•Capitolo 61

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Le vacanze di Natale scorrono più veloci che mai.
Ho avuto modo di pensare molto questi giorni, e voglio assolutamente risolvere la questione della zia.
Insomma, ora che ho una relazione seria c'è qualcosa che deve rovinarla?

Ho una cotta per Logan, tipo da sempre, e spero tanto che quella sia una pazza.

Così la mattina di Natale, dopo aver fatto un abbondante colazione come si deve, con pancake, latte caldo e vari biscotti fatti in casa, e dopo aver aperto i regali che mia madre ha comprato, esce il discorso "zia".

Mio padre ancora non torna da mia nonna. Mia madre non vuole proprio vederlo.

"Allora mamma... e se andassimo a fare visita a mia zia?" Le chiedo mentre tolgo di mezzo tutta la carta regalo.

Mio fratello è li al bancone della cucina, che ci guarda, e quando sente la mia domanda fa una smorfia.

Mia madre mi guarda un po' come "WTF".

"Ma sei impazzita?" Mi domanda alzando la voce.

Io alzo le spalle e continuo.
"Voglio arrivare fino in fondo. Tanto lo sai che se non mi accompagni tu, lo chiederò a Logan."
Gli sottolineo mentre mi alzo e vado a buttare la carta nel cestino vicino a Kevin.

Mia madre sbuffa e alza gli occhi al cielo.

"Eh va bene! Questo pomeriggio ti porterò, ma entro anche io con te!" Risponde guardandomi.

Così, più tardi, decido di avvisare Logan, e accetta subito il mio invito.
Non ho più nulla da perdere ormai, voglio arrivare fino in fondo a questa storia.
Voglio sapere tutto di lei.

Dopo il pranzo di Natale con i miei zii, verso le 17 torniamo a casa e mi preparo per andare al manicomio.
Una frase che mi ha fatto rabbrividire.

Fuori nevica, e fa un freddo cane. Così decido di togliere il mio vestito di lana, e di mettermi una tuta felpata e la felpa che mi ha regalato Logan. C'è ancora il suo profumo sopra.

Ma scaccio subito questi pensieri, non è il momento di fare la debole.

Dopo un paio di minuti, mia madre, mi avvisa di scendere perché è arrivato Logan.
Così andiamo.

Durante il viaggio, durato circa mezz'ora, per via della neve, arriviamo a questa grande struttura simile ad un ospedale.

È altissimo, di un color grigio, e mostra pienamente i suoi anni di attività.
Entriamo e ad accoglierci c'è una signora allo sportello.

"Buonasera e benvenuti, cosa dovete fare?" Ci accoglie la signora, quasi con disprezzo.

"Una visita ad una paziente. Anna Amanda White Jones" Risponde con calma mia madre.

"Oh, si. Siete i primi che vengono a trovarla." Dice mentre sfoglia alcuni documenti e continua
"Aspettate pure lì, tra poco arriva" E ci indica una sala.

Entriamo in questa stanza, dove ci sono dei tavoli di metallo, simili a quelli che si trovano nelle sale di incontro delle prigioni.

Dopo una decina di minuti arriva la zia.
In una settimana era molto dimagrita, più bianca del solito.
Ha le mani legate con delle manette e un signore in divisa che la segue.

Così si siede con noi e ci fa un grande sorriso, mentre la guardia è a pochi metri da noi per controllarla.

"Salve nipote, e figlio. Sono così felice di vedere qualcuno il giorno di Natale, e non sempre le stesse faccie." Dice sorridendo.
Ci guarda con uno sguardo vuoto.

"Allora perché siete qui? Non credo sia una visita di cortesia, no?" Domanda mentre gira lentamente la testa da una parte all'altra.

È proprio pazza.

"Vogliamo sapere tutto... tutto..." Dico.

"Tutto tutto? Non credo sia possibile... ma posso raccontare perché sono finita di nuovo qui" Continua a girare la testa.
Fino ad adesso è molto calma.

Io e Logan facciamo segno di si con la testa, e lei comincia a raccontare.


Ciao ragazzi!
Scusate la mia lunga assenza, ma ho avuto da fare con la scuola!
Ora cercherò di pubblicare ogni tanto.
Intanto fatemi sapere se vi piace questo ritorno!
Baci 💋❤️

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