63. Lezione di combattimento

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Le giornate passano in fretta...
Ed oggi è il compleanno di Alexander.

Domani sia nel suo regno che nel mio sarà festa. Noi Caeli festeggiamo l'inzio dell'inverno, il passaggio di testimone tra noi ed il regno dell'ovest, detto anche regno bianco, abitato dai guardiani della terra. Gli Orientis invece festeggiano la fine dell'autunno ed il compleanno del loro erede al trono. Per tutti il compleanno del principe è domani ma lui mi ha confessato che è nato per un paio di minuti il giorno prima, ma suo padre si è ostinato a far credere a tutti che lui fosse nato con la fine del periodo destinato al regno dell'est, nel solstizio d'inverno.

Quanto è strano quel re, chissà se avrò mai il piacere, o la sfortuna, di conoscerlo.

Vi state chiedendo come sono i rapporti tra me ed il principe? Ottimi. Non ci consideriamo, ignorandoci completamente, quando siamo davanti ai nostri sudditi ma ci comportiamo da amici quando siamo soli. È bello aver ritrovato un briciolo del rapporto che avevamo tempo fa... Più di un anno fa...

Non ho ancora avuto modo di fare gli auguri ad Alex.

Questa mattina avevamo incantesimi mentre adesso siamo in palestra per la lezione di combattimento. Ultimamente il professor Vitious ci fa fare combattimento a corpo, dice che sono utili x combattere contro i demoni, e se lo dice lui noi ci crediamo.

"Principessa Theresa, Principe Alexander oggi voglio che combattiate voi." "professore ma è sicuro?" "sicurissimo, forza. Ricordate di mantenere la concentrazione e non farvi sopraffare delle emozioni" annuiamo entrambi e saliamo sul ring che da un paio di lezioni ha occupato la palestra.

Sembra essere ad un incontro di boxe... secondo me il professore ne è un fanatico...
Immaginate un'arena dove sul ring combattono i due pugili? Luci e sedioline? Beh è così che ha trasformato la nostra palestra...
Mi volete dire che non è un fan di quello sport? 

Io ed il principe ci guardiamo, è diverso questa volta, non c'è tensione tra noi, ne odio. Tutti i nostri compagni sono ammutoliti, so che tremano sia per l'aspettativa che per l'agitazione...il professore da il via. Restiamo entrambi immobili a guardaci, io mi rifletto nei suoi occhi di onice e lui nei miei occhi maculati. 

Il professore ci ha fornito due spade, ma non sono le nostre armi, le lasciamo cadere contemporaneamente creando un rumore che rimbomba su tutte le pareti e poi estraiamo le nostre armi. 

Zmija risplende perfetta tra le mie mani sotto forma di spada. 

Vedo Alex agitare la sua di fonte a me, quando torna in posizione scattiamo contemporaneamente. Il solo rumore delle nostre spade che si scontrano riempie la palestra. 

"Buon compleanno principe" dico tra un colpo e l'altro

"grazie principessa"

Continuiamo cosi per un po', mi sto annoiando... "Che ne dici di fare sul serio?" mi dice Alex ad un centimetro dal mio orecchio,  mentre mi ha imprigionato contro la sua schiena stringendomi un braccio al collo, io annuisco. "pronta?" "divertiamoci" dico prima di spiccare il volo e trovarmi ai limiti del ring. 

Alex sorride e torna all'attacco, salto e sono sopra la sua spada e lo colpisco al braccio. Si riprende e con non so quale movimento punta la sua arma alla mia gola, io faccio altrettanto. Iniziamo a girare in tondo, come in un tango, con le spade che premono per uccidere e i nostri occhi che si cercano. 

Le emozioni sono sotto controllo, l'energia è dosata, siamo due macchine da guerra perfette che al contrario di quello che si aspettano tutti questi occhi che ci guardano, vogliono solo divertirsi insieme. 

Scatto in un affondo e con una ruota faccio cadere il principe che riesce a portarmi, non chiedetemi come sia possibile, sotto di se. In altre circostante questa vicinanze tra i nostri volti sarebbe stata equivoca, solo pochi centimetri separano le nostre labbra, potremmo unirle se solo lo volessimo. Il suo respiro si mischia al mio. Ma stiamo combattendo davanti a mezza scuola, non posso permettermi di farmi distrarre da quelle sensazioni e pensieri che solo lui riesce a farmi provare. Un bacio al mio nemico, ma che vado a pensare.

Con un colpo ben piazzato riesco a togliermi il suo peso di dosso e a rimettermi in piedi. 

Alex lascia la spada e si lancia con una serie di colpi, lascio che Zmija si ritiri e faccio lo stesso. 

Schivo, paro, colpisco. Pugni, calci, gomitate. 

Sorrido, ho l'adrenalina  a mille e mi sto divertendo. Non stiamo lottando per farci male, nessuno dei colpi che ci sferriamo è cosi potente da ferire gravemente l'altro. Qualche livido, nulla di più. 

"è divertente lottare con te" dico "anche per me, sei abbastanza forte da essere quasi al mio livello" "sono al tuo livello" "nessuno lo è, ricordalo principessina" "strafottente" 

Lottiamo a corpo libero per un lungo periodo di tempo, i nostri colpi si sentono in tutta la palestra, i nostri corpi sono sudati e tutti sono col fiato sospeso a guardarci. 

Siamo veloci, rapidi, agili. Passiamo dal colpirci sul pavimento al soffitto, per aria o con i piedi per terra. La nostra è una danza di corpi e di anime, che giocano, si sfidano e lottano contro i pregiudizi, contro gli stereotipi, contro se stessi.

Alex mi prende il braccio e lo porta dietro la schiena facendomi scontrare contro il suo petto. 

"Ti arrendi principessa?" mi ha bloccato le mani, certo, ma non le gambe. I combattimenti finiscono quando uno dei due punta la spada al collo dell'altro inerme al pavimento. 

Credo che questa sia la mia occasione, guardo Alex dritto negli occhi mentre li sferro una ginocchiata nelle parti basse. Il punto debole di ogni uomo. Non è cosi forte da renderlo sterile ma provoca abbastanza dolore da permettermi di liberarmi con un giro lo stendo al pavimento e con un pizzico di energia trasformo il bracciale nella spada che punto al suo collo. Ho vinto.

Mi sorride sdraiato sul pavimento, con quel sorriso sincero che solo da poco ha ricominciato ad usare. Quel sorriso che coinvolge anche gli occhi. Sorrido altrettanto ma non l'aiuto ad alzarsi sarebbe troppo strano il mio gesto per chi ci sta osservando. 

Ritiro la spada e scendo dal ring andando verso il professore. 

"Bravi ragazzi, ma ho una domanda per entrambi? non vi siete impegnati per nulla o siete diventati cosi bravi a gestire le vostre emozioni e la vostra energia?" "la seconda professore" risponde Alexander ancora col fiatone "Se è vero principe, sono orgoglioso di entrambi, siete stati molto bravi, qualche sbavatura da correggere da entrambe le parti sul corpo libero mentre con le vostre spade siete perfetti. Ora potete andare so che vi aspetta il re Etebaldo" "grazie professore" dico e raggiungo i miei amici, li saluto senza darli il tempo di riempirmi di domande, raccolgo la mia roba ed esco dalla palestra. Sento borbottare Angel e Rosa "quei due nascondo qualcosa, stavano per uccidersi un mese fa mentre oggi hanno combattuto senza la minima intenzione di ferirsi e si sorridevano per tutto il tempo" cazzo Alex, dobbiamo fare più attenzione. Ed è quello che dico ad Alexander una volta che Nonno ci ha lasciato nell'archivio.

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Un combattimento per il compleanno del principe? Non credete sia il regalo perfetto?
Ah si... dal precedente capitolo sono passati quasi tre mesi...

Baci.

Voglio i vostri commenti!!! Cosa pensate del libro? Della mia scrittura? Dalla storia? Di Theresa? Alexander? Angel? Rosa? Tom? E di tutti i personaggi che abbiamo lasciato indietro?

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