Cap 19. Non Lasciarmi

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Tessa's pov

Fosse stato facile per me, salire su quello stupido aereo, eppure ero lì, seduta ad ascoltare canzoni mentre guardavo le sue foto.
Matteo era seduto di fianco e ogni tanto lo vedevo sbuffare. Mancava un'ora all'arrivo e il magone dentro si stava facendo da padrone.
Ero preoccupata tanto per Can, del suo stato d'animo e soprattutto di averlo lasciato in un mare di perché.
Non gli avevo dato nessuna motivazione per la mia partenza. Non sapeva nemmeno di Niky e quello mi mandava in tilt.

Provai a chiudere gli occhi e a lasciarmi andare.
Can mi faceva sentire viva e mi eccitava stargli vicino.
Non so quanto avrei sopportato stargli lontano.
Avevo conosciuto l'uomo che perdevo la testa a vederlo nel piccolo schermo e l'avevo lasciato andare come nulla fosse.

Aprii gli occhi solo quando arrivammo a Bari.
Non credevo ai miei occhi. L'avevo fatto per davvero.
Ero in Italia e lui in Turchia. Eravamo a più di mille chilometri di distanza ma nonostante tutto, lo sentivo vicino, vivo nel mio cuore.
Tolsi modalità aereo e provai a chiamarlo, mentre Matteo era al bar a prendere un caffè.

Can aprì la chiamata ma non rispose.
Io sentivo il suo respiro e lui il mio.
Nessuno dei due parlava.
C'era il silenzio fra noi, che ci stava uccidendo.

"Can" decisi di dare voce a quel silenzio, ma lui non rispondeva, continuavo a sentire il suo respiro

"Can, parliamo un attimo?" ribattei

"Dimmi quello che devi dire, ho da fare!" rispose freddo e distaccato

"Dovevo farlo Can... Perdonami ma..."

"Ferma... Dovevi fare cosa? Spezzare a metà il mio cuore giusto? - piangevo come non mai- io e te non abbiamo nient'altro da dirci!"

"Fammi spiegare"

"Non voglio sentire nulla in realtà, ogni parola è un colpo al cuore. Facciamo finta che non ci siamo mai incontrati! Addio Tessa!" chiuse la chiamata.

Matteo rimase impalato a vedere la mia faccia stravolta e mi prese dal braccio per farmi camminare

<<Tes, vuoi farti vedere così da tua sorella? >> ribatté Matteo

<<È un problema mio... Ora taci!>> gli risposi duramente.

Ignoró la mia rabbia e ci dirigemmo in ospedale.

Can's pov

Ero a casa con Miran.
Mi aveva raccontato tutto riguardo Tessa e la cosa che più mi aveva ucciso, che mi aveva nascosto l'arrivo del suo amico. Lei aveva scelto di partire con quel suo amico, mettendomi in secondo piano. Dove avevo sbagliato?

Me lo chiedevo sempre.
Il mio cuore era in Italia e non potevo vivere senza, dovevo riprenderlo.
Tessa mi chiamó e al suono della sua voce, crollai.
Aspettai lei, per rompere il silenzio perché non ebbi la forza di farlo

<<Can >> mi distrasse Miran

<<Dimmi>>

<<Stasera vogliono festeggiare per la chiusura di Erkenci kus... Andremo insieme vero? >>

<<Non sono in vena di festeggiamenti>>

<<Ti ricordo una cosa... Sei il protagonista>>

<<Miran, capisci o no che ho dolore qui? - mi davo pugni al petto - qualcuno ha portato via il mio cuore>> dissi con voce distrutta

<<Ti avevo detto che quella ragazza avrebbe portato problemi nella tua vita. Non mi ascolti mai>> sbuffó

𝑰𝒐 𝑬 𝑪𝒂𝒏 1 e 2 VᴏʟᴜᴍᴇDove le storie prendono vita. Scoprilo ora