•Capitolo 41

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                        **POV RACHEL**
È finalmente arrivato il gran giorno. Mi sveglio e mi metto a sedere.
Il vestito è li, appeso sull'anta dell'armadio, che mi fissa. Più lo guardo e più penso che sia bellissimo.
Ma poi il pensiero. Musical di questa mattina. Saranno presenti tutti, dal preside ai genitori di tutti i ragazzi.

Mi alzo contro voglia, e sperando che questa mattina passi talmente veloce da non accorgermene. Così mi preparo, faccio una colazione veloce e aspetto Logan in giardino.

Finalmente la pioggia, nella notte, ha cessato di scendere e ha lasciato spazio al sole di dicembre. Siamo a 5 gradi. Spero di non ammalarmi questa sera con il vestito scollato, e che la pelliccia che ho comprato per il ballo, faccia il suo lavoro.

Arriva Logan e salgo in macchina. Gli do un bacino veloce per salutarlo.

"Buongiorno nanerottola" Mi dice mettendo in moto la macchina.
Io lo guardo e sorrido.

"Sei in ansia per lo spettacolo?" Domando.

Lui fa spallucce.
"Si.. sai quanto sono timido, e parlare davanti a un sacco di gente mi fa strano. Spero di non combinare cazzate."

Il mio pensiero è fisso sul bacio che avverrà. So che sono un po' paranoica, ma ora che ho trovato la felicità, non voglio assolutamente perderla. Per felicità intendo Logan, ovvio.

"A che ora ci sarà lo spettacolo?" Domando. Devo prepararmi mentalmente.

"Ti ricordi che ti avevo detto di pomeriggio? Poi alla fine lo hanno spostato alle 9:30 di questa mattina, in modo che gli organizzatori possono sistemare la palestra per sta sera" Mi risponde dolcemente.

Dopo un paio di minuti siamo a scuola. E da li fino alle 9:30 non riesco a pensare ad altro.
Durante le lezioni di questa mattina, Logan non c'è per le prove generali. E la prima lezione senza di lui, è stata noiosissima.

Verso le 9:20 sentiamo gli altoparlanti fare un suono sgradevole e subito dopo la voce del preside.

"Buongiorno ragazzi, è il vostro preside che vi parla. Tra poco inizierà lo spettacolo, siete pregati di andare nel teatro della scuola, e di prendere posto. In silenzio e senza creare guai. I bidelli sorveglieranno tutto. Ci vediamo lì."

Le sue parole vengono seguite dallo stesso suono di prima.
Cosi io e Betty ci dirigiamo verso il teatro.

Decidiamo di prendere i posti sotto il palco. Anche perché siamo arrivate un po' in ritardo, perché Betty voleva per forza prendere una merendina dalle macchinette.

Ci sediamo. Il palco é chiuso dalle tende rosse.
Dopo un paio di minuti di attesa, si aprono e inizia la mia lunghissima agonia.
Non smettevo di guardare Logan. Con i suoi capelli scomposti, e gli abiti medievali. La sua voce rimbomba per tutto il teatro.
Mentre Veronica, meglio non parlarne.

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