48. Il Re

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Arrivo al castello e dopo un bagno rilassante raggiungo i miei veri genitori, quelli biologici.

Maria è impegnata con i preparativi della festa d'inizio inverno, che si terrà a breve, quindi io e re Carlo decidiamo di andare agli archivi. Stare in sua compagnia è facile, semplice, naturale.
Sento un legame fra noi, molto forte, lui mi comprende, capisce i miei silenzi; Mi fa sentire a casa. Ed è bello, è come se le nostre energie si completino, si riconoscono. È speciale l'alchimia che c'è fra noi e ne sono felice.

Negli archivi mi mostra antichi manufatti, artefatti magici e patti siglati dal nostro regno, poi mi insegna alcuni particolari incantesimi e mi ha faccio promettere che mi insegnerà tutto quello che sa.
Qui giù ho a disposizione cosi tanti libri da cui apprendere che non vorrei uscire di qui. Realmente, a che mi serve andare all'accademia se tutto il sapere magico del nostro regno è racchiuso dietro questa porta d'oro? Inoltre sono perfettamente al sicuro qui dentro 'samo pravi Kaeli može da mu pristupi' cosi recita la scritta nell'anticamera 'SOLO UN VERO CAELI Può ACCEDERVI' e sembrerebbe che gli unici due 'veri Caeli' conosciuti siamo io e mio padre, il re.
"Padre perché non restiamo sempre qui dentro? Siamo al sicuro da eventuali attacchi nemici, abbiamo a disposizione tutta la conoscenza del nostro regno. Oltre il cibo, di cos'altro avremmo bisogno?" "io di tua madre. Sarebbe fantastico stare qui tutto il tempo ma in qualità di sovrani abbiamo anche dei doveri e degli obblighi verso la nostra gente. Dobbiamo proteggerla sia dagli attacchi degli Orientis sia dai nostri veri nemici, i demoni, dobbiamo garantire l'ordine naturale delle cose e soprattutto il dovere di un vero re è custodire la magia ed usarla per difendere la natura e gli essere umani" "da cosa difendiamo gli esseri umani?" "dalla natura stessa, a volte, principalmente dai demoni o dai mezzi-demoni" "i mezzi-demoni?" "si... li studierai all'accedemia e sicuramente ne hai sentito parlare tra gli umani, li usano come protagonisti dei romanzi o come leggende. Ma tutte le leggende che conosci sono vere: noi siamo maghi e streghe, per esempio, siamo per metà fatti di sangue di angelo e per metà umani. E si, cara, esistono anche gli angeli e gli arcangeli. Poi esiste Lucifero, un arcangelo caduto che è a capo del regno dei demoni, ed esistono i suoi servitori gli angeli caduti da cui sono nati i maghi oscuri, sono esseri simili a noi ma con tendenza alla distruzione. Poi esistono i mezzi demoni, nati dall'incrocio tra un demone ed un umano: i vampiri, i licantropi, i maledetti, i giganti, i troll, gli orchi, le fate. Col tempo noi guardiani siamo riusciti ad assegnare ad ogni uno di loro un pezzo di terra, nascosto agli occhi degli umani, in cui hanno costruito il loro regno. Ma alcuni preferiscono girare liberi per il mondo ed il nostro compito, tra gli altri, è mantenere la loro esistenza nascosta ed evitare che combinino danni, tipo farsi la guerra" "non ci posso credere" "lo so, è un po' strano. Per questo devi frequentare l'accademia, solo con le lezioni e l'impegno potrai capire gli equilibri e i meccanismi che governano il nostro mondo ed un giorno sarai pronta a guidare il nostro regno" "noi possiamo accedere ai loro regni?" "si certo, come loro possono entrare nel nostro. Ti dovrò presentare un po' di gente ma andiamo per gradi tesoro" "wow... ho letto cosi tanti libri su queste storie che ora mi sembra di trovarmi all'interno di uno di quei libri. Sa Padre, esser nati in questo mondo, averci vissuto, rende molte cose banali, quasi scontate, ovvie e conosciute. Invece io ci sono stata catapultata dopo aver conosciuto un'altra realtà, più razionale, dove la scienza e la logica ne fanno da padroni, in cui ho riposto la mia totale fiducia per quasi diciott'anni ed ora vedo tutte le certezze che avevo venire, una dopo l'altra, sgretolate, cambiate, modificate, distorte che mi chiedo c'è qualcosa di vero in tutto questo? O sto solo sognando? Dove sono la scienza, la tecnologia, la razionalità, il prevedibile? Sono sempre stata una persona più razionale che credente. Non ho neanche mai creduto in dio, credere ora che nelle mie vene scorre sangue di angelo mi sembra un utopia" "è tutto vero piccola mia. Posso solo lontanamente immaginare come ti senti. Tutto ti è nuovo, sconosciuto e ti spaventa abbandonare le vecchie certezze per delle nuove. Ed io non ti chiedo di farlo subito, datti tempo, dacci tempo. Studia, leggi i nostri libri, conosci la nostro storia. Vedrai che tutto andrà come deve e sarai la sovrana migliore che il nostro regno a conosciuto" "grazie per la fiducia vorrei averla anch'io" dico, anche se non credo di meritarla.

Passo tutto il week-end in sua compagnia, del re, mio padre, lontani dall'isteria di Maria per l'evento imminente, secondo Carlo è un'inguaribile perfezionista e la sua esaltazione peggiorerà con l'avvicinarsi dell'evento. Mi chiedo come faccia a sopportarla visto che danno quattro grandi feste all'anno, una per ogni inizio di stagione? A volte sono veramente buffi insieme e solo passando un paio d'ore in loro compagnia si nota l'amore reciproco che si professano.
Quanto vorrei trovare anch'io un amore cosi, magari quel ragazzo che ho incontrato al ballo di primavera. A scuola non mi sembra di averlo visto, deve essere un Caeli ma non assomiglia a nessuno tra quelli che ho conosciuto.

Stare al castello con i miei veri genitori si è rilevato molto tranquillo, divertente e rilassante rispetto ai ritmi dell'accademia. Avevo paura, adesso posso ammetterlo, di non riuscire ad andare d'accordo con loro,  invece si sono rivelati molto gentili con me. In particolare il re.

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Le settimane successive in accademia corrono: tra le lezioni, gli allenamenti in palestra e i compiti, non ho tempo per altro.
Il rapporto tra me e Rosa si è rafforzato molto ed ho notato il suo debole per il mio miglior amico, anche se non ne abbiamo mai parlato apertamente.
Tom continua a girarmi attorno, non riesco ancora a capire il suo carattere, sembra finto anche se a tratti simpatico. Forse un giorno riuscirò a capirlo.
Gli Orientis per mia fortuna si tengono a distanza e non sono capitati altri episodi con il principe Orientis.

Il weekend, tutti i weekend, invece, li passo al castello principalmente con mio padre, il re. Lui mi insegna molte cose, mi dimostra affetto e principalmente mi fa sentire che il castello è casa mia. Mi fa partecipare ai rapporti sulla guerra e mi tiene costantemente aggiornata su tutte le decisioni che riguardano il regno.

Forse sto realmente iniziando ad accettare il mio ruolo in questa società.
Forse sto iniziando a voler bene alle persone che mi hanno messo al mondo.
Forse ora so chi sono.

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