•Capitolo 10

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Arriva il giorno dell'audizione.
30 settembre, ore 16, teatro della scuola.
Ad ogni partecipante è stato assegnato un numero. A me e Logan è il numero 10, quindi significa che siamo decimi nell'esibizione.
-Ricordi tutto?- Mi chiede Logan.
Ho l'ansia, sudo a freddo, e credo anche di dover andare in bagno.

-Più o meno...- Rispondo a voce bassa.
-E se ci chiedono di fare la scena del bacio?-Dico preoccupata, oddio più che preoccupata sono confusa.
-Non lo so Rach. Dai... Siamo al numero 8 ora. Cerca di rilassarti- mi dice posandomi una mano sulla spalla. E inizio a fare dei respiri profondi.
Prima di noi c'è quella gallina di Vanessa, e devo dire che è anche più tosto brava a recitare. Si vede che gli piace stare al centro dell'attenzione, 'sta gallina.
Quando arriva il nostro turno, l'ansia è arrivata a mille, ma Logan con un abbraccio mi fece calmare.

Credo di essere stata abbastanza brava, io e Logan non abbiamo dimenticato neanche una battuta.
Nulla da dire, tranne che sono inciampata in un asse di legno un poco più alzata delle altre. Naturalmente devo sempre farmi riconoscere.
-Bene...- Dice il professore -I risultati usciranno giovedi prossimo, sulla bacheca-

Quella settimana sono stata tutto il tempo in pensiero, e speravo mi avessero preso per la parte di Giulietta.
Quest'anno però, il professore ci ha informato che ci saranno due spettacoli, uno a dicembre con, appunto, Romeo e Giulietta, che cade insieme al ballo di Natale e uno a fine anno con il ballo di fine anno.

Finalmente arriva l'8 ottobre, il giorno in cui verranno svelati i risultati delle audizioni.
Il cuore mi è arrivato alla gola. Tremavo dalla paura di non essere passata. Speravo quel posto.
La bacheca è in fondo al corridoio, e c'è un sacco di gente a controllare.
Aspetto un po' di tempo per far smaltire la folla. E prima di leggere il verdetto, guardo Logan.
Lui non aveva il coraggio di leggere.

"Allen Logan: Romeo"

Mi giro verso Logan, che è lontano un paio di metri, e gli faccio cenno di avvicinarsi. Gli indico il foglio.
-Si! Ce l'ho fatta!- Urla e salta come un bambino.
Ora speriamo che ce lo fatta anche io.
Con il dito scorro sul foglio fino all'iniziale del mio cognome.

"Jones Rachel: sostituta di Giulietta"
-Che significa? Che minchia significa?- Mi rivolgo verso Logan. Vedo il suo sorriso spegnersi.
-Cosa?- Si avvicina per leggere.
-Credo significhi... che sei la seconda Giulietta, e che puoi prendere il posto della prima in caso, lei si faccia male o non possa recitare.- Mi poggia una mano sulla spalla.

Mi giro verso di lui, sbattendo i piedi a terra come una bambina.
-Non è possibile! Voglio proprio vedere chi è-
Torno a leggere il foglio.
Ecco.
Chi poteva essere?
Vanessa Turner.

-È Vanessa.- Mi rivolgo a Logan, abbassando la testa e anche per nascondere le lacrime che stanno per uscire.
-Significa che dovrai baciare lei- Dico con una voce rotta.
Stavo per piangere, non volevo che mi vedesse così.
E siccome l'orario scolastico è finito, non lo saluto neanche, e mi dirigo verso l'uscita della scuola.
Più in fretta possibile, non voglio incontrare nessuno.

-Ei!- Ecco, come non detto.
Sento una voce da dietro di me e passi veloci che mi raggiungono.
Mi giro verso il suono della voce. È Elizabeth Brown, una delle mie amiche più strette.
La definirei quasi una grande secchiona. È anche grazie a lei che sono arrivata al quinto anno.
Elizabeth, o come tutti la chiamano Betty, è una ragazza minuta, con lunghi capelli castani quasi sempre racconti in una coda.
Bassina e con la pelle bianchissima.

-Cosa c'è?- Mi giro, rispondendo con rabbia e nervosismo.
-Ei ma stai piangendo? Che cosa è successo?- Mi chiede con la sua voce dolce, cercando di avvicinarsi ancora di più.
-Niente Betty, niente. Vorrei solo tornare a casa- Cerco di trattenere le lacrime.
-Ma a chi vuoi darla a bere?
Forse sarà per le audizioni?-
Io la liquido immediatamente, e corro più velocemente a casa.
Non voglio neanche immaginare la scena tra quella gallina e il mio migliore amico, che si scambiano un bacio davanti a tutta la scuola, e davanti a me.
Correre con le lacrime agli occhi, è una cosa che ti sfoga un sacco.
Ma perché sto piangendo perché il mio migliore amico deve baciare Veronica?

Mi fermo un attimo sul marciapiede, e guardo il cielo. Le nuvole stanno iniziando a coprire il celeste limpido.
Ecco come mi sento, che la felicità è sparita in un attimo, ma per un ragazzo?
Il mio migliore amico? Forse c'è qualcos'altro che non riesco a capire.

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