•Capitolo 78

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È pieno di gente.
La stanza principale è piena di infermieri e poliziotti.
Mia zia è stesa per terra con tutti gli infermieri addosso.
Ha un occhio nero, un labbro spaccato e gli esce il sangue dal naso.

Io ho gli occhi sgarrati e la mandibola che sento si sta per staccare dalla mia faccia.
Logan è impietrito accanto a me e entrambi non riusciamo a dire niente, davanti a quella scena.

Mia madre si avvicina a noi e ci spiega cosa è accaduto.
Qualcuno è entrato in camera di mia zia, e l'ha picchiata nel sonno.
Ma le porte non sono blindate? E come è possibile che sia entrato qualcuno?

Da lontano sentiamo le urla agghiaccianti di mia zia.

"È STATO LUI! È STATO LUI!" Continuava ad urlare. E un poliziotto continuava a chiedergli di fare un nome.
Gli infermieri cercavano di tamponare le ferite riportate, e decidono di portarla in ospedale.
Così, la caricano sulla barella e un ambulanza la porta via.
Mia madre decide di andare con lei e anche alcuni poliziotti per fare domande a mia zia, mentre io e Logan, decidiamo di rimanere a fare qualche domanda in giro.

Un poliziotto, molto gentile, si avvicina a noi e ci fa qualche domanda su mia zia e su chi potrebbe essere stato secondo noi.

Logan racconta tutta la storia da capo a fine, sulla sua adozione, sull'odio dei miei nonni verso i suoi confronti e quello che gli aveva fatto mio padre.

Il poliziotto così, decide di chiamare la scientifica per fare qualche test sulla scena, ed in un batti baleno giungono sul posto.

Intanto mia madre mi tiene costantemente aggiornata sullo stato di mia zia. E inoltre, ancora non riesce a farsi dire il nome dell'aggressore.

Insomma, doveva essere la serata più bella della mia vita e invece...
Mai una gioia!

La scientifica, nella stanza di mia zia, trova qualche impronta di DNA, un paio di capelli e un diario che mia zia aveva.

Così il poliziotto decide di leggere le ultime pagine del diario ad alta voce.

"Ho la sensazione che qualcuno mi stia spiando, come se volesse qualcosa da me.
Non so chi potrebbe essere. Ho avvisato anche alcune infermiere, ma nessuno mi crede.
Ho paura di morire."

Quelle sono le ultime cose scritte sul diario, perché alcune pagine seguenti sono state strappate via.

Finalmente il poliziotto che è con noi, riceve una chiamata dal poliziotto che è in ospedale, perché mia zia ha detto qualcosa.

Così tutti corriamo in ospedale.
Io e Logan in macchina abbiamo pensato di tutto, ma quello che avremmo scoperto dopo, fu sconcertante.

Entriamo in stanza io, Logan e il poliziotto.
Mia zia è su un lettino, attaccata ad una flebo e con qualche garza sul viso qua e là.

"Allora signora?" Chiede il poliziotto a mia zia.

"È.. è..." Dice a stenti.

"Ha dato la descrizione di un uomo, sulla quarantina, alto circa un metro e ottanta, occhi castani, capelli scuri cortissimi e un po' stempiato" Riferisce il secondo poliziotto.

"Ma è mio padre!" Esclamo improvvisamente.

Esatto, ha descritto perfettamente mio padre.
Ho tutti gli occhi puntati addosso,  mia zia inizia a lacrimare e ad annuire con la testa.

"Tuo padre? E chi è?" Mi chiede il poliziotto gentile.

"Barry Jones. Quello che la maltrattava!" Rispondo al poliziotto.

Mia madre è impassibile, sapeva benissimo che questo momento sarebbe arrivato.

"Anna, ti staremo tutti vicino." Dice mia madre mentre si avvicina a mia zia.

I poliziotti scappano in centrale per ricercare mio padre.
È tutto così frenetico.
Perché non posso vivere in una famiglia normale?

Ad un tratto mi viene in mente una cosa.
E se mio padre sta facendo di tutto per non farsi arrestare? Cioé, e se vuole sbarazzarsi di tutte le prove contro di lui e mio nonno?
Qual è l'ultima prova che bisogna eliminare per togliere tutti i sospetti?

Mia zia finalmente riesce a parlare, dopo tutti i calmanti e cortisoni che ha ingerito.

"Ann... Ann..." Balbetta per richiamare l'attenzione su di lei.

"Annabell Frygment"
Ecco, l'ultima prova che mio padre deve eliminare.
La povera signora che nascondeva mia zia da piccola.

Io e mia madre ci guardiamo di scatto, e ci siamo capiamo al volo.

"Andate voi! Andate!!" Mi urla mia madre, mentre Logan ancora non riesce a capire.
Così usciamo dall'ospedale e a Logan spiego la situazione.

"Quindi dobbiamo andare nella cittadina dei tuoi nonni?" Mi domanda Logan.
Io annuisco.

"Allora avviso mia madre che questa notte non tornerò a casa."

Ciao!
Questo è il penultimo capitolo della storia!
Mi dispiace un sacco terminare la storia, perché c'ho messo veramente tanto a far intrecciare tutti i pezzi.
Ma spero che ne sia valsa la pena!
Ho pensato di scrivere un sequel, che partirà dalla fine.
Cioè inizierò con la fine, per poi spiegare come si è arrivati a quel punto.
Non perderò di vista la storia di Rachel e Logan, perché sono il fulcro della storia, ma i due protagonisti saranno i due "eroi" della storia.
I personaggi che rimarranno sono: Rachel, Logan, la madre di Rachel e di Logan, Barry, Anna e Betty.
Almeno questi sono quelli principali.
Sarà quindi un finale/non finale, perché lascerà un po di suspance.

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