35. Abbracci d'addio

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Alex

La mia vacanza lontano dal regno è finita, oggi ho l'aereo per tornare a Tokyo e di li tornerò nel mio regno. Presto inizierò l'accademia, sono in terza classe.
Avrei dovuto iniziare l'anno scorso ma mio padre mi ha gentilmente concesso un anno per cercare la principessa, l'ho trovata, l'ho studiata e mi sono inconsciamente affezionato a lei, sbagliando si intende, per questo ho dovuto (voluto? No ma chi prendo in giro, io non volevo) allontanarla con ogni mezzo.

Io sono pericoloso per lei. Lei è pericolosa per me.

Sto salendo in aereo, sono uno degli ultimi passeggeri che non si è ancora imbarcato.
Non ho voglia di lasciare la serenità di questo posto e affrontare la guerra che mi attende.
Se ripenso alla mia vita qui c'è un unica cosa che rimpiango: non aver approfondito la conoscenza di Theresa, non intendo la principessa ma la persona forte, altruista, gentile, fragile e timida che ho appena iniziato a conoscere al mio arrivo. Sono stato un po' stupido, un po' codardo. Ma che altro potevo fare?

Mi accomodo nel mio sedile e noto accanto a me una ragazzina immersa nei suoi pensieri con le cuffie alle orecchie ed un cappuccio di felpa a coprirle i capelli. Dai lineamenti sembra cosi angosciata, triste oserei dire. Con una mano, rimanendo con lo sguardo fisso sul finestrino nonostante ora l'aereo sia in volo, si toglie il cappuccio.
Dio, sto perdendo qualche battito. Conosco una sola ragazza con i capelli neri come la pece e con sfumature naturali di viola brillante.
L'unica persona che continua a riempire i miei pensieri, nonostante tutto.
Non riesco a controllarmi quando la mia mano sfiora una sua ciocca portandola dietro il suo orecchio e le sfila una cuffietta.
Lei si volta spaventata, avrò interrotto il flusso dei suoi pensieri, per poi rimanere immobile.
Rimango imprigionato nei suoi occhi neri cosi intensi e in quelle sfumature blu come il mare. Vedo nei suoi occhi sfumare i pensieri che la opprimevano e comparirne altri, più ostili.
"Ciao" dico, un unica parola "Alexander" mi risponde, come se non crede veramente a chi si trova davanti, quasi balbettando. È sorpresa? Ha paura?
Restiamo cosi immobili finché non decido di rompere il ghiaccio "Anche tu torni a casa?"
"non è proprio come lo definirei, ma si. Tu non dovevi aver già lasciato Edimburgo?"
"dovevo, mi godevo un altro po' di vacanza da solo" annuisce e torna ad ignorarmi.
Dopo non so quanto tempo decido di parlare, credo sia la mia ultima occasione "Theresa, permettimi di spiegarti come stanno le cose"
"è un po' tardi per aggiustare qualcosa non trovi? Una volta atterrati saremo in guerra. Poi non mi interessa, ti sei rivelato una persona diversa rispetto a quello che io credevo"
"per favore, permetti di spiegarti. Io non avrei mai tradito il tuo segreto ne ti avrei mai messo in pericolo. Mio padre mi ha costretto a portare Jessy con me, di lei si fida e lei li è fedele. Dovevo allontanarti"
"questo mi era già abbastanza chiaro Alexander. Non capisco perché, hai lasciato che la tua fidanzatina mi umiliasse, mi prendesse in giro, non capisco perché hai aggredito Harry con tutta quella ferocia ed usando la magia davanti a tutti. Non capisco come mai sei fidanzato con una persona che ti incita alla violenza. La persona che avevo conosciuto non si sarebbe mai fatta manovrare cosi da qualcuno di rango inferiore, un'arrampicatrice sociale, come le chiami tu, non avrebbe ricorso alla violenza fisica ma solo verbale e mi avrebbe difesa! Hai una motivazione per questo? No, vero? Beh allora non abbiamo niente di cui parlare" "perdonami"
"a che pro? indosserai la stessa maschera degli ultimi mesi per sempre da domani, o peggio da quando questo aereo atterrerà. Mi chiedo se in realtà sei quello degli ultimi mesi o quello che eri quando sei arrivato ad Edimburgo. Ma ora è inutile per me saperlo. Buona vita Alexander. Lasciami godere queste ultime ore in assoluto silenzio" non mi da possibilità di risposta. Si mette le cuffie e torna ad ammirare fuori dall'oblo.
Come dovrei risponderle?
Ha ragione... Indosso e indosserò sempre una maschera, la maschera imposta dalla società in cui sono costretto a vivere. La maschera del principe addestrato per combattere, senza pietà ed assettato di vendetta, di sangue Caeli.
Resto immobile nel mio posto, inutile dire altro, inutile interrompere il flusso dei suoi pensieri nuovamente: il tempo per noi è finito.
Dopo poco mi rendo conto che Theresa si è addormentata con la testa appoggiata al vetro, cerco di spostarla senza svegliarla, inconsciamente appoggia la testa sulla mia spalla e dorme appoggiata a me. La spingo contro il mio petto e lascio che si accoccoli su di me. L'abbraccio delicatamente per paura che possa svegliarsi e respiro il suo delizioso profumo, inspiro tra i suoi capelli e vengo inondato dalla felicità, dalla bellezza e dalla semplicità di averla tra le mie braccia, ancora una volta, ancora per un po'.
Resto sveglio per tutto il volo, non voglio perdere neanche un secondo. L'aereo atterra e Theresa non si è ancora svegliata, l'ho tenuta tra le braccia per tutto il tempo del volo. E' stato come iniettarmi un dolce veleno nelle vene.
L'hostess si avvicina per invitarci ad uscire.
Sposto delicatamente Theresa sul suo sedile facendo attenzione che non si svegli e mi alzo per fermare l'hostess. "Mi scusi, può svegliare la ragazza 5 minuti dopo che io sia andato via?" le porgo dei soldi, lei sorride annuendo prende i bigliettoni e va via.
Non mi stupisce, con i soldi si può comprare tutto, o quasi.
Torno al fianco di Theresa per prendere la valigia dalla cappelliera. Resto qualche secondo a fissarla, è bellissima. Non c'è altro termine per definire l'angelo che ha viaggiato al mio fianco, non ci sono termini per definire la sensazione che ho provato ad averla tra le mie braccia. Principessa non posso impedire la guerra tra i nostri regni ma ti posso garantire che tu meriti di vivere più di me. Sei dolce, gentile, altruista mentre io sono un mostro. Tu ti faresti scrupoli anche ad uccidere una zanzara fastidiosa mentre io ho già le mani sporche di sangue Caeli. Non posso prometterti nulla ma posso giurare che se le nostre spade si incroceranno io abbasserò la mia. Non potrei mai uccidere un angelo. Mi chino su di lei per darle un ultimo bacio sulla fronte, nutrire i miei sensi un ultima volta del suo odore, toccare un ultima volta la sua pelle e portare questo ricordo con me, per sempre. 

Mi allontano velocemente, scendo dall'aereo e raggiungo il gate dove le valige hanno preso già a girare. Recupero velocemente la mia e mi allontano.
Cerco di non farmi notare, sento le aure di molti guardiani.
Cammino veloce e raggiungo l'auto nera che mi sta aspettando fuori dall'aeroporto.
Faccio un respiro profondo prima di entrare, indosso la maschera che da ora in poi non potrò più togliere.

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Sono curiosa di sapere cosa ne pensate di Alex, del suo carattere, dei suoi sentimenti...

Da ora parte un nuovo capitolo, una nuova pagina della vita della nostra principessa Theresa. Cosa vi aspettate?

Attendo stelle e commenti.
Un bacio

P.s. seguitemi su instagram, mi trovate come terry.stories

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