•Capitolo 58

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Dopo aver passato la sera con Rachel, verso le 23:30, decido di tornare a casa.
Rachel non uscirà prima di 24 ore, per la prassi dell'ospedale.

Così decido di andare a parlare con sua madre. Insomma, saprà qualcosa, no?

Così, busso alla porta e lei mi accoglie con un grande abbraccio. Mi dirige sul divano e mi fa cenno di sedere.

"So cosa vorrai chiedermi, Logan. Ma io non so niente, e vorrei sapere.
Non so cosa sia successo in quella casa, ma dovrai raccontarmi tutto." Mi dice sua madre, mentre ha tra le mani una tazza di camomilla.

Così io inizio a raccontare tutto quello che è successo, da quando siamo entrati a quando Anna ha iniziato a dire che amasse suo marito.

"Io lo avevo detto che è pazza, ma non mi credevate." Dice mentre continua a sorseggiare.

"Ma suo marito ora dove è?" Domando.
Perché di solito erano inseparabili.

"L'ho mandato a dormire da sua madre." Risponde la donna.
"Comunque questa storia mi puzza, e credo anche a te e Rachel. Quindi dobbiamo indagare."

Io prendo dalla mia tasca, i capelli di Anna, che Rachel ha gentilmente strappato dalla sua testa, e li faccio vedere a sua madre.

"Oh Rachel..." Dice lei sorridendo.

Io ancora non capisco, sinceramente.

"Può spiegare?" Domando grattandomi la fronte.

**POV RACHEL**

Sono sul lettino d'ospedale e dopo che Logan mi ha fatto visita, sono completamente crollata.
È vero, ho subito un trauma, quella persona è veramente pazza e mi ha fatto del male.

Ma perché mi hanno nascosto tutto questo?

La mattina seguente vengo svegliata da qualcuno che entra nella stanza.
La donna del giorno prima, che fa le visite di turno.

Così si avvicina a me e inizia a farmi delle domande su come mi sentivo, e cosa pensavo.

Cosa dovevo pensare? Che mio padre mi ha rovinato la vita, solo perché non mi ha detto di una zia, che è la madre del mio ragazzo?
Oddio Logan, e ora? Ora cosa siamo? Io non voglio perderlo.

Così la donna esce, e sono di nuovo sola.

Dopo un po' bussano alla porta, mentre io sono ancora allungata sul lettino, per fortuna almeno mi hanno tolto la flebo.

"Avanti..." Urlo per farmi sentire.

"Eiiiii!" Sento mentre la porta si spalanca di botto, e sbatte contro la parete.
Cosi da far spazio a Betty.

Io sorrido appena la vedo. Lei è come un raggio di sole, mi fa ridere.

"Ciao!" Dico mentre lei si avvicina a me, e mi da un caloroso abbraccio.

"Come stai?..." Mi domanda, mentre sposta lo zaino che c'è sulla sedia, e si siede.

"Bene dai" Rispondo facendo spallucce.
"Dovrei uscire questa sera.. sai la routine dell'ospedale"

Lei annuisce.

"E con Logan?" Domanda.

Ecco la fatidica domanda.

"Beh penso avrai saputo, no? Le voci brutte girano sempre più veloci delle altre.." Rispondo abbassando la testa per guardarmi le mani. Mentre giocherello con i pollici.

"Che farai? Lo lascerai? Cioè non può essere.
Non state insieme neanche da dieci giorni che vuoi lasciarlo..." Dice nervosamente mentre gesticola.

"Ma siamo cugini! Insomma! Cosa dovrei fare?" Urlo verso di lei, con gli occhi che piano piano si fanno lucidi.

"Indagare! Che fine ha fatto la Rachel che conoscevo? Tu non di arrendi mai!" Urla anche lei per contrastare la mia voce.

Qualcuno dal corridoio urla di stare in silenzio, forse stiamo urlando troppo.
Così decidiamo di abbassare la voce.

"Lo so, ma ho solo dei stupidi capelli da dove iniziare..." Rispondo abbassando la voce.

"DNA? Sei sicura che è tua zia? O che sia la madre di Logan? Insomma, come fa ad uscire come un fungo?"

Ha ragione. Ho i capelli della pazza.
Ma non il suo consenso per farli analizzare.

"Si e io vado da lei, e gli chiedo di fare il test del DNA, e poi sicuramente l'avranno rinchiusa" Rispondo alzando gli occhi al cielo.

Sto iniziando ad innervosirmi.

"Mio zio, fa queste cose... insomma, analizza le cose e fa i test. Potrei chiedergli un favore." Risponde Betty.

Dal corridoio si sente una campana, che è quella che determina la fine delle visite.
Così Betty mi saluta e esce. E torno di nuovo sola nella stanza.

Scusate se in questi giorni sarò un po' inattiva, ma ho un sacco di cose da fare per gli esami!

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