40. Arrivo In Accademia

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Saliamo in carrozza e dopo un paio d'ore siamo arrivati davanti alla struttura che dovrei chiamare scuola, accademia, casa per i prossimi anni. "Ora che facciamo?" chiedo al mio miglior amico "Andiamo nella sala magna, li scopriremo cosa fare, restami vicino, ci sono troppi Orientis qui" annuisco ed avanziamo per i corridoi tra un mare di giovani guardiani. Mi nascondo dietro i capelli, molti ci guardano, mormorano, si chiedono chi siamo... Suppongo che non tutti conoscono i nostri volti, indossavamo le maschere il giorno della presentazione in società. Angel, al contrario mio, sembra a proprio agio nonostante ci abbiamo puntato un occhio di bue addosso. Entriamo in una sala gigantesca senza tavoli, senza sedie, ci sono moltissime bifore con vetri colorati con diversi disegni, non ho il tempo di soffermarmi a guardare perché Angel mi trascina in un angolo da dove posso vedere il rialzo in fondo alla sala ed alcuni uomini parlare tra loro. I ragazzi parlano divisi in vari gruppetti e c'è un gran' vociare. Come fa il mio miglior amico ad essere cosi tranquillo? Io sono terrorizzata. Sto per chiederglielo quando un omone anziano con barba e capelli lunghi rigorosamente bianchi si mette al centro del rialzo in legno intimando tutti al silenzio. Il suo abito mi ricorda proprio quelli dei maghi che si vedono nei film solo con un azzurro un po' troppo acceso, pastello quasi, non è un colore troppo vivace per la sua età? Ma in fondo, io chi sono per giudicare?

"Gentilissimi giovani guardiani, vi do il benvenuto all'accademia dell'Est. Per chi di voi è nuovo" è solo la mia impressione o sembra si stia rivolgendo palesemente a me? "io sono il preside Lockhart. Questa accademia è stata fondata prima della divisione dei due regni, per questo, in questa struttura non si fa distinzione di classe sociale ne tra casato d'appartenenza, Orientis e Caeli. Ed esigo che questa regola, prima delle altre, venga sempre rispettata. Non voglio guerre o litigi tra i corridoi della mia scuola. Spero di esser stato abbastanza chiaro." sembra sorridere prima di continuare "Oltre alle regole scritte e non. Mi sollecitano di ricordavi che la colazione è servita dalle 6 alle 8.30, alle 9 iniziano le lezioni mattutine, il pranzo è servito dalle 12 alle 14, la cena alle 19 alle 21, siete liberi di scegliere i corsi pomeridiani che preferite frequentare. Alle lezioni non sono ammessi i ritardi. Se volete diventare qualcuno in questa società, vi consiglio di iniziare a studiare e ad impegnarvi da subito, da questo preciso momento. Detto questo i vostri effetti personali sono già nelle vostre stanze. Tranne quelli al primo anno in questa accademia, tutti gli altri possono andare a prepararsi per la cena che si terra in questa stanza, eccezionalmente per oggi, alle 21 esatte. Su andate" molti studenti si apprestano ad uscire. Come faremo a mangiare tutti in questa stanza tra meno di un ora? E non ci sono tavoli e sedie... "Giovani Guardiani al primo anno di accademia. Benvenuti, sono felice di vedervi qui. Vi rubo solo qualche minuto, giusto il tempo che il nostro guardiano vi consegni le chiavi delle vostre stanze. Una volta ricevute potete andare nel vostro dormitorio, indossare la divisa che troverete nei vostri alloggi e cercate di essere nuovamente qui per la cena. Non fate tardi" con questo si dilegua insieme agli altri adulti, suppongo professori. Il tizio, che ci accompagno il giorno del test d'ammissione , si ferma davanti a me ed Angel, dopo un veloce inchino ci consegna le chiavi. Sul portachiavi è riportato il numero della mia stanza 'B2'. Mi spingo verso Angel 'H240'. "Siamo in due dormitori diversi?" "a quanto pare si, ma era plausibile. Al tuo piano c'è solo un'altra stanza occupata, da cui devi stare molto lontana" "perché?" "nel tuo dormitorio dormono solo i reali. Quindi..." Alexander! Lui sarà il mio vicino di stanza! "ah... capito... Spero non sei troppo lontano" "andiamo e vediamo... beh almeno tu avrai la stanza tutta per te." "giusto... l'avevo dimenticato... possiamo veramente andarcene?" "si andiamo, dobbiamo trovare gli alloggi, poi vestiti e ti passo a prendere io all'ora di scendere. Non voglio che giri da sola, almeno per ora." "Agli ordini capitano" rispondo facendo il saluto militare e percorriamo i corridoi ridendo, come sempre quando siamo insieme, notiamo che il mio piano è molto in basso "strategico, essendo praticamente al secondo piano siete i primi a poter evadere" "mi hai letto nel pensiero?" "forse... comunque quella è la tua stanza, usa l'auricolare, ti avviserò tramite quello quando sarò io alla porta, altrimenti non aprire a nessuno" "Stai diventando un po' troppo paranoico, non trovi?" "forse si forse no. Finché non capisco come funziona qui fai come ti dico, ti pregoooo" "solo perché sei il mio miglior amico" "nonché l'unico" "già... andiamo dai... a dopo" "a dopo principessa" mi fa un inchino ridendo sotto i baffi e prima che possa darli un cazzotto sparisce dalla mia vista.

Entro nella mia nuova camera.

Pareti bianche, un armadio di legno scuro, una scrivania accanto dello stesso materiale, delle mensole vuote, una finestra con una tenda leggera bianca di quelle che servono solo a schermare la luce, un comodino con un abat jour bianco. Alla scrivania è associata una sedia di legno. Al centro della stanza un immenso letto matrimoniale di legno scuro con biancheria bianca. Praticamente tutta la stanza è spoglia, impersonale. Mi mette quasi soggezione. Noto i miei bagagli al lato della porta d'ingresso, li lascio li per ora. Mi affaccio alla porta che dovrebbe essere il bagno. Anche qui è tutto rigorosamente bianco. Dalle piastrelle sui muri al pavimento. Un grande specchio con due lavabi occupa tutta la parete di fonte alla porta, una doccia e un water completano il bagno. Decido di non soffermarmi sul freddo che mi trasmette questo posto e cerco di aprire l'armadio per cercare la divisa. Ne trovo tre identiche. Ne esco una e resto imbambolata, dovrei vestirmi veramente cosi? Non che sia brutto ma devo indossare una gonna tutti i giorni, scherziamo? La divisa è composta da una gonna plissettata blu scuro e una camicia a manica lunga bianca con polsini, e colletto blu. Sul lato sinistro si erge lo stemma dell'accademia. Decido di farmi una doccia calda veloce per cacciar via la tensione, indosso un intimo bianco per evitare che si noti e decido a vestirmi. Mi guardo allo specchio, la taglia è giusta, la gonna scende perfettamente sui fianchi fasciandoli e rendendo una parte del mio corpo, che odio, particolarmente sexy. La camicia completamente abbottonata mette in mostra il mio seno prosperoso, devo comprare dei nuovi reggiseni altrimenti sembrerò ancora più sciatta di quanto io già sia. Metto le converse bianche e l'auricolare, lascio i capelli sciolti e sono pronta. Come al solito ci ho messo troppo poco per sbrigarmi, allora decido di iniziare a svuotare il baule. Avvantaggiamo i tempi. Appoggio i libri sulla scrivania e sistemo qualche cornice sulle mensole prima che Angel venga a chiamarmi ed insieme raggiungiamo la mensa.

È lo stesso posto di prima?

Ora ci sono vari tavoli tondi tipo quelli della mensa nella mia vecchia scuola, e sul palchetto in legno è stato sistemato un immenso tavolo in legno scuro dietro il quale siede il preside e suppongo i professori. Su tutta la parete di destra è stato sistemato il servizio self-service. "Allora vuoi restare incantata davanti alla porta?" mi rimprovera il mio miglior amico con un sorriso stampato in faccia "mi spieghi come hanno fatto in cosi poco tempo?" "magia?" lo guardo storto, e lui di tutta risposta mi mette in braccio sulle spalle, come solito fare per consolarmi "ehi...siamo guardiani dell'aria far spostare e lievitare le cose è un nostro privilegio" "giusto...devo solo abituarmi all'idea.. tutto è nuovo e strano" "prendiamo da mangiare?" annuisco, prendiamo i nostri vassoi e prendo solo un hot dog e qualche fragola. Angel mi trascina verso un tavolo, lui saluta tutti i presenti, tre ragazzi e tre ragazze, sembrano gli snob che solitamente evitavamo a scuola. Ma Angel come fa a conoscerli o meglio che ne è stato del timido ragazzo della porta accanto? mi presenta "Ragazzi, vi presento la principessa e futura sovrana Caeli Theresa" cazzo ma semplicemente Theresa no? Tutti si presentano con titoli e nomi che ho già dimenticato sottolineando anche troppo enfaticamente l'onore di avermi al loro tavolo "piacere mio" mi siedo e iniziamo a mangiare. Un certo Tom con le due bionde del tavolo attaccate a lui come cozze cerca spudoratamente di attirare la mia attenzione, mentre il centro del mio mondo è il mio piatto. Li sorrido falsamente e inizio a mangiare "Principessa ma non crede che quel tipo di cibo può far male al suo fisico?" mi chiede con una nota di scherno nella voce una delle due bionde. Alzo la testa, addrizzo la schiena e la guardo negli occhi prima di rispondere "NO" una sola parola, secca prima di tornare a mangiare. Non mi farò mettere i piedi in testa. Non dopo poche ore dal mio arrivo.

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Si quella come copertina del capitolo è la divisa dell'accademia per guardiani dell'est...
Carina vero? io l'adoro...

Che ne pensate? Pronti al primo giorno di scuola?

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