idea di tornare in quel posto, non so cosa aspettarmi da questa giornata.
Il messaggio di Harry per scendere arriva puntuale. Prendo lo zaino, dove ho inserito dei soldi, una bottiglietta d'acqua ed un tramezzino e scendo. Il suo sorriso quando mi vede arrivare, mi riscalda il cuore, li salto al collo entusiasta e lui mi fa girare con una trottola. "Andiamo?" "Certo piccola, pronta per questa avventura?" "si! Sono elettrizzata!" non abbiamo la macchina quindi ci spostiamo con i bus parlando del più e del meno, del lavoro al bar, dell'imminente trasferimento di Angel, e dei piccoli gossip sui nostri compagni di scuola. Stare in sua compagnia è semplice, facile, normale. Mi diverto e mi sento bene, spensierata, senza responsabilità sulle spalle.Arriviamo al cancello ed Harry mi prende per mano dirigendosi verso la biglietteria "due ingressi per favore" chiede all'anziano signore dietro il vetro e dopo una breve discussione sul farmi pagare la mia parte, vince lui, paga e finalmente varchiamo i cancelli.
"Wow" questa è l'unica cosa che riesco a dire. Sono consapevole della luce che anima i miei occhi, sono persa ad ammirare tutto ciò che mi circonda. Si amo questo posto! Un sorriso spontaneo nasce sul mio volto. Harry mi abbraccia da dietro riportandomi alla realtà "sono felice che ti piaccia, vorrei che quel meraviglioso sorriso non abbandonasse mai il tuo volto" "Oh Harry, qui è fantastico, mi sento una bambina! Grazie, grazie davvero" mi sorride e mi stampa un tenero bacio sul naso poi mi prende per mano portandomi verso le attrazioni "allora, da dove vuoi iniziare?" "da quella" dico indicando una montagna russa rossa "sembra vada molto veloce, sei sicura?" annuisco "solitamente le ragazze la evitano come la peste questa qui, va a 300km/h un missile." Dice leggendo il cartello quando stiamo per metterci in fila. Io alzo le spalle e sorriso come un'ebete. "Amo la velocità" dico ancora ridendo "okay, sono ai suoi ordini, andiamo" la fila non è molto lunga. Ci accomodiamo sui sedili ed un ragazzino viene a chiuderci le cinture di sicurezza. Harry mi prende per mano "facciamo ancora in tempo a scendere" faccio di no con la testa. Harry arreso annuisce e dopo pochi secondi la giostra parte. Cavoli... il vento mi scompiglia i capelli, mi schiaffeggia il volto. Il sole riscalda la mia pelle e allo stesso tempo l'aria che mi circonda mi riempie, mi rende viva ...è una sensazione bellissima. La giostra prende una salita prima di scendere in picchiata, alzo le braccia eccitata mentre Harry accanto a me è terrorizzato. ah... ora capisco... era lui a non voler salire. Rido e mi drogo dell'adrenalina provata. Mi sembrava di volare, volare veramente. Una volta scesi inizio a prendere in giro Harry, è cosi bianco quasi più del mio colorito naturale. "Avevi tu paura di salire, eh? Dov'è Harry lo spaccone? Il bulletto del liceo?" rido tanto da piegarmi in due ed Harry prima fa l'offeso ma poi si unisce alla mia risata.
Dopo un altro paio di giostre decidiamo di stenderci sul parco e goderci i tramezzini. "Grazie ancora Harry, qui è bellissimo" "Di niente piccola" mi perdo ad ammirare i bambini giocare a rincorrersi nell'erba. Sono spensierati e liberi. Io non ho mai avuto un infanzia cosi, non posso lamentarmi, certo, i miei genitori non mi hanno mai fatto mancare niente e hanno cercato, al massimo delle loro possibilità, di essere presenti. Hanno lavorato giorno e notte per darmi un pasto ogni giorno, a volta non mangiavano loro per far mangiare me. Io restavo tutto il giorno dai genitori di Angel o da Nonno. Quanto avrei dato per poter correre tra le braccia di mio padre in un prato come quel bambino li? "Ehy" mi richiama Harry distogliendomi dal flusso dei miei pensieri "Scusa Harry ero persa ad ammirare la bellezza dell'infanzia" "Ho notato, stenditi un po sull'erba con me, rilassati" annuisco e mi stendo ammirando il cielo libero dalle nuvole "devo dirti una cosa Theresa, ma non so come la prenderai " "cosa c'è Harry?" chiedo con un filo di preoccupazione nella voce "Ti amo" cazzo. E ora? Cosa rispondo? Non me l'aspettavo. Resto immobile, sembrerebbe che non ho sentito ma in realtà sono sconvolta e terrorizzata da due semplici parole. Credo di avere gli occhi sbarrati dalla sorpresa.
Cosa provo per Harry? Io li voglio bene questo è certo, ma amore? cavoli non credo di amarlo, o almeno non ancora, o semplicemente non posso amarlo. Come faccio ad amare una persona che devo abbandonare tra un paio di mesi? Odio il mio destino, odio Alexander per avermi sconvolto la vita, odio i miei veri genitori per avermi illuso di avere una vita normale per poi strapparmela. Odio tutto il mondo magico, odio la mia energia, i miei poteri. Non posso essere una ragazza normale? Spensierata e libera di fare le mie scelte? Perché non posso esser libera di innamorami di questo dolcissimo ragazzo?!
"Theresa di qualcosa ti prego" "non so cosa dire" mi alzo e faccio l'unica cosa che credo possa farli piacere, l'unica cosa che mi viene in mente. Mi avvino a lui, ancora steso, e lo bacio. Lui mi stringe a se approfondendo il bacio. Mi ribalta facendomi sbattere la schiena sull'erba e per poi stendersi su di me reggendosi solo sulle braccia senza interrompere mai il bacio. Le sue mani ad un certo punto iniziano ad esplorare il mio corpo, mi accarezzano il profilo, la sua mano si intrufola sotto la mia maglia iniziando a disegnare delle linee immaginarie sul mio corpo, vorrei che smettesse, mi sta dando fastidio. Quando la sua mano raggiunge il profilo del mio seno la fermo e mi sollevo. "Lasciati andare piccola" mi dice sulle mie labbra "No Harry, c'è troppa gente" "non ci vede nessuno" "Ho detto di no Harry, ti prego" sbruffa ma finalmente si stacca, si alza e mi porge una mano invitandomi a fare altrettanto "continuano il giro?" "C-certo" rispondo.
Non è la prima volta che ci troviamo in queste situazioni che io cerco in tutti i modi di evitare, per fortuna Harry non ne parla per tutto il resto della giornata cosi che posso godermi il resto del tempo che mi rimane in questo meraviglio parco. Ridiamo, scherziamo ed io mi sento bene, libera, come i bambini che si rincorrono per tutto il parco.
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La Principessa Dell'Est
FantasyTheresa è una ragazza semplice, di origini umili, ha un unico sogno: riscattarsi da una vita fatta di sacrifici. Per questo passa il suo tempo a studiare. Non ha mai sognato di diventare principessa. Nè il principe azzurro o l'amore delle favole. ...