•Capitolo 38

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Passano i giorni, e arriva giovedi 18.
Manca soltanto un giorno al ballo. E ho tanta tanta ansia.
Mi sveglio giovedi mattina, e guardo fuori dalla finestra. Pioggia, ancora pioggia. Sento l'acqua che sbatte sulle grondaie della casa.
Apro la finestra e mi affaccio per vedere che aria c'è.
Amo il profumo dell'erba bagnata al mattino, ma amo di meno andare in giro con la pioggia.

All'improvviso mi viene in mente Logan. Penso al suo viso, alle sue morbide labbra, che domani toccheranno quelle di Veronica. Al solo pensiero rabbrividisco.
Chiudo la finestra. E inizio a pensare. E se Logan proverà qualcosa baciando Veronica? No, davvero, non ce la faccio.

Dopo essermi preparata per andare a scuola, scendo in cucina e do un bacio a mia madre. Mi siedo a tavola per la colazione. Chiunque mi avrebbe visto, avrebbe pensato che ho qualcosa che non andava.

"Hai un aria cupa..." Dice mia madre accarezzandomi i capelli "è per oggi pomeriggio? Non sei obbligata ad andare a dare conferma..." E si siede accanto a me.

"No... mamma..." Dico mentre giro il latte con il cucchiaino. Stranamente non ho fame.

"E allora cosa c'è? Sei preoccupata per il ballo?.. Sai alla tua età anche io ero sempre in ansia per il ballo di fine anno... specialmente l'ultimo..." Dice nostalgica, posando gli occhi sul grande finestrone che c'è in salotto, di fronte a noi.

"No.. è che Logan..." Mi fermo un attimo. Non mi sono mai aperta con mia madre. Ma dovevo dirlo a qualcuno. "Logan farà Romeo in Romeo e Giulietta..." Mi fermo.

"E?? Non sei contento per il tuo migliore amico??" Domanda incredula.

"Ma bacerà un altra!" Esclamo con rabbia.

"State insieme?!!!" Urla mia madre alzandosi dalla sedia. "Non vedevo l'ora che succedesse questo!! Lo adoro quel ragazzo. Oddio devo subito avvisare mia madre!!" Si alza dal tavolo e si dirige in soggiorno dove c'è il telefono fisso.
Io non dico una parola. Mia madre è sempre stata cosi, esuberante...

Più tardi esco di casa, e la mattinata è molto noiosa, come il resto delle giornate. Ma un giorno mi mancherà la mia scuola, i miei compagni e persino i professori. I bagno puzzolenti e putridi, gli armadietti colorati, i bidelli che imprecano a destra e manca, gli altoparlanti sparsi per la scuola che trasmettono la voce del preside, l'arrogante segretaria della segreteria. Tutto. Mi mancherà tutto!
Cercherò di godermi tutti i giorni restanti, specialmente con il mio Log.

Quel pomeriggio verso le 17, Logan viene a casa e attendiamo che arrivino le 17 e 40 per uscire ed andare al cimitero.
La pioggia ancora non cessa, e sicuramente non lo farà per le prossime ore.
Cosa c'è di meglio della pioggia, un cimitero e una zia pazza in libertà?

"Hai paura?" Mi domanda Logan, mentre siamo abbracciati sul mio letto.

"Un po.. e tu??"  Chiedo.

"Oddio.. non saprei... un po di ansietta dai" Ride, anche se sembra in modo nervoso.

"Ma.. domani.. quando bacerai Veronica..." Ho talmente tanta paura di quello che succederà, che non so neanche formulare la frase.

Logan non fa in tempo a rispondere, che mia madre bussa.
Apre un po la porta e ci avvisa di andare.
Sará lei ad accompagnarci, anche perché il cimitero è un po lontano, e non voglio bagnarmi tutta per la pioggia.

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