•Capitolo 11

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Dopo aver parlato con Betty, e pianto correndo per strada, finalmente torno a casa.
Lascio lo zaino nell'ingresso, corro su in cameretta, mi lancio sul letto e inizio a piangere, stringendo fortemente il cuscino.
Dopo un paio di minuti, aspettando che mi calmassi, prendo il cellulare e trovo 4 chiamate da Logan e 54 messaggi su Whatsapp.
Tutti messaggi del tipo: "cosa è successo?" ,"Rispondimi", "stai bene?".
Vorrei rispondergli, ma cosa dovrei dirgli?

Un attimo dopo sento mia madre che mi ordina di scendere in cucina, velocemente corro in bagno, e mi do una sciacquata sul viso con dell'acqua fredda sperando che non si veda il naso rosso e gli occhi gonfi, così da evitare possibili domande scomode.

-Che c'è mamma?- Dico mentre scendo le scale e tirando su con il naso, ma da lei nessuna risposta.
A metà scala, riconosco la sagoma di Logan davanti la porta. Vorrà sicuramente spiegazioni.
Scendo le scale fino all'ultimo gradino, con la testa bassa e lentamente in modo tale che non riesca a vedermi.

Così appena metto piede sul pavimento, sento i suoi passi avvicinarsi verso di me e alzo lo sguardo e prima di dire qualcosa mi guardo intorno per vedere se mia madre c'è.
-Non preoccuparti, appena sono entrato lei è andata dai vicini.- Dice Logan, capendo che non volevo che mia madre ci vedesse.
-Hai pianto?- domanda alzandomi il mento con le sue enormi mani.
Lo guardo negli occhi, sperando che non si vedesse più niente, e scuoto la testa.
-Allora? Perché sei scappata via senza dire niente? Ho anche incontrato Betty, mi ha detto che non stavi bene- Rimase in silenzio per aspettare una mia risposta.
-Io... io...- Non riesco a dire una frase di senso compito e mi allontano salendo su un gradino indietro.
Ma appena salgo mi accorgo che così riesco a guardarlo meglio negli occhi e che le nostre labbra sono sulla stessa altezza.
I suoi occhi castani, grandi occhi castani.

-Allora? Io io  cosa!?-Mi chiede nervosamente, e incrocia le braccia al petto. Così da interrompere i miei pensieri su di lui.
-Semplicemente... Volevo la parte.-Dico a voce altissima.
Finalmente ho detto qualcosa, sperando creda che fosse la verità.
-Tutto qui? Un pianto disperato per una misera parte di un musical per la scuola?- Inclina la testa come se fosse sorpreso.
In realtà è vero, io non ho mai fatto una scenata del genere, perché anche gli altri anni non ero stata sempre presa per un ruolo così importante, ma ora c'è di mezzo un bacio.

-Si, tutto qui.- Rispondo abbassando la testa.
-Non ci credo. Hai qualcosa per la testa. Sei la mia migliore amica, ti conosco.- Dice Logan afferrando entrambe le mie braccia, per farmi alzare la testa.
Ecco lo sapevo, mi conosce troppo bene!
-Perché lei? Perché lei e non io? Che ha lei che io non ho?- Dico urlando, con un paio di lacrime che abbandonano i miei occhi.
Non piangere, non piangere mi ripeto.
Ma non riuscivo a trattenere le lacrime.

-Niente, lei non ha niente. Non è migliore di te. Lei è antipatica, brutta e rifatta. Tu sei speciale. Hai molto più di lei. È lei che dovrebbe piangere, e dire cosi. Non tu. E sei stata anche brava al provino. Anche io avrei scelto te, per la parte di Giulietta.- Dice Logan, e mi abbraccia.

Rimango impietrita per un attimo alle sue parole, perché sono state veramente dolci e lui non mi aveva mai detto cose così.
Esito ad abbracciarlo, ma poi mi sciolgo completamente fra le sue braccia e inizio a piangere come se non ci fosse un domani.
Vorrei dire tutte le cose che mi passano per la testa, ma sarebbe un pericolo per la nostra amicizia e sappiamo tutti che non posso fare una cosa così.

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