57. Punizione

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Seguiamo il vecchietto che mi ha fatto da baby-sitter fino alla presidenza.

Entriamo subito dopo lui, ci indica di chiudere la porta e sederci alle poltrone. Il preside non è ancora arrivato. Una volta accomodati lo sento prende un respiro prima di iniziare "Si può sapere cosa vi è passato per la mente? cosa vi è successo? Eravate amici un tempo invece ora vi sfidate a sangue? Voi non vi rendete conto della gravità delle vostre azioni" "Prof. siamo consapevoli che con la nostra guerra personale alimentiamo la guerra che dilania tra i nostri regni da tempo immemore" "non è solo questo Alexander, magari fosse solo questo" "cos'altro?" chiedo "non vi siete accordi della forza che avete sprigionato?" "si ma..." con un braccio ferma le mie parole "Theresa tu hai più potere di chiunque altro guardiano dell'aria in circolazione e tu Alexander quando sei con lei e come se ti nutrissi della sua forza, sprigionando un energia fuori dal comune. Insieme siete distruttivi e non solo per voi, ma per tutti." "cosa intendi per tutti?" "stavate rompendo le barriere!!" i miei occhi si allargano all'inverosimile "Si esatto le barriere che proteggono il nostro regno dai demoni si sono danneggiate per la vostra stupida battaglia, i vari eserciti stanno già correndo ai ripari, ma se Angel non mi avesse avvertito, se non vi fermavo, ora staremmo combattendo contro intere legioni dei demoni" "non... non lo sapevamo" guardo Alexander anche lui sembra scioccato dalla notizia. Guardando i nostri volti si calma e riprende il controllo della sua voce "non vi siete accorti che vi stavate marchiando?" "NOI COSA?!" questa volta siamo noi a gridare contemporaneamente, io ed il principe, marchiando? "Avete perso il controllo delle emozioni e vi assicuro che i sentimenti che stavate provando erano cosi forti, cosi palpabili, riuscivo quasi a toccarli nella materia che vi circondava" "non è col sesso che si marchia una persona?" "o col matrimonio?" "una persona si marchia se le energie condividono un sentimento forte, che sia a letto o in battaglia non cambia, Alexander. Durante un matrimonio invece, Theresa, con una pozione si obbligano le energie a marchiarsi. Un marchio non è altro che la fusione di due energie. Per esempio se un giorno dovreste marchiarvi a vicenda, come stava succedendo oggi, le vostre energie si unirebbero e sareste in grado di usare non solo la vostra energia ma anche quella dell'altro, sareste potentissimi, i più forti mai esistiti, sarebbe curioso da vedere lo ammetto" "e rischieremmo di rompere le barriere" termino la frase "ma no.. solo se l'energia sprigionata è negativa, come quella di oggi, può disintegrare l'intera protezione, se invece i sentimenti sono positivi la vostra unione può solo migliorarla, regalarli nuova linfa" "non rischieremo di marchiarci ancora" replica Alex "ci dispiace non ne eravamo a conoscenza" "Non basta un mi dispiace Principessa, avete violato il regolamento dell'accademia, meritate l'espulsione" il preside entra con un diavolo per capello, raggiunge la sua maestosa scrivania e si siede sulla poltrona "Suvvia, caro amico, non credo sia opportuno allontanare due principi e non dar loro istruzione, sarebbe contro producente e una catastrofe per i regni dell'est. Però meritano entrambi una punizione esemplare che ricorderanno" "Etel, mi fido del suo giudizio. Cosa ha in mente come punizione?" "Sono entrato nel mio archivio, che avevo lasciato 19 anni fa, ho trovato tutto sotto sopra. Sembra esserci passato un uragano li sotto" "è una cosa alquanto strana, non ho permesso a nessuno di accedervi" "ma amico mio sa bene che gli studenti non sono avvezzi al rispetto delle regole. Guarda questi due. Quindi credo che tutto il tempo libero dalle lezioni che hanno questi due giovanotti possono occuparlo per collaborare mettendo in ordine l'archivio..." con la nostra energia ci mettiamo due minuti che punizione sarebbe? "...senza l'ausilio della magia" "COSA?!" "Sono d'accordo, cosi sia... il professore vi mostrerà l'archivio, ogni sera dopo cena e per tutto il week-end lo passerete a sistemare l'archivio, niente magia, lo sapremmo, e nessun'aiuto dai vostri amici. NON SI DISCUTE!" Alexander si alza e lascia la stanza senza salutare, sbatte la porta, per sottolineare il suo disappunto. Resto ferma a guardarlo prima di rivolgermi ai due anziani davanti a me "Scusate, ma non credo sia una buona idea farci lavorare insieme... non ci sopportiamo" " Oh, piccola Theresa, non credo sia cosi... Ora vai in camera a riposare e riflettere sulle azioni avventate che hai compiuto. Ci vediamo domani" annuisco e mi allontano sto chiudendo la porta quando li sento dire "credi servirà?" "credo di si, non era ne odio ne il casato quello per cui lottavo oggi" "e cos'era?" "affetto" ma di che parla Nonno? Mi allontano persa nei miei pensieri.. affetto? ma scherziamo?...quando due ombre mi trascinano in una stanza "ma..." sto per mettermi a urlare quando riconosco le due figure "ma siete impazziti?" "che ti hanno fatto? Che ti ha detto il preside? Sei espulsa?" Rosa "Che ti è saltato in testa? Sfidare Alexander! Sei impazzita? Volevi morire?" Angel "ragazzi, calmatevi, no non volevo morire Angel, no non ci hanno espulsi Rosa ma siamo in punizione. Ora voglio andare a riposare per favore ne parliamo domani" lascio i miei amici spiazzati e raggiungo il mio piano, nella mente ho ancora le parole che ho origliato dietro la porta della presidenza. Affetto. Che Alex continui a volermi bene nonostante tutto? Allora perché si comporta cosi? Perché sfidarmi all'ultimo sangue? No non credo sia possibile.

Sono davanti la mia porta quando sento delle voci avvicinarsi, apro in fretta e mi nascondo nella mia stanza.

"Se non fosse arrivato il professore adesso staremmo festeggiando" Alexander

"sembrava molto forte, i suoi movimenti, metteva paura" uno dei gemelli

"non è forte quanto me, potevo ucciderla tranquillamente oggi"

"la sconfiggerai"

"io la ucciderò, fosse anche l'ultima cosa che faccio"
Alex, le sue parole.
Una lacrime riga il mio viso, fino a raggiungere il pavimento.
Nonno mi dispiace ma ti sei sbagliato, lui non prova affetto per me.

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Questa mattina mi sveglio con un umore pessimo, ieri sono crollata per la stanchezza. 

Rispondo ai messaggi di Amir per raccontarli cosa è successo nei minimi dettagli, come mi ha ordinato ieri. Indosso la divisa e vado a far colazione. "Come stai oggi? Possiamo parlare?" "Ciao Angel, bene grazie e tu? Se vuoi parlare di ieri non c'è molto da dire: Alexander mi ha sfidato davanti ad altri studenti non potevo rifiutare, non ti ho detto nulla perché mi avresti impedito di andare e avrei fatto la figura della codarda. Il professore ci ha fermati e messi in punizione, non avremo più tempo libero, dopo le lezioni dobbiamo sistemare il suo archivio non so in quale stanza di questo castello, senza magia e senza aiuto alcuno. Soddisfatto? Ora voglio solo fare colazione" "si ma..." "niente ma, non sono dell'umore di ascoltare prediche, ci hanno già pensato il professore ed il preside" è deluso lo vedo ma non posso farci nulla, oggi non sono dell'umore di ascoltare la sua paternale.
Seguo le lezioni e vado ai pasti in completa solitudine, non voglio parlare con nessuno.

 
La voce dello scontro con Alexander e della punizione hanno fatto il giro di tutta la scuola. 

Finita la cena il mia ex  tato (si può dire?) mi fa recapitare un biglietto "Theresa ho avvisato Angel e i tuoi genitori che non tornerai al castello questo week-end. Va a riposare, ci vediamo domani mattina alle 9 in presidenza" beh almeno per questa sera sono libera e non dovrò sorbirmi i reali e Angel in questo week-end. Noto che solo poche le persone rimaste al castello tra queste Alexander, io e Rosa.
Spero di finire il prima possibile di sistemare quest'archivio cosi da poter tornare a passare del tempo con i miei veri genitori al castello, nell'archivio e nel mio regno.

Non potevo sbagliarmi più di cosi.

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