•Capitolo 60

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La fatidica domanda.
Vuoi lasciarmi?
No, che non voglio. Ma sento che c'è qualcosa che non va.

Faccio cenno di no con la testa, e lui fa un grande sorriso.

"Però cioe... manteniamo le distanze per un po'. Diciamo una pausa? Per aspettare la resa finale." Rispondo.

"Possiamo passare lo stesso dei sabati insieme, come prima, no?" Domando a Logan, mentre lui rimane un po impietrito.

"Rach, non sarà mai come prima!" Risponde e si butta con la schiena sul mio letto.

"Però se tu vuoi cosi, non posso costringerti a stare con me." Continua, e si porta sul viso le mani.

"Il tempo di indagare Log." Mi stendo insieme a lui.

"Quale è la prima mossa?" Mi chiede con una voce un po' strozzata.

"Il manicomio... poi darò i miei capelli e i tuoi a Betty, così suo zio può esaminare il DNA" Rispondo mentre mi rimetto a sedere.

Logan mi segue.
"Allora fammi sapere quando avrai intenzione di iniziare..."  Dice mentre si alza dal letto.

"Penso non prima della fine delle vacanze. Da quello che so riapriranno al pubblico il 2. Mia madre ci accompagnerà sicuramente..." Dico mentre abbasso la testa, e porto il mio sguardo sulle mie mani.

"A proposito, cosa vuoi fare a capodanno?" Mi domanda Logan.
Io non rispondo, e alzo lo sguardo verso i lui, alzando un sopracciglio.

"Se ci siamo presi una pausa, non significa che non possiamo passare capodanno insieme..." Logan fa spallucce.

"Non saprei, sorprendimi allora..." rispondo.

"Ok, allora vieni a casa a ora di cena."

Faccio di si con la testa, mi saluta e esce lentamente dalla mia cameretta.

I giorni successivi, aggiorno Betty e mia madre della "rottura" con Logan, ma naturalmente siamo rimasti amici. È pur sempre il mio migliore amico, no?

Betty è partita per il paese di Lewis, e quindi tornerà dopo capodanno. Perché volevo consegnargli i capelli da far esaminare, ma dovrò aspettare, anche se ogni giorno è importante.

Il giorno di Natale, decidiamo di andare da i nostri nonni, dove c'è anche mio padre.

Stranamente quando esce il discorso di mia zia, mia nonna si infuria, e dice di non ficcare il naso, perché lei è pericolosa.
Anche perché è scappata anche un paio di volte dal manicomio.

Così io inizio a fare tante domande, tra cui, anche sul manicomio dove era stata rinchiusa.

Mia nonna dice che era un vecchio manicomio fuori Roseville, che è situato vicino il bosco nero. Perché una delle torture che venivano afflitte sui pazienti, era essere legati sulle braccia e poi essere appesi per 20 minuti sui grandi e alti alberi che di trovano li.

Fortunatamente è ancora in attività il manicomio, visto che anche questa volta l'hanno rinchiusa li.
Ma soltanto in isolamento, e può ricevere visite una volta a settimana.

La giornata è passata veloce, e mentre torniamo a casa inizia anche a nevicare.
Durante il viaggio ho anche parlato un po' con Logan, via Whatsapp.
Così per augurarci buon Natale, anche se non avevamo parlato mai così poco.
È stato imbarazzante.

Quando torniamo a casa, mia madre parcheggia nel vialetto, e vedo una figura scura incapucciata seduta sugli scalini di casa

"Mi scusi?" Domando alla figura.

Alza la testa ed è Logan, con un grande regalo in mano.

"Ciao! Cioe, volevo lasciarti questo, ma mi ero dimenticato che a Natale vai sempre dai tuoi nonni, e ho voluto aspettare!" Si giustifica.

Mi porge il regalo, e nel mentre arriva mia madre.

"Dai entra con noi! Ti faccio una cioccolata! Sei pazzo ad aspettare sotto la neve!" Gli dice mia madre mentre cerca le chiavi di casa.

Così entriamo e ci sediamo sul divano, davanti al fuoco ed apro il regalo.

"Una felpa!" Urlo mentre mi alzo e la metto sui vestiti.

"So che ti piaceva la felpa che avevo l'altro giorno... così l'ho ricomprata per me, e ti ho regalato la mia. So che è un po' fuori luogo ora, però..." Dice mentre gesticola.

Io lo abbraccio istintivamente.
E lo ringrazio.

"Anche io ho un regalino per te. Non è tanto però..."
Così mi dirigo verso l'albero di Natale e prendo un pacchetto.
E lo porgo a Logan.
Intanto arriva mia madre con la cioccolata e la posa sul tavolino davanti a noi.

Logan apre il mio pacchetto.

"Grazie! È bellissima!"

Ho trovato una maglietta bianca, con un grande simbolo della Nike sulla schiena.
So quanto gli piace questo marchio, e quando l'ho vista ho pensato subito a lui.

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