22. Shoopping

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Apro la porta d'oro e mi trovo davanti una stanza immensa, grande quanto tutto l'appartamento in cui abitavo ad Edimburgo. Un camino con un salottino davanti. Una zona con tv, playstation, casse, radio, una sfilza di cd, un lettore dv e delle cuffie tutto di ultima tecnologia forse troppo in contrasto con l'arredamento classico della camera. 

Un muro divide questa zona dalla successiva, un arco le collega. Attraverso l'arco e posizionato al centro c'è un letto a baldacchino sulle sfumature blu che fa da padrone nella stanza, un grande specchio e una panca. Noto due porte laterali apro la prima e mi ritrovo in un bagno degno dei migliori film. Ho un bagno in camera solo per me!!!! con vasca idromassaggio!!! esco e apro l'altra porta: è una cabina armadio dove noto già un sacco di abiti da principessa in varie tinte e colori, tutti di tessuti prestigiosi. Wow... non ho mai avuto cosi tanto... non l'ho mai desiderato in realtà... "Ti piace tesoro?" "si è stupenda questa stanza" "spero che il blu ti piaccia, è il colore predominante nella stanza" "si è il mio colore preferito da sempre" interviene il re "non poteva essere altrimenti, il blu è il colore dei Caeli" "che ne dici Carlo di lasciami un po' sola con mia figlia?" "Certo. Vi lascio alle vostre cose da donna. Ci vediamo a pranzo figlia mia" una volta andato via la regina mi stringe nuovamente a se "non pensare a tuo padre, è sempre freddo esteriormente ma ha un cuore d'oro" "okay. Non so come rivolgermi a voi in realtà. Re e Regina? Devo darvi del voi o del Lei?" "ma no.. puoi darci del tu tranquillamente in privato, in pubblico invece dovrai usare del Lei... Poi puoi chiamarci come vuoi, immagino sia troppo chiederti di chiamarmi madre ma Maria può andare bene" "grazie... grazie di tutto questo e grazie per gli abiti, gli ho solo intravisti ma sono sicura siano fantastici" "sono felice che ti piacciano e non devi ringraziarci... dopo pranzo se vuoi andiamo a fare shopping, cosi compri qualcosa che ti sarà utile in accademia" "tipo?" "costumi da bagno, abiti da sera, abiti da giorno, tute, libri e tutto quello che vuoi... ti piace fare shopping vero? Tutte le ragazze della tua età amano girare per negozi, non vedevo l'ora che arrivassi per poter far compere madre-figlia" vorrei dirle che a me non piace ma noto quanto è entusiasta di passare del tempo con me, preferire di gran lunga ripassare per l'esame di domani ma come posso deludere la regina e nonché mia madre? Posso immaginare quanto sia stato difficile per lei abbandonarmi appena nata, non vedermi crescere, solo per la mia sicurezza. "okay andiamo" "bene riposa ti verranno a chiamare per il pranzo" "cosa dovrei indossare?" "ti aiuterà la governante a scegliere l'abito giusto, basta che suoni questa campanella... Ah.. dimenticavo ti ho fissato l'appuntamento con la sarta per convenzionarti l'abito per la festa subito dopo pranzo. Appena finisci usciremo" "okay grazie" "non devi ringraziarmi in continuazione figlia mia. ci vediamo dopo" cosi esce dalla stanza e mi lascia finalmente sola. Prendo la mia valigia e sistemo le poche cose che ho portato con me. Primo il vestito che mi regalo Alexander, nonostante abbiamo chiuso i rapporti con lui voglio mantenere la promessa, dovrò solo capire come dire alla regina che ho già l'abito per la serata. Sistemo le poche cose che ho portato ed entro nella vasca. Credo di non aver mai neanche sognato di aver un bagno tutto per me grande quanto la mia vecchia stanza. Attivo la musica al cellulare e provo a mandare qualche messaggio ai miei amici, ma nulla. In questo mondo i cellulari non prendono. Cerco di rilassarmi con la mia musica e l'acqua calda. Il bagnoschiuma ha il profumo della lavanda, riempio la vasca di bolle e mi ci immergo. Guardo i ricami sul soffitto, sono oro e blu, come  qualsiasi cosa in tutto il castello. Probabilmente non sentirò mai il castello come casa mia ma almeno non sono sola. Chissà dove alloggia Angel. E poi i miei pensieri tornano al mio nemico, chissà come sarà il castello di Alex. Cervo di mettere da parte i timori e mi lascio travolgere dalla curiosità. Sono affamata di ricevere nuove informazioni, di conoscenza. Esco dalla vasca stufa di restare chiusa. Torno in camera e perdo qualche battito, qualcuno si aggira per la mia stanza. Appena nota la mia presenza mi fa una riverenza "mi scusi principessa, stavo sistemando" mi prendo qualche secondo ad osservare la donna avanti a me. Hai capelli rossi legati un una traccia, una divisa da domestica che le sta anche troppo grande. Quando alza il capo noto i suoi occhi scuri, come tutti i guardiani dell'est, ma con alcune sfumature rosse come i suoi capelli. "La prego continui. Come si chiama?" chiedo "sono Viola, la vostra personale domestica. Qualsiasi cosa ha bisogno può suonare il campanello e sarò subito da lei" "grazie viola." "ora la lascio sola" "devo chiederle una cosa, posso?" "non c'è bisogno di chiedere, dica pure" "cosa devo indossare al pranzo?" "da quel che mi hanno detto è un pranzo con alcuni membri importanti della società i quali la conosceranno prima della festa. Quindi, se mi permette, le consiglio un abito formale da giorno" "me ne può indicare qualcuno? Io non ne capisco molto di abbigliamento " "si certo" la vedo entrare nella cabina armadio ed uscire con tre abiti lungi e ampi, a maniche lunghe e accollati. Una giallo, uno rosa e uno azzurro molto chiaro "per formali intende vestita come nell'800?" rido "suppongo di sì" ride anche lei. "vada per quello azzurro. Mi da una mano ad indossarlo e a sistemarmi i capelli?" "si certo." "magari nel frattempo mi parli un po' di lei" inizia così una tortura per indossare l'abito e sistemare i capelli. Certo l'abito è molto semplice ma sembra uscito da un'altra epoca. Mentre mi sistema Viola mi racconta di esser stata abbandonata ai piedi del castello molto piccola, pare sia comune tra le famiglie povere. È cresciuta imparando a esser una domestica, ha frequentato l'accademia una volta raggiunta l'età giusta ed una volta finita è tornata al castello come domestica. Non ha una famiglia sua, dice di non averne il tempo, ma non le credo molto, indagherò. Mi sembra una persona buona e simpatica. Credo mi troverò bene con lei. Forse Anna mi mancherà un po' meno se riuscirò a farmi un'amica? Ho tentato di farle smettere di usare del lei ma pare impossibile. Una volta terminata la tortura mi volta verso lo specchio. Sono bella, raffinata ed elegante ma non credo di volermi vestire così per tutti i giorni che mi restano da vivere. "dovrò vestirmi così ogni giorno?" "no principessa, solo per le occasioni ufficiali. Ma comunque è bellissima vestita così." "non lo nego. Ma non mi sento io" annuisce. Per cambiare discorso e lasciare i miei timori nella mia testa le chiedo "voi domestiche dove alloggiate?" "le domestiche personali hanno una stanza accanto a quella del proprio signore. Le altre domestiche ai piani inferiori. La stessa cosa per le guardie. Quelle personali alloggiano al piano sotto quello dove ci troviamo adesso mentre le altre nella caserma. In questo piano oltre ai reali alloggiano anche alcuni consiglieri dei reali. Altri nobili alloggiano allo spesso piano delle guardie o in quello subito inferiore. Ci sono un sacco di camere libere per gli ospiti. La sala del trono è al piano terreno mentre le altre stanze come la sala da pranzo, gli uffici, l'infermeria sono al secondo piano." "ok grazie delle informazioni" "si figuri principessa. Ora credo sia ora di scendere. Le faccio strada" "andiamo" naturalmente persa tra le chiacchiere non ho fatto caso al tempo che scorre. Noto con dispiacere che il castello è sprovvisto di ascensore quindi mi tocca scendere dal quinto al secondo piano a piedi e con questi tacchi, dove sono le mia adorate converse?!?

La Principessa Dell'EstDove le storie prendono vita. Scoprilo ora