•Capitolo 79

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Per arrivare nella cittadina dei miei nonni, abbiamo impiegato meno del previsto.
Logan ricordava la strada e per fortuna non abbiamo perso tempo.
Ho l'ansia, l'adrenalina. Spero che almeno mi sbagliavo riguardo a mio padre.

Ho paura. Per tutto il viaggio non ho fatto che pensare al peggio.
Intanto mia madre ha anche avvisato la polizia della possibilità che mio padre fosse qui.
Anche perché da quando mia zia è stata picchiata, mio padre non risponde più al telefono e neanche mio nonno.

E poi, non ci vuole tanto dal manicomio, al paese dei miei nonni.

Accostiamo davanti il vialetto dei nonni, e la casa sembra tutta spenta.
Strano, i miei nonni vanno sempre a dormire tardi. E mia nonna ha il vizio di lasciare la luce del bagno accesa la notte, senno non dorme.

Qui, c'è qualcosa di strano.

Anche la casa di fianco è tutta spenta, ma purtroppo dobbiamo andare a controllare.

Così suoniamo al campanello, dove c'è scritto il nome della signora.
E ad aprirci è un giovane ragazzo, forse suo nipote.

"S-salve, cercate qualcuno?" Dice il ragazzo con lo sguardo spaventato.

"Ciao! Annabell è qui?" Domanda Logan.

"Mia nonna..." Si gira per guardare alle spalle "mia nonna non c'è, mi dispiace" Fa per richiudere la porta, ma metto un piede per fermarla.

"Sei sicuro?" Domando.

Lui annuisce.

"Ci ha detto lei di venire qui, che strano." Dice Logan, mentre spalanca la porta e fa volare il ragazzo con il culo per terra.

"Ei!!" Urla il ragazzo.

Mentre sentiamo dei passi pesanti al piano di sopra.

"Chi c'è con te?" Domando a bassissima voce.

Il ragazzo mima con le labbra un "aiuto". E io e Logan capiamo subito la situazione.

Sembra un dejavu.

Vi prego, non ditemi che sta per accadere quello che penso.

All'improvviso sentiamo dei spari di pistola al piano superiore.
E io penso subito al peggio.

Logan e io scappiamo verso le scale, che portano di sopra, mentre il ragazzo rimane impietrito.

Al piano di sopra, c'è la scena che non volevo mai vedere in tutta la mia vita.

C'è la donnina incatenata al suo letto matrimoniale, con delle catene enormi e pesanti. Mentre sulla fine del letto, di spalle, ci sono due figure che riconoscerei ovunque, anche da 5 chilometri di distanza e con la nebbia.

Mio padre e mio nonno.

Il mio pensiero va subito a mia nonna.
Dove sarà? Dove l'avranno portata?

Ma ora l'importante è salvare la donna.

"Papà!" Urlo verso di loro.

Mio padre si gira verso di me, mentre mio nonno continua a puntare la pistola contro la donna.

La povera nonnina è terrorizzata, e ha anche un fazzoletto legato in bocca.

"Papà..." Mi fa paura vedere l'uomo che mi ha cresciuta, così.
Non lo riconosco più.

Ha la camicia sporca di sangue, probabilmente da mia zia, le mani tutte spaccate di sangue e una pistola.

"Sei accecato dall'odio, papà..." Dico con un filo di voce.

Le parole non mi escono, e Logan è accanto a me.

"Non sono accecato dall'odio!" Urla verso di me.
"E tu, sangue del mio sangue, ti allei con lei!"
Continua ad urlare mentre si avvicina verso di me.

Mio nonno neanche si volta per guardare.

Logan mi tiene la mano.

"E guardatevi! Voi! Siete cugini! Che schifo che mi fate!" Continua ad urlare.

"Sappiamo la verità papà. Lei è stata adottata e tu non facevi altro che rovinarle la vita!" Comincio ad alzare il tono.

Lui continua ad avvicinarsi, fino a che non si ferma al suono delle mie parole.

"Non parlarmi in questo modo! Sono sempre tuo padre!" Urla.

"Tu non lo sei più per me!" Urlo e faccio qualche passo avanti.

La situazione sta per degenerare quando mio padre punta la pistola verso di me.

Inizio a sentire l'adrenalina e la paura.

"Non lo farai... non sei un assassino" Sussurro, ma le mie parole sono soltanto aria, quando vengono sovrastate da un fortissimo sparo.

"NOOOO!" Urlo e mi accascio a terra.
Mio padre e mio nonno a quella vista, scappano via.

È stato tutto così veloce, Logan è stato così veloce da pararsi davanti a me.
Il suo corpo è tra le mie braccia, non riesco a capire più niente.

"Logan non lasciarmi!" Urlo mentre prendo il telefono per chiamare un ambulanza.

È stato tutto così veloce, non doveva fare una cosa del genere.
Dovevo esserci io al suo posto, tu, Logan, non dovevi soffrire per colpa mia.

Eccoci qui, alla fine di questa lunga storia.
Grazie a tutte le persone che mi hanno sostenuto,  commentando e leggendo la mia storia.
Grazie mille a tutti quanti.
Ci vediamo nel sequel❤️
Ps. Nei prossimi mesi rivisiterò tutta la storia e cercherò di pubblicarla come libro cartaceo su amazon.
Certo, sicuramente ci sarà chi lo comprerà e chi no, ma voglio provarci comunque. Se vorrete sostenermi.🥰

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