62. Tetto

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Nuovo capitolo come ragalo di natale x voi...
🎄🎄🎄 Buon natale 🎅

Aspetto le vostre stelline e i vostri commenti... E seguitemi su instragam :-)

Cosa ne pensate del libro e del capitolo?

📚📚📚📚📚

Dopo infinite scale usciamo da una vetrata. "Non sono mai stata qui" "non ci viene mai nessuno, adesso salta" "cosa?" "salta" e lo vedo spiccare un salto e raggiungere il tetto con una leggiadra che può appartenere solo a lui "non farti pregare, muoviti" "vuoi che mi spezzi l'osso del collo?" "non avere paura, non ti succederà nulla, fidati, salta" chiudo gli occhi, sono pazza a fidarmi di lui, e poi salto lascio l'istinto guidarmi e mi trovo accanto al principe Alexander. 

Si ne valeva la pena. Mi siedo sul tetto della scuola e resto incantata ad ammirare la vista che si apre davanti ai miei occhi. 

"Bello vero?" annuisco troppo presa da quello che mi circonda per parlare "Ti avevo detto che anche qui c'erano posti magnifici da visitare" sorrido alle sue parole, si... me l'aveva detto. Resto ferma ad osservare l'immenso bosco, più scuro in alcuni punti, più chiaro in altri. Dal lato destro, in lontananza si può vedere il tetto blu del mio castello, a sinistra invece si vede un altro castello molto simile a quello che c'è ad Edimburgo, me lo ricorda molto, sembra maestoso.

"impressionante vero? si vedono entrambi i nostri regni" "si molto, il tuo castello sembra immenso" "è molto simile al tuo, solo che è posto su una montagna, per questo da qui sembra più grande" annuisco continuando ad ammirare il cielo che pian piano assume i colori più disparati lasciando spazio alla notte "Si vedono anche i grattacieli delle città da qui.. " "e anche i fuochi dei villaggi.. " "è bellissimo si..." "non hai ancora visto il meglio" "sarebbe?" "qualche altro minuto ancora".
Restiamo cosi immobili ad ammirare i regni estendersi davanti a noi, ogni tanto mi volto a guardarlo... è inevitabile... I suoi occhi neri riflettono i colori brillanti del cielo.
Chi poteva immaginare che mi sarei trovata, un giorno, sul tetto della scuola con lui, il mio nemico, la persona che mi ha sfidato all'ultimo sangue solo poco tempo fa? Chi poteva immaginare che sarei tornare a stare cosi bene in sua compagnia?

 
"perché mi fissi?" sgamata "mi chiedevo solo... solo se fidarmi di questo tuo repentino cambio" "non sono cambiato, sono sempre io, quello che hai conosciuto ad Edimburgo... non posso negare di aver indossato una maschera di freddezza, odio e indifferenza... l'ho fatto per mesi, tanti, troppi... ti sentivo distante, ti ho visto lontana e non ho fatto altro che continuare a rinforzare la mia maschera.. Poi tu, con la tua forza d'animo, la tua dolcezza e intelligenza me l'hai tolta di nuovo, ora non voglio più indossarla almeno non con te... però dovrò farlo quando sono con gli altri, loro non mi conoscono e non capirebbero, si aspettano tutti qualcosa da me Theresa, ma tu no, non l'hai mai fatto e in te ho riposto la mia fiducia. Mi fido cosi tanto da abbassare tutte le mie barriere" "oh Alex..." "sono stato uno stupido, ti ho fatto del male, perdonami" forse sbaglio, sicuramente ma non riesco a non dirli "sei perdonato" sorrido e vedo dopo tanto i suoi occhi riprendere vita e sul suo volto formarsi un sorriso sincero, mi era mancato e fin ora non mi ero accorta neanche di quanto. Restiamo in silenzio finché non mi fa una domanda alquanto bizzarra "Theresa lo sai che tra i nostri regni c'è una barriera magica?" "seriamente? e a che serve se comunque invadete il nostro regno?" "solo se hai la volontà di sorpassare la barriera lei ti permette di farlo, impedisce che involontariamente si superino i confini. Metti che un bambino innocente mentre sta giocando supera i confini rischia di essere ammazzato solo perché appartiene al regno opposto" "è giusto... non ne ero a conoscenza" "guarda avanti a te" lo faccio... è quello che vedo mi lascia a bocca aperta. 

Il sole ha lasciato spazio ai colori del tramonto che brillano lucenti nel cielo e si riflettano in fasce luminose di vari colori: blu, verde, rosa... Le fasce colorate sembrano muoversi, avere vita propria e brillano sotto la luca che sta già sorgendo. Giochi di luce nel cielo che danzano, si mescolano. Straordinario, affascinante. Sembra l'aurora boreale, quella che fanno vedere nei documentari o nei film...

Sono senza parole, senza fiato, mi lascio sorprendere dalla natura. Lascio che l'immagine penetri nella mia anima, allevi ansie e paure, mi regali serenità e pace. Si pace, quella pace che non ho ancora trovato. 

"incantevole vero? E' l'effetto dei raggi solari e lunari sulle barriere che proteggono il nostro mondo" "la parola incantevole non rende a pieno" resto in silenzio ad ammirare i colori finché non si schiariscono, fino a scomparire completamente. Alex rispetta il mio silenzio, non mi interrompe, e lo ringrazio mentalmente sia per avermi mostrato tutto questo sia per lasciarmi i miei spazi.

La bellezza di quest'evento lascia il posto ad un cielo scuro e stellato. Solo allora noto che Alexander mi sta fissando e non so neanche da quanto tempo. 

Mi volto completamente verso di lui e li sorrido, un sorriso sincero, per ringraziarlo di tutto.

"Il tuo sorriso è più luminoso di tutte le stelle che ci sono stasera, ne sei consapevole?" sono sicuramente arrossita al suo complimento, abbasso al testa e cerco di cambiare discorso " E' un posto bellissimo qui" "e tu che non ti fidavi... dai ora mangiamo" si volta completamente verso di me e mette il cibo che abbiamo sottratto dalla cucina tra noi. Iniziamo a mangiare in silenzio poi iniziamo a parlare delle lezioni, delle materie, e a ridere dei modi di fare dei professori e dei nostri compagni. Mi fa domande su quello che ho lasciato prima di trasferirmi qui e su tutta la storia che li ho raccontato solo poco tempo fa.

Il tempo vola in sua compagnia, e la luna è già alta nel cielo. 

"credo si sia fatto tardi" "si lo credo anch'io e sta iniziando a far freddo" "io non sento il freddo, sono cresciuta con temperature molto più basse" "l'ho notato, io avevo bisogno del giubbotto mentre voi eravate in canotta" "giusto, il nord è più freddo dell'est" "a proposito, hai conosciuto tutti i re degli altri regni?" "si, tutte le famiglie reali. Sono venute all'ultima festa d'autunno" "come sono?" "tu non li hai conosciuti?" "non siamo ben visti" "beh devo dire che mi sono sembrati... regali... in realtà ho solo scambiato poche parole non posso dare un giudizio" "ma ti sarai fatta un idea" "si certo... ma cosa ti fa credere che la condivida con te?" scoppio a ridere guardando la sua faccia farsi seria di colpo.

"Sei terribile principessa... Andiamo?" "si andiamo" 

Scendiamo le scale continuando a parlare delle nostre vite dentro e fuori l'accademia. Facciamo attenzione a non farci vedere e arriviamo al nostro piano, davanti alle nostre stanze.

"allora a domani?" dico, ma sembra più una domanda "si... dovremmo rifarlo" "quando vuoi" lo saluto con la mano e mi avvio alla mia porta. Lo sento mormorare qualcosa che non riesco a capire prima di sentire la sua porta chiudersi, allora entro in stanza anch'io.

Questa è stata una strana e magnifica giornata. 

La Principessa Dell'EstDove le storie prendono vita. Scoprilo ora